05/10/2012
1 recensioniPensando a questi due nomi la prima cosa che ti viene in mente è: odio.
Nessuno dei due, all’inizio del programma, aveva in mente di innamorarsi.
Purtroppo il fato, non ha voluto che nella loro vita ci fosse amore.
Dopo una lunga attesa, Alejandro uscì dal robot, pieno di veleno nell’anima.
Heather, invece, passò tutto il tempo sentendosi sola e disperata per ciò che aveva fatto. Non era decisamente da lei.
Il rimorso, però sparì dopo poco, ma l’odio di Ale… no.
Se si incontrassero per caso, si avvierebbe una reazione a catena di eventi, destinati ad avere conseguenze sempre maggiori.
Purtroppo quel giorno era arrivato una settimana fa.
I due, stavano camminando tranquillamente per la propria strada.
Ma nel momento dell’incrocio delle strade, si trovarono faccia a faccia.
Bastarono due semplici secondi, per capire chi c’era davanti ad ognuno.
Non si scambiarono parole.
Niente litigi.
Neanche il movimento della bocca.
Bastava il solo sguardo, per far capire cosa provavano.
Nell’aria girava odio, rimorso e uno stimolo di vendetta, che Ale non riusciva a reprimere.
Poi, come i due si incontrarono, se ne andarono senza spiaccicare parola.
Dopo quel giorno, come previsto, Ale si vendicò di Heather.
Non potendo subire l’umiliazione, Heather, si vendicò a sua volta.
Andarono avanti così, fino a raggiungere la più terribile delle conseguenze.
L’ultima vendetta di Heather, a causato ad Al un grande infortunio: la gamba sinistra rotta.
Sono a scuola e sono seduta accanto ad Al.
Non credo di aver esagerato con la mia ultima vendetta. Anche se gli ho provocato una frattura alla gamba.
Lui mi aveva insultata davanti a tutta la scuola!
Sono felice che si sia rotto una gamba. Il fatto è che… non avevo previsto che gli dovevo fare da balia! La prof. mi ha costretto ad aiutarlo! Per fino quando non è a scuola! Ma chi sono io??? La sua ragazza???? Sinceramente il solo pensiero mi fa vomitare! Altro lato negativo: in questa scuola mi devo fermare per una settimana, quindi, doppia tortura! Non ho possibilità di fuga…
E lui ci gode in questo! Se non altro, manca un minuto a fine scuola.
Tutti contano i secondi: tre, due, uno e… ora! In tutta la scuola rimbomba il suono della campanella e subito dopo, un boato di esaltazione si eleva in tutte le classi.
Io, come da una settimana a questa parte, preparo la cartella ad Al e la mia e lo aiuto ad arrivare alla sua stanza, a depositare la sua cartella, in seguito deposito la mia nella mia stanza.
Ora è il momento della mensa e tutti si saranno già precipitati a prendere una porzione del cibo migliore del lunedì: la lasagna. Quel cibo italiano, attira le papille gustative di tutti qui a scuola.
Ogni volta mi piace osservarli, sembra una mandria inferocita, in cui tutti cercano di accaparrarsene una porzione prima che finisca.
Siamo arrivati alla mensa ed Al, fa la sua solita battuta seccante –tu non ti azzuffi per la lasagna?. Dice in tono divertito.
-io non mi azzuffo per un pezzo di pasta mista a carne!-
-dici così ma in realtà piace anche a te-
-la vuoi smettere di tormentarmi??!!!-
-no! Mi diverto!-
-ti odio!-detto questo me ne vado al tavolo, lasciandolo lì.
-non puoi lasciarmi qui!- mi sento dire.
-non sei capace di camminare da solo?!!- mi giro.
-sai… mi fanno male le braccia, non ce la faccio più…-
-ma se stavi ben…- non ho fatto in tempo a finire la frase, che vedo sbucare la prof. che mi guarda con sguardo omicida.
Tiro un sospiro –arrivo!- dico con odio.
_________________________________________________
Sono in camera mia con Al, la storia di fargli da balia è veramente seccante! Non ce la faccio più!!!! “mi prendi la penna?” “mi prendi un bicchier d’acqua?” non fa altro che torturarmi!
-non capisco questo problema. Me lo risolvi?-
-stai scherzando vero??? È una scemenza!!!- gli urlo contro.
-dipende da che parte che pende!- mi risponde lui.
Ora basta, non ce la faccio più! Mi alzo davanti a lui e gli urlo contro –se vuoi risolvere questo problema, risolvitelo da solo!.
Vedo Alejandro sconvolto, come se avesse visto un fantasma.
-cosa c’è?!!- gli chiedo.
-voltati e lo vedrai-
-cosa devo vederoow- fuori dalla finestra vedo un’onda d’acqua congelata. Il sole riflesso su di essa crea tanti piccoli fasci di luce, che invadevano l’intera “scultura di ghiaccio”.
-come hai fatto?- mi chiede
-non lo so…- gli rispondo
Dietro di noi un rumore assordante invade la stanza.
Ci giriamo e troviamo un semi cerchio che parte da terra, di colore azzurro.
Mi avvicino e allungo la mano per toccarlo, ma la mia mano trapassa il semi cerchio.
Tiro indietro la mano di scatto.
-io dico che devi passarlo- mi propone Al
-perché solo io?-
-perché è apparso quando hai creato quella “scultura”-
-allora verrai con me!- non gli do il tempo di replicare che lo strattono con me dentro il “portale”.
ANGOLO AUTRICE;
salve a tutti! Eccomi con un’altra ff spero che vi abbia incuriosito!
HEATHER: per niente
ALEJANDRO: concordo…
Ma che ci fate voi qui?
H+A: ci hai nominato ed eccoci qui!
se il tuo e il tuo ragazzo non cadete svenuti al primo round vi spedisco a far compagnia ai pesci! E questo è difficilissimo perché… è chiaro i pesci non hanno palpebre non possono dormire![cit.Izzi]
H+A: 0__0
Lasciando stare… spero che a vuoi il capitolo sia piaciuto… XD avanti fuori i commenti!!!
Vi saluto.
AleHeather4ever