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Autore: EvansLove    17/04/2007    2 recensioni
Immaginatevi i Malandrini a Roma... povera Lily!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ispirazione mi è venuta proprio passeggiando per Villa Borghese a Roma, la mia città, che adoro.

I pezzi rossi sottolineano l'anticipo di momenti magici, mentre i pezzi bordeaux, SONO i momenti magici.
BUONA LETTURA!!!!


Lily si guardò attorno, appena salita la scalinata. Attorno la circondava il verde e millenni di storia. Certo, anche James Potter, ma in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri. Si fermò ad aspettare il resto del gruppo che si era fermato poco più giù a fare delle foto. Era venuta a Roma accompagnata da Susan e i Malandrini. La mora l'aveva pregata di venire con lei, per non ritrovarsi, come al solito, l'unica femmina. E così aveva accettato. Erano arrivati il giorno prima su un aereo babbano e con le valigie babbane, pagando con le sterline inglesi il biglietto. Di tutto ciò se ne era occupata Lily personalmente. Quel giorno avevano deciso di fare un pic-nic a villa Borghese. "Bè, insomma, fantastica questa villa..." si bloccò James, pensandoci per un attimo. Lui e gli altri erano arrivati finalmente al piazzale davanti al quale si spalancava un parco immenso. Lily sbuffò e alzò gli occhi al cielo "Borghese, James, villa Borghese!" lui si girò, per niente indispettito dalla correzione, anzi, sorrise. "Giuro che da adesso in poi me lo ricorderò, Evans!" "Perchè per adesso non fai qualcosa di più utile?" lo interruppe bruscamente Sirius, sbattendogli in mano lo zaino con il necessario per quel pic-nic: pezzi di pizza fumante appena acquistati e bevande varie. James sbuffò, dato che stava per mettere un braccio attorno alle spalle di Lily e se lo ritrovò invece nel manico di una borsa. "Ehi, ragazzi, aspettate, dobbiamo aspettare Peter!" disse Remus, notando che il ragazzo più cicciotto del gruppo era, come sempre, rimasto indietro. "Ma se lo lasciassimo qua?" disse sottovoce Susan a Lily, provocando un altro sbuffo da parte di quella, che gli affibbiò una gomitata "Eddai!" disse la rossa, rimproverandola di tanta cattiveria. Susan provò a sbuffare, ma non ebbe il tempo. "Bella giornata, no, Wolling?" disse Sirius mettendole convinto un braccio attorno alle spalle. "Primo" cominciò a rispondere Susan "Non mi chiamare Wolling, e secondo..." voltandosi con un complicato movimento, Susan torse il braccio a Sirius "Non permetterti mai più di provarci con me così spudoratamente, Black!" disse a denti stretti, ignorando i lamenti del propietario del braccio "Ahio... capitocapitocapito!Ahio!" "Molto bene!" disse lei in tono gentile poi, lasciando il braccio a Sirius, che se lo massaggiò. "Eccomi... che mi sono perso?" disse Peter, appena fu sopra con gli altri. Remus fece un gesto con la mano come a dire 'niente' e James rispose per lui "Per ora solo una bella vista!" ma i suoi occhi non parevano proprio indugiare sulla vista, ma sulla camicia e sulla gonna di una certa ragazza, che, essendosene accorta, disse solo "Bè, vogliamo andare o mangiamo davanti alle scale?" tutto il gruppo raccolse le proprio borse e si diressero verso l'enorme parco che li circondava. "Ehi, ragazzi, lì ce l'ombra!" disse Remus dopo che ebbero percorso pochi metri. Tutti, approvato il posto che lui indicava, cominciarono a dirigersi verso quella macchia d'ombra, ai piedi di una grande quercia, e, appena arrivati, ci stesero una coperta per potercisi sedere senza problemi. Le ragazze piegarono le gambe verso l'interno e, specialmente Lily, cercarono di allungarsi la gonna per non scoprire troppo del loro 'guardaroba'; i maschi, invece, si sdraiarono scomposti e senza problemi dovuti a varie posizioni. "La piiizza!" urlò James, aprendo lo zaino con i viveri e tuffandocisi per recuperare il proprio pezzo, insieme agli altri Malandrini. Susan e Lily si scambiarono uno sguardo compassionevole, mentre quei quattro si scannavano per un pezzo di pizza. Poi lo zaino, gli venne passato da Remus, cortesemente "A voi, madmoiselle!" "Merçì