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Autore: DarkPersian    17/04/2007    3 recensioni
Mi chiamo Gloria. Ho quasi 24 anni. Non sono italiana, anche se ne ho le origini. Per questo il mio è un nome italiano. Vivo da sola, nella mia casa a Chicago, dopo che i miei sono morti in un incidente stradale 2 anni fa. Ho un carattere piuttosto strano e lunatico. Per i miei pochi amici sono simpatica, per gli altri sono solo una “fredda solitaria”. Beh, questo lo dicono loro. Allora che c’è di strano? Niente, proprio niente. A parte il fatto che, quando ero alle elementari, avevo un amico d’infanzia che dovreste conoscere. Come? Non è possibile? Io invece dico che lo è, perché la persona in questione è Bob Bryar.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 - BE HERE NOW

Mi chiamo Gloria.
Ho quasi 24 anni.
Non sono italiana, anche se ne ho le origini. Per questo il mio è un nome italiano.
Vivo da sola, nella mia casa a Chicago, dopo che i miei sono morti in un incidente stradale 2 anni fa.
Ho un carattere piuttosto strano e lunatico.
Per i miei pochi amici sono simpatica, per gli altri sono solo una “fredda solitaria”.
Beh, questo lo dicono loro.
Allora che c’è di strano?
Niente, proprio niente.
A parte il fatto che, quando ero alle elementari, avevo un amico d’infanzia che dovreste conoscere.
Come?
Non è possibile?
Io invece dico che lo è, perché la persona in questione è Bob Bryar.
Sì, proprio lui.
Lo so, non ci credete.
E ovviamente a me non interessa.
Ma vi converrebbe farlo, visto che qualcuno, in questo giorno assolato d’agosto, ha suonato proprio alla mia porta.
Nessuno lo faceva da mesi.
Apro, e indovinate chi mi ritrovo davanti.
“Gloria!! Quanto tempo!!”mi dice un ragazzo alto e biondo, con due occhi azzurrissimi che riconoscerei a un miglio di distanza.
Alzo un sopracciglio, attonita.
Lui mi abbraccia, esaltato, ma io un po’ per lo stupore e un po’ per il caldo non faccio altrettanto.
“Bob, che ci fai qui?” gli chiedo, fredda come sempre.
“Ehi, ma è questo il modo di salutare un amico che non vedi da tanto tempo?”
“Ecco appunto hai detto la parola giusta, taaaaaaanto tempo” puntualizzo, roteando gli occhi.
“Non sei cambiata per niente!” replica lui ridacchiando.
Come immaginavo, non ha notato il mio disappunto.
“Voglio presentarti gli altri!” dice, senza aspettare una mia risposta.
Con un cenno della mano invita ‘gli altri’ a venire avanti, siccome fino adesso erano rimasti dentro un furgone.
Guardo Bob sospettosa.
Cos’è, aveva paura ad avvicinarli prima di aver visto la mia reazione alla sua ‘visita’?
E così eccoli qui, tutti in fila davanti a me, come soldatini.
I My Chemical Romance.
Vi chiederete come mai non sono emozionata e non mi metto a saltare euforica abbracciandoli.
Semplicemente perché a me (ora mi lapiderete) non piacciono particolarmente.
Gerard e Mikey sono piuttosto imbarazzati, manco fossi io la celebrità.
Ray mi guarda allegro.
Gli sto già simpatica?
E Frank mi lancia occhiate in cagnesco.
Non preoccuparti, Frankie, il tuo sentimento è ricambiato.
Guardo Bob, alzando le spalle.
“Ragazzi, lei si chiama Gloria ed è una mia amica sin dall’infanzia…Gilo, loro sono i My Chemical Romance, il mio gruppo”
“Lo so. E quindi?” gli chiedo, fingendomi curiosa.
“Scusatela ragazzi, è sempre stata piuttosto timida” dice lui ai suoi compagni, senza degnarmi di una risposta.
Gerard gli fa un cenno con la mano, scuotendo la testa.
“Dai Bob, non c’è bisogno di disturbarla…” gli dice.
“Disturbarla?” faccio io, sospettosa.
Guardo Bob, aspettandomi una qualche spiegazione.
Il suo viso diventa inspiegabilmente sempre più rosso.
Mi sta nascondendo qualcosa.
“Bob??” lo incalzo, con le mani sui fianchi.
“Ehm…veramente lo abbiamo spinto noi a portarci qui, visto che ci servirebbe un piccolo favore..” prende la parola Ray, avanzando verso di me.
Un ‘piccolo’ favore.
“Ah…è così…” dico, con un sorriso più che forzato “e così ti mancavo…vero Bob?”
Il mio caro amico non ha il coraggio di guardarmi, e fa bene.
“Scusaci, Gloria, è che il nostro furgone si è rotto proprio mentre eravamo nelle vicinanze..”
Questa volta è Gerard a prendere la parola.
“E quindi?”
“E quindi, nell’attesa che domani vengano a ripararlo, abbiamo bisogno di un alloggio per questa notte”
“Un alloggio??” dico, con la bocca spalancata.
“Sì…” risponde Bob, che pare aver ritrovato un po’ di coraggio “perciò se per te non ci sono problemi…”
“Qui?? In casa mia??”
Lo vedo esitare, prima di annuire.
Lo sapevo che c’era qualcosa sotto.
Altrimenti non sarebbe mai venuto a trovarmi.
Sospiro, rassegnata.
“Evvai!!” esulta lui, facendomi anche prendere un colpo.
“Ehi, ma io non ho de…..”
“Ragazzi, entrate!!” mi interrompe e, quasi calpestandomi, fa strada agli altri.
“Ehi!!” provo ad urlare, ma nessuno mi ascolta.
Frank mi fa la lingua, prima di entrare per ultimo in casa.
Ah, è così?
Pensate di potermi sfruttare a vostro piacimento?
Beh, non sapete con chi avete a che fare.
Bob mi conoscerà bene, ma in questi anni sono cambiata tanto.
E di certo vi farò saldare il vostro debito.
La mia avventura è appena cominciata.
E forse questa visita inaspettata potrà rivelarsi molto utile
anche per me.
  
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