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Autore: Bab1974    04/10/2012    3 recensioni
Storia arrivata seconda a parimerito al contest "Dopo la battaglia" di Paperetta@ e vincitrice del Premio "Originalità".
Andromeda sceglie di sorridere alla vita, nonostante il dolore della perdita, per il bene del piccolo Teddy.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Andromeda Black, Narcissa Malfoy, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Non piangere, Andromeda! Specchietto
Nick: monnalisa1974(Forum) bab1974(EFP)
Titolo: Non piangere, Andromeda!
Genere: Commedia, Triste
Rating: Verde
Personaggi o coppie scelti: Andromeda Tonks, Teddy Lupin, Narcissa Malfoy
Avvertimenti: Oneshot
Note: Famiglia Tonks/Lupin
Introduzione: Andromeda Tonks decide di sorridere alla morte per il bene di Teddy.
NdA: Spero di aver reso bene l'idea che avevo in testa. Spero che non ti spiaccia se ho aggiunto un personaggio che non c'entra nulla con la famiglia.





Non piangere, Andromeda!



"Meda, ti farebbe bene piangere un po'." le disse Narcissa. Si erano riavvicinate alla fine della guerra. La signora Malfoy si sentiva sempre più sola che mai nel grande maniero. Ad Azkaban ci era finito solo Lucius. Lei e Draco,  soprattutto grazie all'aiuto che avevano dato a Harry nella battaglia, se l'erano cavata per un soffio. Ora il figlio era tornato ad Hogwarts per frequentare l'ultimo anno e prendere i M.A.G.O. e lei aveva deciso di ragionare per la prima volta con la propria testa. Se Lucius avesse saputo che era strisciata ai piedi della sorella per implorare il suo perdono!
"Io... non... posso." disse la sorella a fatica. "Se comincio a piangere non smetto più. Preferisco non cominciare."



Grazie alla sua piccola Ninfadora aveva capito che era facile trattare con un bimbo Metamorfumagus. Finché i suoi capelli erano di colori allegri e solari tutto andava per il meglio. Appena si iscurivano troppo c'erano dei problemi di salute o di disagio. Bastava un suo sorriso, e se non aveva problemi di salute, i suoi capelli, che il dolore rendeva di colori neri e cupi, tornavano azzurri o rosa. Aveva scoperto che non c'era nulla di meglio di una gioia, anche se forzata, per cacciare via il dolore.
"Cissy, io sto bene non ti devi preoccupare per me. Ho preso ormai l'abitudine a metabolizzare il dolore e a trasformarlo in qualcosa di positivo. Fallo anche tu. So che la tua vita è molto triste ora che non c'è Lucius. Reagisci, fai qualsiasi cosa sia in tuo potere per rendere la vita migliore a te stessa. E se non lo vuoi fare per te fallo per Draco. Anche lui si abbatterà se tu ti fai vedere così giù." Un respiro rantolante del piccolo Teddy l'interruppe. Si stava svegliando dal suo riposino pomeridiano.
 "Oh, il mio piccolino si è svegliato. Vieni è di nuovo l'ora della pappa. E del pannolino, e del ruttino. Ma prima andiamo a fare un salutino a papà e mamma, vero? Vieni anche tu Zia Cissy, così ti presentiamo i genitori di Teddy." Andromeda si avviò verso un angolino dalla sala. Appeso al muro c'era una enorme ritratto che il cui soggetto erano Remus Lupin e Ninfadora Tonks il giorno delle loro nozze. Lei non aveva il classico abito bianco, non era il tipo. Lui le cingeva la vita. Entrambi erano raggianti. Salutavano verso il piccolo Teddy e gli lanciavano baci.
"Da, da, da." fece Teddy, finalmente sveglio con la sua voce più espressiva. Chissà cosa stava raccontando ai genitori?
"Ehi, a me non mi saluti?" chiese una voce da destra. Era Ted Tonks.
"Hai visto com'è geloso nonno Ted, amore mio!" eclamò Andromeda. "Fai un salutino anche a lui."
Teddy fece un bel sorriso alla volta del nonno.
"Do, do, do." disse indicando il quadro dell'avo.
Appoggiò Teddy a terra. "Ecco amore, fai anche tu due chiacchere con loro, mentre ti preparo la pappa."
Narcissa osservava il bambino che veniva chiamato da genitori e nonno, e che gattonava, in maniera traballante da uno agli altri, con capelli e occhi che di tanto in tanto cambiavano colore. Raggiunse Andromeda in cucina.
"È veramente adorabile. Ma non temi che possa scappare a lasciarlo di là da solo? Anche se è ancora instabile potrebbe fare qualche passo." chiese alla sorella.
"Non ti preoccupare." la rassicurò Andromeda "Ho lanciato nell'angolo dei quadri un incantesimo che mi avverte se Teddy lo lascia.  Ho imparato un sacco di trucchi per tenere d'occhio mia figlia. Non siamo ricchi come voi e Ted è sempre stato contrario all'uso degli Elfi Domestici. Ora uso questi trucchi con Ted." Finì di fare la minestrina.
"Come hai visto io e Teddy stiamo benissimo." disse ancora Andromeda "Non ti devi preoccupare per noi. Comunque quando hai voglia di venirmi a trovare sono qui. Non è male parlare con un adulto in carne e ossa di tanto in tanto." Sorrise alla sorella. Accompagnò Narcissa alla porta, si salutarono, poi tornò dal suo bimbo. Si sedette a terra accanto a lui e cominciò ad imboccarlo. Anche con la figlia faceva così. Le piaceva mangiare mentre il padre la distraeva con le sue chiacchere. Solo che all'epoca suo marito era in carne ed ossa. Teddy ne aveva addirittura tre che facevano a gara per attirare la sua attenzione. Adromeda sorrise. Alla fine poteva definirsi felice.

Non piangere, Andromeda. Ridi per rendere meno pesante al piccolo Teddy la mancanza dei suoi genitori. Ridi di fronte alla morte per inneggiare alla vita.
  
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