1945
Judette era una diciannovenne, figlia di gente povera, ulteriormente impoverita dalla guerra, che si trascinava ormai da anni.
Lei faceva parte di un gruppo di partigiani e il suo nome segreto era Marie.
Aveva i capelli neri e un paio d’occhi blu che facevano invidia anche al più limpido dei mari.
E forse erano stati proprio quegli occhi a far innamorare Liam, un ragazzo di vent’anni, anche lui di famiglia povera.
Si erano conosciuti quando Judette si era unita al gruppo di partigiani locale e subito avevano legato molto.
Lui era alto, castano, labbra perfette e occhi color miele; il suo nome segreto era, invece, Andrew.
Liam le aveva aperto il suo cuore una notte, mentre stavano nascosti in una grotta scavata in una montagna, ricercati dai Tedeschi.
Faceva freddo e Judette si lasciava dolcemente stringere fra le braccia di Liam, riscaldandosi con il contatto dei corpi seminudi.
-Ehi, Marie, posso dirti una cosa?- le sussurrò lui all’orecchio.
Lei annuì leggermente, rimanendo accoccolata a lui.
Lui prese un bel respiro, poi parlò piano, per non svegliare gli altri che dormivano.
-Tu mi piaci, da subito.-
Judette si sollevò per guardarlo negli occhi.
Non poteva credere alle sue orecchie.
Abbassò lo sguardo.- Anche tu-  gli rispose timidamente, sussurrando con voce tremante.
Liam le prese delicatamente il viso e la baciò.
In quel momento non gli importava se gli altri partigiani si fossero svegliati e li avessero visti, la sua attenzione era rivolta solo a lei, alle loro labbra che si muovevano insieme, al battito dei loro cuori che andava accelerando.  
E da quella notte, per tutte quelle che vennero dopo, stettero insieme, proteggendosi l’un l’altra, abbracciandosi e consumando l’amore che si erano tenuti dentro.
Una sera, quando il cielo era ancora fra l’azzurro limpido del giorno e il blu della notte, il gruppo di partigiani stava rifugiato, quando si sentirono delle urla.
Capirono subito, dal modo di parlare molto duro e spietato, che si trattava di Tedeschi, e capirono anche che erano molto vicini.
E infatti non ebbero il tempo di fuggire che i soldati spostarono la pietra che fungeva come porta, puntandogli contro i fucili.
Chi tentava di scappare o di nascondersi veniva subito sparato, mentre gli altri si guardavano terrorizzati negli occhi, per dirsi addio.
Judette stava immobile, pietrificata dalla paura, gli occhi pieni di lacrime che non riuscivano a uscire.
Un soldato le puntò il fucile addosso e, proprio quando sparò, Liam le si piazzò davanti, guardandola negli occhi e cercando di comunicarle qualcosa che lei capì al volo.
Insieme caddero a terra, lui sopra di lei la proteggeva.
Il sangue di Liam la sporcò, mentre stava sdraiata, immobile, con gli occhi chiusi, apparentemente morta.
I soldati se ne andarono di corsa.
Quel qualcosa le aveva salvato la vita.
Il loro amore, puro e semplice, che li rendeva complici.





Ssssalve!
Ciao ragazze :3 
Sono in pausa dallo studio uu
E' da tanto che ho scritto questa storia e non sapevo se pubblicarla o no. In più è molto molto corta.
Boh, è un po' diversa da tutte, ecco, o almeno è poco frequente, quindi mi è venuta questa idea e l'ho scritta.
Spero di non aver fatto una gran cazzata lol 
Mi fate sapere le vostre opinioni, sia positive che negative? Mi piacerebbe molto perché ci tengo a questa storia, però non so neanche io il motivo. 
Quindi boh, adioss (?) 
Un bacione a tutte :3 
Gre c: 

PS: twitter --> @hearmepayne