Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: YOLO1997    04/10/2012    1 recensioni
"Beh io e le ragazze abbiamo organizzato un week-end a Londra, lo so che credi che sia ancora piccola, però, ti prego davvero desidero andarci con tutto il cuore!"
"Lo so tesoro e ti manderei davvero, ma abbiamo un ospite quei giorni."
"Un ospite e chi?"
"Ti ricordi Louis?"
"Cosa?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

WHO'S THE GUEST?

 
"Ragazze siete sicure di quello che state dicendo?" chiesi per l'ennesima volta. 
Loro mi guardarono seccate.
"È la quindicesima volta che te lo diciamo e la risposta è per la quindicesima volta sì!"urlarono all'unisono.
"Beh allora è fantastico, non posso crederci, staremo per ben tre giorni sole,solette noi quattro a Londra cavolo!"dissi entusiasta.
"Si,vi immaginate che bello e poi staremo in uno degli alberghi più lussuosi della città."disse Vanessa, sospirando.
"Ashley, però, c'è un problema: devi chiedere l'autorizzazione e devono firmarla entrambi i tuoi genitori."mi disse Madison,porgendomi un foglio e indicando il punto dove avrebbero dovuto essere scritte le firme dei miei genitori.
Quel fatto mi riportò bruscamente alla realtà. I miei genitori si erano separati circa quattro anni fa, quando io avevo cominciato la terza media. Ora avevo quasi diciassette anni, frequentavo il terzo anno di liceo, fra un po’ sarei andata anche al college. Voi direte: cavolo ha quasi diciassette anni, fra un po’ andrà al college e deve chiedere ancora il permesso alla mamma o al papà. Vedete la situazione non è così semplice. Da quando mio padre se ne è andato, perché ha lasciato mia madre per un'altra donna, lei è diventata iperprotettiva nei miei confronti. Ha come paura che io possa fare la stessa cosa di mio padre, che possa abbandonarla così da un momento all'altro. A parer mio questa sua preoccupazione è assolutamente ingiustificata, sono consapevole di tutti i sacrifici che ha fatto per me, non oserei mai lasciarla sola. Ma è difficile convincerla di questo e così continua con il suo comportamento che spesso diventa davvero soffocante. E sono convinta non mi lascerà mai andare a Londra da sola,neppure per un week-end.
Noi viviamo in una città piccola,vicino Manchester:Doncaster. Pochi conoscono questa città, di certo nessuno quando immagina l'Inghilterra, pensa alla nostra città. Eppure io amo questo posto, rappresenta la mia infanzia, tutta la mia vita, ho passati i momenti più belli della mia vita, ma ci ho passato anche quelli più brutti.
"Dai Ashley tentar non nuoce a nessuno, prova a chiederle, magari ti dice di sì, dopotutto hai un profitto perfetto, sei sempre disponibile con lei, e non ti ha ancora fatto un regalo per la promozione!"disse Vanessa.
"Ehm, veramente non hai notato i miei piedi?"dissi sorridendo.
"Non ci credo ti sei fatta regalare un altro paio di scarpe,però, sono belle!"disse Vanessa ammirando i miei nuovi stivali.
"E non è l'unica cosa bella che hai!"disse Madison, guardando dietro di me.
Prima che potessi girarmi per vedere cosa stesse guardando, sentii due braccia avvolgermi in un abbraccio molto familiare.
"Lo sai che sei la più bella del mondo?"mi sussurrò all'orecchio.
"E tu il più bugiardo caro!"dissi sorridendo.
Mi girai per guardarlo negli occhi: Zayn Malik, ragazzo desiderato da tutta la scuola e da chiunque lo veda, ma non da me. Stiamo insieme da un anno. Come dicevo, Zayn mi è sempre risultato piuttosto indifferente. Ho sempre ammesso che fosse un ragazzo bellissimo, ma non mi ha mai attirato particolarmente. Poi un giorno siamo capitati in punizione insieme e beh, sono successe un bel po’ di cose. Si è sempre comportato benissimo con me e tutti mi dicono che grazie a me è cambiato molto. Intendiamoci, Zayn è sempre stato il classico ragazzo da una botta e via e un anno intero di relazione, credo sia un vero e proprio record per lui. 
"Allora questo week-end staremo insieme?"mi chiese dandomi un bacio a stampo.
"Zayn mi dispiace ma abbiamo appena deciso con le ragazze che saremmo andate a Londra." 
"No dai speravo che saremmo stati insieme, avevo progettato un po’ di cose per noi."
"Mi dispiace Zayn ma abbiamo già deciso tutto, dai non arrabbiarti."
"E vabbene, ma quando torni sei mia!"disse,mi diede un altro bacio e si allontanò.
"Hai idea di quanto cazzo ti invidi?"mi disse Vanessa e scoppiai a ridere.
 
