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Autore: Maria Annette Iris    05/10/2012    6 recensioni
"Francis! Ti assicuro che quella pagina mente!" urlò Korea, quasi in preda a una crisi isterica.
"A me sembra abbastanza veritiera." disse Ungheria, senza scomporsi.
"E tu che ne sai?" replicò America, fissandola male.
"In teoria ..." cominciò Ludwig "Questo non dovrebbe essere una riunione di soli uomini?" finì con aria dubbiosa.
Gli altri lì intorno annuirono, dandogli ragione.
"Non è colpa mia, se vi ho battuto in centimetri nonostante sia donna!" rispose sarcastica, facendo deprimere i ragazzi.
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                        QUESTIONE DI CENTIMETRI


Alfred era seduto davanti al computer, a girovagare su Facebook, quando capitò su un sito dove c'era una mappa. Adesso, Alfred sapeva benissimo di essere la nazione più potente del mondo. Ma tutte le potenze hanno un punto debole. E uno di quelli di Al che non si dovevano MAI venire a sapere era scritta proprio su questa mappa.
"Oh God" pronunciò più volte, mentre esplorava quella strana mappa. Passò il cursore sul proprio paese, poi uno ad uno gli altri stati. E più andava avanti, e più rimaneva basito. Chi diavolo era l'artefice di quello scempio?!
Nello stesso momento, da un'altra parte del mondo, precisamente in Francia, un'altra persona stava leggendo la stessa pagina. Un ghigno alquanto sadico si fece largo sul suo viso. Tutto il mondo sarebbe venuto a conoscenza di quella pagina internet.
Non passò qualche giorno, che la notizia fece scalpore. Era bastato un attimo e un Twitt di Francis per diffondere quelle notizie così dannatamente private.
Quest'ultimo, però, si ritrovò in poco tempo la casa straripante di persone, provenienti da ogni angolo del globo.
"Francis! Ti assicuro che quella pagina mente!" urlò Korea, quasi in preda a una crisi isterica.
"A me sembra abbastanza veritiera." disse Ungheria, senza scomporsi.
"E tu che ne sai?" replicò America, fissandola male.
"In teoria ..." cominciò Ludwig "Questo non dovrebbe essere una riunione di soli uomini?" finì con aria dubbiosa.
Gli altri lì intorno annuirono, dandogli ragione.
"Non è colpa mia, se vi ho battuto in centimetri nonostante sia donna!" rispose sarcastica, facendo deprimere i ragazzi.
"Però... secondo questa lista in Europa i più dotati siamo io e Islanda..." buttò lì, ingenuamente Veneziano. 
"Ice..." disse Norvegia, sempre con la stessa espressione indifferente "Dimmi che non è vero."

Eirìk fulminò Feliciano, e incaricò Mr. Puffin di inseguirlo. Passò un momento di imbarazzo tra i due fratelli - in cui lo sguardo dell'islandese andava dal volto del fratello al cavallo dei suoi pantaloni- per poi sentire pronunciare da Islanda un "Sì" sussurrato.
"Sì che non è vera o sì che è vera?" chiese Danimarca, incapace di stare zitto neanche in quella situazione. Islanda abbassò ancora gli occhi. "La seconda..." mormorò, arrossendo.
"Oh my god" disse Alfred sgranando gli occhi.
Svezia, nel frattempo, era seduto -apparentemente calmo- accanto a un imbarazzatissimo Finlandia. "Ehm... Su-san? Va tutto bene?" chiese Tino, giocherellando con Hamatamago. Lo svedese si girò verso di lui, con addosso un'espressione -se possibile- ancora più cupa del solita.
"Ah-ah. Ok. Fa' come se non avessi chiesto nulla!" disse Fin, ancora più a disagio.