messieur!" disse Lily ricambiando il sorriso al suo migliore amico e prendendo dallo zaino il suo bel calzone ripieno di mozzarella e prosciutto cotto, mentre passava lo stesso zaino a Susan che prese il suo pezzo di pizza con le patate. "Wof!" sentirono all'improvviso le ragazze, e sobbalzarono. Davanti a loro un grosso cane nero simile a un orso gli ringhiava contro. Per un momento a Lily si fermò il cuore, poi, capì che conosceva bene quel cane "Sirius, accidenti a te, hai deciso di farci prendere un'infarto?" urlò Susan contro quel cane che si ritrasformò in fretta nel bel ragazzo che era, sorridendo, e accompagnato dalle risate dei suoi amici. "Dai, la tentazione era irresistibile!" disse Sirius in mezzo alle risate. Dopo che ebbero finito di pranzare, il divertimento stava piano piano svanendo. "Ehi, ragazzi!Facciamo obbligo o verità?" propose Lily, chiedendosi se se ne sarebbe presto pentita. "Certo che sì Evans, ma domando io!" disse subito James e Lily, in quel preciso istante, capì che se ne sarebbe pentita "Ottima idea!" sintetizzò Remus con un sorriso, mnentre fulminava James. "Ok... bè, chi comincia?" chiese la rossa guardando tutti i componenti del gruppo, timorosa di quello che sarebbe successo. "Comincio io Lily!" disse Sirius, dopo essersi consultato velocemente con James. Lily scosse le spalle per far vedere che era pronta per il suo martirio "Va bene!". "Bè... obbligo o verità?" Lily guardava dal viso sorridente di Sirius al volto soddisfatto di James. Pensò che dicendo 'verità' si condannasse da sola, perciò disse "Obbligo!" Remus alzò un sopracciglio verso i suoi due amici, cercando di trattenerli dal mettere quella povera ragazza troppo in difficoltà "Ok Evans!Allora..." lo sguardo di Sirius indugiò troppo poco su Remus e troppo sulla scritta 'Noleggio barche' dall'altra parte del parco. Strizzò l'occhio a James e disse come se niente fosse "Allora ti fai un'ora sulla barca con James!" "Cooooooooooosa?" La rossa si era alzata in piedi, scarlatta in volto "Ma sei fuori?" "Allora hai paura!" disse tranquillamente James, alzandosi in piedi. Sapeva che aveva fatto centro, puntandola sull'orgoglio. Infatti, la rossa, si bloccò "Paura, Potter?Di te?Si vede che non mi conosci!" James sorrise "Allora andiamo!Ah, e porta i soldi, che non pago per tutti e due, dato che non stiamo insieme!". Lily si sentiva bruciare dentro. Per prima cosa l'aveva messo alle strette, puntanto sull'orgoglio, perchè, se non avesse accettato, gli avrebbe dato ragione, ma, avendo accettato, lo aveva fatto contento. E poi perchè, indovinando e deludendo tutte le sue aspettative, gli faceva pagare la sua parte. Così, si chinò per prendere i soldi nello zaino "Evans, non ho tutta la giorn..." poi James si girò e cominciò a godersi il panorma che preferiva "Mi rimangio tutto Evans!" disse meravigliato. Lily si girò arrabbiata come mai "Senti brutto.." Susan gli diede una gomitata "Dai, non dargliela vinta!" Lily smise di parlare, ma continuò a guardare male James, che cominciò a ridacchiare. Arrivarono finalmente al noleggio barche "Pensaci te!" disse James e gli diede i soldi. Lily pensò che era come farsi da boia, ma doveva pur salvarsi l'orgoglio. Si avvicinò al chiosco e noleggiò la barca per un'ora. Non c'era fila e il parco era quasi deserto, data l'estate ormai quasi finita (era ottobre) e l'ora di primo pomeriggio (erano le due!). Così presero la prima barca e ci salirono sopra. "Tiè, rema. Almeno ti farai i muscoli che ti vanti tanto di avere!" disse Lily, passando i remi a James che sorrise "Ah sì?Scommettiamo che ti so dimostrare che ce li ho?" Lily sgranò gli occhi "In che senso?" il ghigno di James divenne il sorriso da vincitore "Andiamo, Evans!Un pò di fantasia, siamo soli, in mezzo al lago, con un'ora a disposizione.." SCIAFF! Uno schiaffo volò dalla rossa al moro, che abbandonò i remi per massaggiarsi la guancia, dove era comparsa una chiazza rossa con cinque dita. "Ma io scherzavo Evans!" "Così ti impari!" James rise a vederla soddisfatta, con le braccia incrociate sul petto. Era teneramente testarda.