"Mamma sono a casa!"dissi aprendo la porta. Presi il foglio dalla borsa, come aveva detto Vanessa 'tentar non nuoce'. Sì, dovevo almeno provarci.
"Ashley, ciao come è andata a scuola?"mi chiese.
"Tutto bene, senti mamma a proposito di questo week-end volevo chiederti.."cominciai, ma lei mi interruppe bruscamente.
"Ah sì, anch'io devo dirti qualcosa, ho una sorpresa bellissima per te, ma dai dimmi prima tu." 
"Beh io e le ragazze abbiamo organizzato un week-end a Londra, lo so che credi che sia ancora piccola, però, ti prego davvero desidero andarci con tutto il cuore!"
"Lo so tesoro e ti manderei davvero, ma abbiamo un ospite quei giorni."
"Un ospite e chi?"
"Ti ricordi Louis?"
"Cosa?"
"Ha avuto dei problemi in famiglia e sua madre mi ha chiesto di ospitarlo per due o tre giorni."
"E cosa ci fanno qua ora? Se ne erano andati quattro anni fa."chiesi sconvolta.
"Te l'ho detto hanno avuto dei problemi e sua madre ha subito pensato a noi."
"Certo hanno pensato a noi solo perché ne hanno bisogno!"
"Ashley non parlare così, noi accoglieremo Louis con cortesia e poi scusa non eravate migliori amici? Credevo che ti avrebbe fatto piacere rivederlo."
"Hai detto la parola giusta:eravamo."
 
Come osava quel cretino rientrare così inaspettatamente nella mia vita. Scombussolare tutti i miei piani. Sono quattro anni che non si fa sentire, quattro anni che è sparito. Ricordo ancora il giorno in cui se ne andò. Piansi come una disperata. La sua famiglia aveva deciso di trasferirsi a causa del lavoro del padre. Esattamente un mese prima della loro partenza mio padre se ne era andato, lasciando me e mia madre da sole. Io e Louis eravamo amici da quando andavamo all'asilo. Lui ha tre anni più di me. Mi ricordo che mi accompagnava nella mia classe dell'asilo e poi andava nella sua. Faceva le elementari. Per me lui era il mio eroe, era tutto. Le mie giornate le trascorrevo in sua compagnia. Siamo cresciuti insieme, siamo cambiati insieme. Lui c'è sempre stato nella mia vita fino a quel maledetto ottobre di quattro anni fa. L'ultimo ricordo che ho di lui è di quando mi salutò con la mano dall'auto. Pochi minuti prima mi aveva promesso che mi avrebbe chiamato sempre, ogni attimo. E invece non l'ho più sentito. Il primo anno ci sono stata malissimo, poi sono andate alle superiori ho conosciuto gente nuova, ho incontrato Zayn e quel vuoto che Louis aveva lasciato un po’ sono riuscita a colmarlo, anche se mai del tutto. Ora cosa voleva fare? Tornare e illudermi di nuovo, distruggere quel poco che sono riuscita a costruire durante la sua assenza.
Non glielo permetterò, se dovrà stare tre giorni a casa mia, saranno i tre giorni peggiori della sua vita.
 
"Pronto?"
"Ciao Vanessa."
"Ashley ciao allora com'è andata, ti prego dimmi che puoi venire!"
"Sarebbe andata bene, ma purtroppo c'è stato un imprevisto."
"Un imprevisto? E cioè?"
"Niente abbiamo degli ospiti a casa questo week-end."
"Capisco, beh ma se tu non puoi venire non andremo neppure noi, non ha senso andare senza di te!"
"No Vanessa voi dovete andare! Lo abbiamo desiderato così tanto, non mandare tutto all'aria per me, davvero non preoccuparti. Andate e divertitevi. Ci sarà sicuramente qualche altra occasione per andare tutte insieme."
"Beh guarda il lato positivo almeno potrai stare con Zayn!"
"Già, con Zayn."
 
Sentii bussare alla porta. Dovevano essere arrivati. Bene, volevo proprio vedere con quale coraggio mi avrebbe guardato negli occhi. Indossai velocemente una felpa e un jeans e scesi al piano di sotto. Mi fermai dietro la porta prima di entrare nel salotto. C'erano mia madre e la madre di Louis, ma lui dov'era? 
 
