Idiotum Americana

Esemplare di idiota americano. ♥

‹‹Ora potete osservare un esemplare di Idiotum Americana nel suo abitat naturale.››

Alfred si guardò intorno confuso. Per un attimo gli era sembrato di sentire la voce di un documentario.

Fece spallucce, probabilmente se lo era immaginato. Con tutti i documentari che gli rifila Arthur la sera al posto dei suoi film, ormai la voce narrante gli si era inculcata nel cervello.

Si alzò dal divano, dirigendosi verso la cucina. Si sentiva stranamente seguito e osservato.

Cercò ancora di ignorare il fatto, e aprì il frigo con un gesto secco.

‹‹Ora l’esemplare si sta procacciando il cibo. Notate con che tecniche riesce a prendere una lattina di cola.›› La voce si risentì.

‹‹Ma che cazz?›› esclamò. Ora la voce gli sembrava più nitida, e aveva un che di familiare.

Arthur.

‹‹Arthur, dove diavolo ti nascondi?!›› sbottò arrabbiato l’Americano. La cucina era buia, e cominciò a cercare a tentoni l’interruttore della luce.

‹‹Sembra aggressivo!›› esclamò l’inglese, trattenendo una risatina.

Alfred trovò l’interruttore, e la stanza fu investita dalla luce giallastra della lampadina.

‹‹Arthur!›› urlò lui, notando la figura dell’inglese nascosta dietro la porta. Lui sghignazzò, ‹‹Grazie per l’aiuto Alfred, ora il mio documentario è pronto›› finì, per poi correre a chiudersi in camera.

‹‹Documentario?›› r ipeté confuso. Poi sgranò gli occhi ‹‹Dammi al telecameraaaa!›› urlò, raggiungendo la porta – chiusa – della camera dell’Inglese. Dall’altra parte, Arthur se la rideva di gusto ‹‹Abbiamo constato che l’esemplare ha una capacità e dei riflessi pari a quelli di un bradipo››, continuò riprendendo la porta – che veniva presa ripetutamente presa a calci dall’Americano.





N/A: Penso di non sapere da dove sia uscita. Proprio no.

L'ispirazione mi ha colto di sorpresa, e in più ci si è messo un momento di ship compulsivo, quando mi è venuta l'idea per questa flash.

E nada, spero che qualcuno la legga.  

Au revoir!