Continuo a guardare l'orologio.
Tra poco è ora e lei non si vede.
Avevamo deciso di farlo senza dirlo ai nostri genitori anche se, tanto, non se ne sarebbero neanche accorti. Erano soltanto dei drogati, degli alcolizzati che contiunuavano a ripetere:”smetterò per te, perchè sei la cosa più importante della mia vita.” ma il giorno successivo li trovavi dietro un angolo, vicino alla tua scuola, a bucarsi.
Non potevamo più resistere.
Ieri sera mi aveva chiamato a telefono ripetendomi per la millesima volta che era pronta.
Era felice.
Aveva programmato tutto.
Io dovevo aspettarla davanti l'entrata principale e lei mi avrebbe raggiunto in bici.
Mancano due minuti.
Ricontrollo di avere preso tutto. Ricontrollo e ricontrollo. Lei non si vede.
Mi siedo.
Il treno è partito... avrà cambiato idea.
Non mi ama.





Mi fa male la testa. Mi fa male lo stomaco. Cos'è tutto questo sangue? Perchè non riesco a muovermi? Perchè sono sdraiata su questo asfalto pienio di vetri rotti? Non posso stare qui! Devo andare da lui! Devo raggiungerlo! Aiutatemi! Mi sta aspettando!
Sono quattro anni che ci pensiamo, che vogliamo scappare da questa vita infernale e quando decidiamo di farlo succede questo.
Sento lo stomaco che si attorciglia su se stesso e la testa mi sta scoppiando.
La luce è fortissima. E' Bianchissima.
Penso a lui che ora sarà su quel treno diretto verso il posto più lontano da questa città, da questa monotonia. Spero che avrà la vita che ha sempre sognato; quella che mi ha sempre raccontato quando restavamo ore ed ore sul divano, abbracciati.
I ricordi pian piano si fanno sfuocati. Un fulmine. Un flash. Un bagliore mi acceca.
Voglio soltanto che sappia che lo amo infinitamente.








Nuova brevisssssima storia. Sritta im poco tempo, durante la "pausa studio" :D Recensiteeeee! ;D
-Marphell