"Lo sai che non è elegante spiare da dietro una porta."mi disse all'orecchio,facendomi sobbalzare.
Lo guardai: era cambiato tantissimo, beh fisicamente cavolo non avevo nulla da dire. Guardai i suoi occhi e mi ricordai di quando lo prendevo in giro perché non sapeva di colore fossero: erano un mix tra un azzurro cielo e un grigio chiaro. Ashley no, però, non puoi già cominciare con i tuoi stupidi ricordi! Il suo sorriso però aveva qualcosa di diverso: non era quel sorriso che mi incoraggiava, che mi consolava, ma era un sorrisetto sghembo, un po’ malizioso, che mi trasmetteva però tanta falsità.
"Devo dire che sei cresciuta molto bene Green!"
Green? Non mi aveva mai chiamata per cognome. Mi chiamava sempre Ash, era l'unico alla quale avevo permesso di chiamarmi così. Ma dovevo reggere il suo gioco, dovevo cercare di mettere la mia sensibilità da parte.
"Posso dire altrettanto di te,Tomlinson."mi limitai a dire.
"Non mi abbracci?"disse, facendo quell'espressione da cucciolo, che gli era da sempre uscita fottutamente bene.
"Non ne vedo il motivo. Siamo due estranei ormai."dissi senza neppure guardarlo negli occhi. Forse lo avevo colpito in fondo, perché si limitò ad annuire e ad entrare nel salone.
 
Se pensavo che la parte peggiore di quella giornata, sarebbe stata incontrare Louis, mi dovetti immediatamente ricredere quando incontrai sua madre. Mi fece tremila domande, senza smettere nemmeno per un attimo di stritolarmi le guance. Era come se volesse recuperare quattro anni di lontananza in un'ora. Anche lei era cambiata molto, era sorridente, ma aveva anche lei un sorriso diverso, spento. Mamma mi aveva detto che avevano avuto dei problemi in famiglia, ma non aveva voluto dirmi altro. Per fortuna alla fine se ne andò. Salii in camera. Volevo chiamare Zayn, almeno potevo stare con lui in quei giorni. 
 
"Pronto?"rispose dopo un bel po’ di squilli.
"Ehy dov'eri?"
"Ah Ashley, proprio con te volevo parlare."
"Aspetta voglio dirti prima una cosa io: non parto più."
"Come non parti più?"
"No, ci sono stati dei problemi a casa e quindi non posso partire, ma va bene lo stesso almeno staremo insieme.”
"No Ashley. "
"No cosa, Zayn? "
"No non staremo insieme, pensavo che tu andassi a Londra, infatti ho prenotato anche per me e i miei amici, ma tu ora mi stai dicendo che non parti più. "
"Zayn non è colpa mia, abbiamo avuto dei problemi, abbiamo degli ospiti a casa, non posso lasciare mia madre sola in mezzo ai casini. "
"Fai come vuoi Ashley, tanto fai sempre così."
"Zayn stai dicendo delle stronzate, non l’ho deciso io." 
"Ok, senti mi dispiace di essere stato duro, ma ogni volta che cerco un’ occasione per stare insieme, tu hai dei problemi, che mandano all’ aria tutto, io voglio solo stare con te piccola. "
"Anch’io voglio stare con te, altrimenti non ti avrei telefonato. Dai tanto è solo un week-end poi ti prometto che staremo insieme tanto che ti stancherai di me. "
"Mmm non credo sia possibile, comunque conterò le ore. Ciao amore. "
"Ciao Zayn. " dissi chiudendo la telefonata. Bene ora ero totalmente sola.
 