Improvvisamente accanto a loro passò un cigno fiero e bello. "Oh, un cigno!" esclamò Lily, contenta di vedere quel volatile. James sorrise "Vuoi accarezzarlo?" chiese gentilmente "Magari!" rispose Lily sempre fissando il cigno poco più lontano "Allora aspetta!" disse James. Posò i remi e tirò fuori dalle sue tasche un biscotto ai cereali. Lily lo guardò stupita "Ehm... diciamo che è caduto a Remus?" Lily rise. "Scchh!" la richiamò James e sporse il biscotto poco fuori il margine della barca. Come previsto il cigno si avvicinò per becchettare il biscotto, e Lily potè posare la sua mano su quel candido manto. James cercava di distrarre il cigno il più possibile, poi però quello si girò verso Lily, che rimase un pò impaurita. James gli passò il biscotto "Dai, dagli da mangiare!" disse con un tono gentile, assolutamente non dal James Potter che lei aveva sempre visto. "O..ok!" prese il biscotto sfiorando le mani di James e lo porse al cigno. Ma appena quella spalancò il becco per mangiare, Lily ritrasse la mano e il biscotto cadde nell'acqua. Così il cignò si tuffò per recuperare il cibo e poi nuotò lontano. La rossa già si sentiva nelle orecchie le risate di James. Invece, lui si limitò solo a sorriderle.
"Lo sapevo che avresti avuto paura!" disse solo, umoristicamente. Lily ricambiò il sorriso, poi si voltò verso il lago deserto, arrotolandosi una ciocca di capelli sul dito. Era così facile in quel momento provare ad ascoltare il suo cuore là, con solo se stessa e l'acqua. James le faceva compagnia, remando silenziosamente. "Sei.. sei stato molto gentile ad avvicinare quel cigno!" disse alla fine lei. James si strinse nelle spalle "Di niente Evans!Io per te farei questo e altro.." gli occhi erano grandi, puri e sinceri. Lily si sentiva abbandonata dal suo autocontrollo "Non sembri così romantico e gentile quando siamo a scuola o in gruppo..." James emise un lungo sbuffo "Il problema è che ho sempre paura di non venire accettato per come sono..." Lily lo interruppe "Non ci credo!" James smise di remare "Credici, Lily!" disse semplicemente, lentamente. E questo -unito al fatto che l'aveva chiamata per nome- lasciò la ragazza di stucco. Sentiva il suo cuore battergli forte. Loro erano soli là, quel momento era solo loro. Si avvicinarono. Lily prese il viso di James fra le sue mani e poi...
"Ehi, voi due!Il tempo è scaduto!" il barcaiolo li chiamava. Lily s'allontanò subito da James, lasciando cadere le sue mani e arrossendo di brutto. Ora si rendeva conto di quello che stava per fare "Portami alla riva James!" disse solo, non riuscendo a guardare il ragazzo in faccia. Lui annuì e cominciò a remare verso la riva.


E il primo capitolo è finito! Se non fa proprio così schifo posterò anche il secondo, fatemi sapere se ne vale la pena!!
Ah, la ficcy è dedicata anche a tutti quelli che mi recensiscono e che hanno la pazienza di leggere le mie storie anche senza HTML!!
Grazie a te Stellina250; e a te Ella90 per aver scritto la ficcy precedente con me (non mi meritavo la tua collaborazione!)
E grazie a chi mi incoraggia con le recensioni positive, e a chi ha il coraggio di metterle fra le preferite!

  
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