Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: trying    05/10/2012    6 recensioni
Louis Tomlinson e Samantha Smith,la dimostrazione che l'amore-quello vero- può esistere anche dopo la morte.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I’ll never leave you.
 
 
 
 
 
 
La pioggia batteva violentemente contro la finestra. Mi girai di malavoglia verso il comodino dove c’era la sveglia che aveva smesso di suonare poco prima. Erano le dieci,di una domenica di inverno. Chiusi istintivamente gli occhi per poi decidere di alzarmi dal letto.
Quando i piedi toccarono il pavimento freddo rabbrividii. Infilai le ciabatte e mi diressi verso la grossa finestra alla destra del letto. 
Quella mattina a Doncaster il sole batteva poco e a dominare era il freddo. Il silenzio regnava in casa,la mancanza del mio fratellino Matt si sentiva. Quest’ultimo e i miei genitori erano partiti ieri per andare a trovare dei loro amici in Dublino. Sarebbero stati lì per qualche settimana. 
«Ci fidiamo di te e pensiamo che sia ormai grande per gestirti da sola» furono le loro parole. Ed avevano ragione,avevo diciannove anni ormai. Anche io ero cresciuta...purtroppo. 
A distrarmi fu una vibrazione abbastanza rumorosa,mi avvicinai al comò e presi il cellulare. 
Un nuovo messaggio: Louis. Un sorriso da ebete si formò sul mio viso. 
«Ehi,che ne dici di vederci?» Louis è il mio ragazzo…migliore amico,una spalla su cui piangere,un sorriso pronto a farti ricambiare. E’ la mia felicità,tutto ciò di cui ho bisogno in qualsiasi periodo della mia vita. 
Non lo vedevo da circa due giorni per il mio troppo studio e lui era impegnato al bar,in quello dove due anni  fa ci eravamo conosciuti mentre cercavo riparo dalla pioggia.
Mi affretto a rispondere con un semplicissimo «Assolutamente si:)»
«Tra mezz’ora a casa tua,a dopo!» il suo messaggio non tardò ad arrivare. 
Mi diressi al bagno,aprii il rubinetto d’acqua riempiendomene le mani e portandole al viso per lavarlo. Asciugai le mani e il viso e andai verso l’armadio,l’aprii e presi un jeans stretto,una camicetta bianca e chiusi l’armadio. Infilai il tutto più le mie amate converse bianche anche se un po’ vecchiotte. Mi pettinai i capelli e poi rifeci il mio letto. 
 
 
 
 
Sono passati circa quarantacinque minuti e lui non è ancora arrivato. Magari non è potuto più venire,ma perché non avvertirmi? Un messaggio almeno,bah. Mi siedo sul divano in pelle in salone e accendo la tv: niente di nuovo,i soliti programmi mattutini. Metto su mtv music, è nel bel mezzo della canzone della swift: mine. 
 
You remember, we were sittin’ there, by the water
you put your arm around me for the first time…
you made a rebel of a careless man’s careful daughter.
You are the best thing that’s ever been mine.
 
L’ultima frase mi fece subito pensare a Lou è, è stata,e sarà la miglior cosa che sia mai stata mia. Spero sarà per sempre così,al solo pensiero di non abbracciarlo,sfiorarlo mi manca il respiro. 
Il mio cellulare ancora una volta squilla,sicura che fosse lui pronto a darmi spiegazioni per questo suo ritardo. Noto stranamente che sullo schermo c’è la scritta: Jay. La madre di Louis,ho dei buoni rapporti con i suoi familiari ma proprio non riesco a capire la sua chiamata così mi affretto a rispondere,clicco il tasto verde e avvicino il cellulare all’orecchio: 
«L-louis.» trema,cosa diamine è successo? Parla jay ti prego. «ha-ha avuto un…»
«COSA?» urlo,ho paura,tanta. Non può essergli successo qualcosa. NON DEVE. 
«…incidente.» Continua piangendo rumorosamente. 
Ho bisogno di lui,di un suo abbraccio,di guardarlo negli occhi e della sua voce calda che mi dica che andrà tutto bene. 
Trovo il coraggio di chiederle: «dove s-siete?» balbetto,mentre le lacrime rigano il mio viso. Mi dice l’ospedale,è a poca distanza da me. Il cellulare cade sul pavimento ed esco di casa. Continuo a domandarmi perché lui? Cosa ha fatto di male? Non può abbandonarmi così. No,no e no. Le lacrime si mischiano con la pioggia,la mia vita è buia senza di lui. Ho paura.
 
 
 
 
Non ce l’ha fatta.Lui non è più qui.Il mondo mi è crollato addosso quando il dottore ha dato la notizia. Ditemi che è tutto un incubo e che ora mi sveglierò e lo troverò lì al mio fianco più bello che mai.
Vederlo in quelle condizioni è stata la cosa peggiore che potessi fare,sono distrutta,non sono niente senza di lui. E la cosa peggiore è stato guardarlo e non poter fare niente,perchè lui? 
 
 
Apro bruscamente la porta di casa,ora dovremmo essere lì su quel divano a guardare un bel film. Mi capita tra le mani un vaso,lo butto a terra,tutto ciò che mi capita per mano lo getto sul pavimento. Il vaso rotto è simile al mio cuore in questo momento. Mi hanno portato via la persona a cui tenevo di più al mondo.
La nostro foto che scattammo al luna park tempo fa è ora tra le mie mani,le lacrime e i singhiozzi aumentano...mi butto per terra. 
''lui...perchè lui?'' urlo. nessuno mi sentirà. 
Sento un brivido percorrermi lungo la schiena,e una mano poggiarsi sul mio collo. Una mano calda come quella di Louis. 
«Louis?» sembra strano da dire ma è lui,ne sono sicura. E' qui e non mi abbandonerà. 
«Ti amo» sussurro lasciando cadere un'altra lacrima e toccandomi il punto dove l'ho sentito,non per l'ultima volta.


 



 
Niente di che, ho scritto questa one-shot perché ne avevo bisogno e se non si è capita la trama: un amore, un'amicizia o quel che sia dopo la morte non va mai via. ( almeno è ciò che penso e che ho provato sulla mia pelle. ) E' la prima os che posto qui, spero vi piaccia. Mi farebbe contenta un vostro parere. Alla prossima. 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: trying