"Problemi? "mi chiese Louis che era poggiato alla porta e mi guardava.
"Non ti hanno insegnato a bussare? "chiesi, ancora irritata dalla telefonata precedente.
"Dai Ashley mi tratterai sempre così, non potremmo provare ad andare d’accordo? "
"No caro non possiamo provare, a causa di questa tua visita ho dovuto mandare all’ aria tutti i miei piani, ho dovuto dire per l’ennesima volta no alle mie amiche e al mio ragazzo ed è tutta colpa tua e della tua visita improvvisa. "
"Non l’ho deciso io di venire qui. "
"Certo come no. Louis hai cercato di rovinarmi la vita quattro anni fa quando mi hai lasciata qui da sola come una cogliona. Non riprovarci, perché non te lo permetterò. Lasciami in pace, cosa vuoi? Perché sei qui? "
"Non  mi va di parlarne. "
"Allora continuerò a pensare che sei qui solo per rompermi le palle. "
"Non è vero. "
"Invece sì, ma perché vuoi rovinarmi la vita? "
"Sono qui perché la mia vita è rovinata, non la tua. "
"Ah sì e cosa sarebbe successo di così grave? "
"Mio padre è morto Ashley! "gridò così forte, che sentii il sangue raggelarsi.
"Louis mi dispiace non ne sapevo nulla scusami. "
"Non sei più la persone che conoscevo, di quella persona non è rimasto nulla! " urlò prima di uscire dalla mia camera sbattendo la porta.
Come avevo potuto essere così stupida e così stronza? E poi perché cazzo io non ne sapevo nulla. Per tutti quegli anni sono sempre stata convinta che la colpa fosse stata solo ed esclusivamente di Louis, invece la colpa era anche mia. Avrei potuto cercarlo se ci tenevi davvero, piuttosto che lasciar passare il tempo. Ora collegavo tutto: la loro partenza improvvisa, il lavoro del padre. In realtà non era quello probabilmente si erano trasferiti perché suo padre doveva curarsi. Non smetterò mai di rimproverarmi per come mi sono comportata. Ma posso ancora rimediare. Non ripagherò Louis con la stessa moneta. Quando io persi mio padre lui se ne andò, per motivi che solo ora sono venuta a sapere, ma io non  lo abbandonerò, gli sarò vicina. Uscii dalla camera ed andai nella sua. Era disteso sul letto con la faccia sotto il cuscino. Anche da piccolo lo faceva sempre, credeva di poter isolarsi dal mondo mettendo semplicemente quel cuscino sulla sua testa.
 
"Louis ti prego ascoltami. "dissi sedendomi accanto a lui.
"Vattene non voglio parlarti. " mugugnò.
"Ok, non parlarmi, ma almeno ascoltami. Io non sapevo nulla di questa storia, forse mia madre non me l’ha detto per non farmi soffrire ulteriormente. Louis la verità è che in quel periodo il mio cuore si è completamente spaccato in due, prima mio padre ci ha abbandonato, poi, tu te ne sei andato, ma non per colpa tua e solo ora lo capisco. Io per tutti questi anni ce l’ho auto con te, perché ero convinta che mi avessi abbandonato, come aveva fatto mio padre, invece ora solo sto capendo la verità, sto capendo tutto. Mi dispiace Louis, ma tu eri tutto per me, come ti sentiresti se tutto il tuo mondo all’improvviso sparisse senza lasciare tracce? "sentivo le lacrime rigarmi il viso, lo vidi alzarsi e sedersi di fronte a me.
"Credimi lo so che significa, lo so bene. Ho provato le stesse cose quando ti ho salutata per l’ultima volta. Come hai detto tu, ho dovuto dire addio al mio mondo. Nei mesi prima della scomparsa di mio padre, io l’ho odiato Ashley, l’ho odiato con tutte le mie forze, perché mi aveva portato lontano da te. Poi solo quella maledetta notte ho capito tutto anch’io. Anche a me lo hanno tenuto nascosto, per proteggermi. "
"I genitori possono sembrare strani, ma alla fine ci amano. Hanno un modo strano di difenderci, ma senza di loro saremmo persi. "
Mi guardò negli occhi e mi tirò forte a sé. Quanti mi erano mancati quei suoi abbracci stritolanti. Tanto, troppo tempo era passato. Mi allontanò da sé per potermi guardare negli occhi.
"Allora sai dirmelo dopo quattro anni di che colore hai gli occhi? "gli chiesi, ritrovando finalmente un lieve sorriso.
"Continui con questa presa per il culo? "
"Non smetterò mai e comunque sono bellissimi. "
"Lo so sono bellissimi, perché stanno guardando te. "
 
Quell’ affermazione mi colse di sorpresa. Prima che potessi riflettere, o meglio prima che il mio cervello potesse elaborare un qualsiasi pensiero di senso compiuto, ritrovai le sue labbra sulle mie. Mi sentii strana. Io e Louis non avevamo mai fatto una cosa del genere, nemmeno per scherzo o per gioco. Cominciò a muovere le sue labbra sulle mie, ma si staccò improvvisamente, come se un lampo di lucidità gli avesse attraversato il cervello.
 
