05/10/2012
6 recensioniAvevano passato la serata in maniera tranquilla, nessuna preoccupazione, nessun problema.
Poi Blaine si era alzato, e Kurt aveva fatto un saltello eccitato sulla sedia, perché quando Blaine lo serenava erano sempre canzoni bellissime, piene d’amore.
L’eccitazione era scomparsa velocemente, quando dagli occhi del suo ragazzo erano scese delle lacrime, quando Teenage Dream non era più una canzone d’amore e felice, ma il segno inesorabile di qualcosa che si stava rompendo.
Loro.
Al parco avevano parlato. O ci avevano provato.
E ad un certo punto alle orecchie di Kurt erano arrivate solo parole, tutto il resto era sparito.
Ti ho tradito.
Con Sebastian?
No.
E con chi?
Non deve importarti.
Ero solo.
Ti sentivo distante.
Non volevo.
Mi dispiace.
Cazzate.
E poi Blaine se n’era andato, lasciando solo un mazzo di rose –gialle e rosse, come quelle che gli regalasti tu- e un biglietto.
E d era arrivata la rabbia, la furia.
Tradimento.
Come cazzo aveva osato? Un biglietto con un ‘mi dispiace’. E xo xo xo a finire il tutto. Non aveva più il diritto di scrivergli xo.
Lo aveva tradito, tradito. Era anche lui solo ma mai, mai avrebbe pensato di fare una cosa del genere.
Non voglio vederti mai più.
Dopo una settimana dall’evento, non aveva ancora avuto la forza di richiamare Blaine.
Non l’avrebbe mai avuta.
Non poteva, aveva paura.
Sapeva che ormai era finita.
E allora era dimagrito, finendo di mangiare, si era chiuso in camera e per un mese non aveva fatto altro.
Il lavoro l’aveva lasciato, perché non aveva la forza di andare.
Non aveva la forza di vivere.
Poi Kurt aveva incontrato Jake.
Che nome, Jake. Così comune, così banale.
E il ragazzo era esattamente così. Comune, banale.
Aveva provato a uscirci, ma aveva trovato un solo, enorme difetto in lui.
Non era Blaine.
E c’aveva provato, era andato su face book, aveva cercato tra gli amici di Blaine un qualcuno che potesse essere il ragazzo con cui l’aveva tradito.
E si era depresso di nuovo.
Rachel c’aveva provato, a stargli vicino.
Aveva anche chiamato Blaine, e l’aveva sentito esattamente come Kurt.
Morto dentro.
Poi era arrivato Natale.
Natale.
Gioia, regali, famiglia.
Cazzate, sempre e solo cazzate.
Per Kurt oramai, tutto era una cazzata.
Aveva salutato suo padre e Carole, ma senza sforzarsi oltre.
Lima gli ricordava troppe cose.
Blaine, il Glee, Blaine, gli insulti, Blaine, la Dalton, Blaine.
BlaineBlaineBlaineBlaineBlaineBlaine.
Alla fine era andato al laghetto, quello che non conosce nessuno, quello che ghiaccia in quel periodo.
Era andato per piangere ancora, perché quello era il loro posto, il ‘Somewhere only we know’.
Blaine l’aveva portato lì, gli aveva fatto conoscere il luogo.
Si era anche portato i pattini, sperando di potersi distrarre.
Si era messo l’iPod nelle orecchie ed era andato.
Aveva immaginato di essere libero, di essere con Blaine.
Di essere felice.
E poi anche il suo iPod se l’era presa con lui, Teenage Dream partendo all’improvviso.
Era ancora la versione cantata da Blaine, non aveva avuto il coraggio di toglierla.
Serviva alla sua speranza di rivederlo.
E poi qualcuno l’aveva preso per i fianchi, facendolo girare.
E c’era Blaine, davanti a lui, sui pattini, che lo guardava come si guarda un angelo, un qualcosa di prezioso.
E Kurt si era sentito male.
Poi il moro gli aveva tolto le cuffiette, posando le sue dita sulle sue labbra.
“Fammi parlare, ti prego. Lo so che non me lo merito, ma dammi il modo di spiegarmi.
Sono stato un coglione, ma non ti ho mai tradito.
Te lo giuro.
Eli C? Un’amica, Elisabetta Colton, che aveva sbagliato numero.
Ti ho detto una bugia perché volevo che tu fossi libero.
Eri a New York, Kurt. New York. Sai quanti ragazzi avresti potuto trovare? Lo sai? E io ero a Lima, sono solo uno sfigato di Lima. Ti amavo, certo, ma non avrebbe cambiato le cose.
E ti amo ancora.
Appena ho sentito che eri a Lima ho chiesto a tuo padre, che mi ha detto che eri fuori con i pattini, e ho capito che eri qui e, mi dispiace così tanto!”
La conclusione fu interrotta da singhiozzi, lacrime su lacrime.
Kurt rimase fermo. Immobile. Paralizzato.
Perché Blaine non gli aveva appena detto che non l’aveva davvero tradito.
“SEI UN COGLIONE!”
È tutto quello che riesce a urlare prima di lanciarsi tra le sue braccia, singhiozzando anche lui.
Gli da pugni sul petto, forti, man mano usando meno forza.
E Blaine è più che felice di prenderli, perché se li merita, lo sa.
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Adesso i due ragazzi sono stesi sul letto di Kurt, abbracciati.
Non è successo niente, sono stretti tra di loro, quasi timorosi di vedere l’altro scivolare via.
Per la seconda volta.
“Perché l’hai fatto?”
“Ho avuto paura. Ti ho visto felice, ti ho visto così impegnato nel lavoro che… ho avuto paura. Tanta paura.*
“Lasciai il lavoro il giorno dopo il nostro litigio.”
“Lo so. Mi sentivo regolarmente con Rachel per sapere come stavi.”
La serata passa così, i due ragazzi semplicemente vicini, a sentire che ci sono, sono loro.
Sono insieme.
“Ti amo”
“Ti amo anche io”
NA: Allora, buonsalve a tutti :3
Questa è solo una cosa che mi èvenuta in mente dopo aver visto l'episodio, perchè io non ci credo che Blaine abbia tradito Kurt.
Abbiamo visto il messaggio, e calcolando che per Blaine i messaggi tra Chandler e Kurt erano tradimento, è possibile -possibile, non certo- che per 'tradimento' lui intenda dei messaggi.
Adesso, a parte il fatto che non doveva farlo in nessun caso, si può capire che la situazione potrebbe non essere quella che ci immaginiamo.
Ma alla fine, per saperlo, dovremo aspettare
In tutto questo io devo ringraziare delle persone del gdr, tipo Alessia (Che fa la figlia di Blaine e Kurt <3) , Valeria (la mia cara Rachel), Kurt (che non so come si chiama, sorry D:) e Ty (non so neanche il tuo nome çç) e Care e un po' tutti in generale.
Vi voglio bene <3
Detto questo vi saluto, grazie per aver letto