"Scusami mi dispiace. È che eravamo vicini e vabbè lascia stare, scusami. "
"No, mi è piaciuto. Continua. " non so con quale coraggio pronunciai quelle parole.
Lui sembrò molto sorpreso, ma fece ciò che gli avevo detto. Si avvicinò a me e ricominciò a baciarmi come prima, ma con molto più trasporto. Sentivo le nostre lingue intrecciarsi, sentivo il suo profumo farsi sempre più vicino. Le sue mani corsero lungo i miei fianchi e le mie sotto l’orlo della sua maglietta che sfilai rapidamente. In pochi secondi ci liberammo dei nostri abiti, restando completamente nudi. Rabbrividii sentendo i nostri corpi così vicini senza barriere. Ma non  mi sentivo in imbarazzo. Con Louis non mi sentivo sotto esame. Io sapevo tutto di lui e lui sapeva tutto di me, tra noi non c’era spazio per i segreti e non ce sarebbe mai stato. Stranamente il mio cuore non batteva all’impazzata come quando facevo l’amore con Zayn. Zayn cosa stavo facendo lo stavo tradendo?
"Louis forse dovremmo.. " cercai di dire ma la mia voce fu strozzata da un gemito più forte degli altri.
"Stavi dicendo qualcosa? "mi chiese.
"No,nulla. "
"Guarda che se non vuoi farlo, non fa niente. "
"Non l’ho mai detto questo. "
Mi sorrise e ricominciò a baciarmi. Lo strinsi a me ancora più forte, per fargli capire quanto lo desiderassi, quanto ero pronta.
"Sei sicura? "mi chiese di nuovo.
"Louis ci siamo lasciati quattro anni fa, ora ho diciassette anni, credimi ho fatto le mie esperienze. " dissi sorridendo.
Ricambiò il sorriso, poi, si posizionò sopra di me e poggiò la sua fronte sulla mia per costringermi a guardarlo negli occhi. Con un gesto rapido entrò in me e provai un’ emozione indescrivibile. Dopo un attimo di smarrimento per il dolore provato, sentii di nuovo il piacere farsi largo dentro di me e lo strinsi a me, mettendo le gambe intorno al suo bacino, chiedendo un ritmo più veloce, che non tardò ad arrivare. Raggiungemmo l’apice insieme e ci stendemmo uno accanto all’ altro, aspettando che i nostri respiri tornassero regolari.
"Ti voglio bene Lou. "
"Io no, ti amo Ash. "mi disse dandomi un bacio.
 
Ci rivestimmo velocemente, per paura che mia madre potesse arrivare da un momento all’ altro e andammo in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
"Cosa è significato per te? " mi chiese ad un certo punto.
"Non lo so Lou, se devo dirti la verità sono estremamente confusa. "
"E’ colpa sua, vero? "
"Di chi Lou? "
"Dai l’ho capito prima, me lo hai detto mentre litigavamo. Hai un ragazzo. "
"Sì è vero, ma non è solo per lui che sono confusa, non sono convinta di volere la stessa cosa che vuoi tu. "
"Tu sai io cosa voglio? "
"Louis, andiamo poco fa hai detto di amarmi. Non ci vuole tanto  a capirlo. "
"Tu non provi la stessa cosa? "
"No Lou, nel senso io ti amo, ma ti amo come amerei un fratello, o meglio come amerei il mio migliore amico. "
"Siamo stati davvero dei grandi migliori amici. "
"Eravamo i migliori, davvero. E quel rapporto mi manca Louis. Non mi serve qualcuno con cui andare a letto. Io rivoglio il mio amico, con  cui parlare delle migliori stronzate, di tutto. Possiamo almeno provarci? "
"Ma certo, vieni qui. " disse abbracciandomi.
"Ti prego Lou non mi lasciare mai più! "
"Non succederà, siamo di nuovo io e te bimba e lo saremo per sempre. "
"Di nuovo io  e te Lou, per sempre. "
 
E davvero fu così. Siamo ancora insieme e spero che lo saremo per tutta la vita. Dopo un mese io e Zayn ci lasciammo.
In realtà non ero mai riuscita ad ammetterlo a me stessa e agli altri,ma mi ero perdutamente innamorata del mio migliore amico.

EHILAAA' 
QUESTA OS MI E' VENUTA IN MENTE MENTRE FACEVO LA DOCCIA,LOL

ALLORS, A ME NON PIACE MOLTO, MA SPERO CHE LA APPREZZIATE COMUNQUE.

A PRESTO E RECENSITE <3


-Marika xx

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: YOLO1997