"CHE TRAGEDIAAA!" continuò Korea, che ormai si era rannicchiato in un angolino della sala, dondolando avanti e indietro. "Poverino" disse Francis, mentre gli passò vicino.
Intanto, su uno delle poltrone, si poteva ben vedere un'aura cupa provenire da Ivan, che pronunciava senza sosta un "kolkolkol" spaventoso.
"Fratellinooooo!" Bielorussia si sedette vicino a Russia. "A me non importano le misure."
Ivan iniziò a borbottare più velocemente, creando il terrore nei paesi baltici che erano lì vicino. Estonia stava letteralmente sudando freddo, nascosto dietro a Lituania e Lettonia. "Ma perché io sono l'unico di cui hanno messo le misure?" piagnucolò, terrorizzato.
"M-magari te l'hanno presa a t-tradimento" balbettò Raivis, per peggiorare la situazione. Infatti, tra i tre calò un imbarazzo palpabile.

"Lieeeet!" squillò la voce di Feliks, facendo sobbalzare il povero Toris "Tipo, hai visto? Non c'è un'informazione su di te!" continuò, facendo imbarazzare ancora di più il Lituano. Il biondo frugò nelle tasche del suo vestito, vi tirò fuori un oggetto e lo porse al ragazzo.
 "Ecco, un metro." finì allegramente. In quel momento Toris volle sprofondare in un abbisso, piuttosto che rimanere lì.

Intanto, dall'altra parte della stanza, Canada era seduto con Kumajirou, contento, per una volta, che nessuno lo notasse. Ovviamente, si era dimenticato del fatto che Francis non si dimenticava mai di lui -e per quanto la cosa di solito gli facesse piacere, in quel momento avrebbe preferito che lo ignorasse anche lui-.
"Matthew! America non lo sa, vero?" gli chiese, sedendosi accento a lui.
"N-no. Speriamo non l'ho s-scopra" ridacchiò imbarazzato, aumentando la presa sull'orsetto. L'ultima cosa che voleva era beccarsi la furia del fratello, che in questioni di virilità diventava una bestia. Quindi, da buon canadese, si fece ancora più piccolo e ancora più invisibile.
"Che scopra cosa?" America sbucò da dietro il divano e si mise davanti al fratello, con le mani sui fianchi. 
"N-nulla, Alfred. Perché?" Chiese Matt, ancora più nervoso. Francis ridacchiò e passò un braccio intorno alle spalle di Canada.
"Devi sapere che questo ometto, ha un-!" Canada cercò di mettere a freno la lingua lungo del Francese, premendo il povero Kumajirou contro la faccia di Francis. "Z-zitto!" balbettò, cercando di tenere fermo l'orsetto, senza riuscirci. Kumajirou riuscì in un qualche modo a liberarsi, e Francia poté ricominciare a parlare. "Canada ce l'ha-", ma non riuscì a finire la frase per colpa del ragazzo.
Matthew, infatti, preso dalla disperazione, aveva fatto l'unica cosa capace di zittire il francese.
Lo aveva baciato.
Alfred decise di lasciarli stare alle loro faccende, girò i tacchi e tornò al divanetto dove stava prima. "Meglio lasciarli perdere" si disse.

In disparte, c'era una poltroncina rossa di velluto, su cui vi erano seduti Romano e Arthur. Avevano deciso di non pronunciarsi, e rimasero zitti tutto il tempo. Fino a che lo spagnolo sbucò dal nulla.
"Lovinito!" disse questo, un po' meno entusiasto del solito, sedendosi accanto al ragazzo. "Che vuoi, bastardo?" rispose Romano, acido come sempre.
"Nulla, mi amor!"
"Potreste andare ad amoreggiare da qualche altra parte?" urlò quasi Inghilterra, fissandoli male.
Antonio ghignò. Quello era l'occasione perfetta per farlo pentire del passato.
"Dì un po' Artur, come mai tutto solo? Eri sempre circondato da gente, all'epoca" disse ghignando.
Il sopracciglio di Arthur tremò. Antonio sapeva di aver toccato un tasto dolente dell'Inglese, ma quest'ultimo rimase composto.
"Antonio, non mi sembra che tu sia messo meglio, sai?" disse, senza sbattere ciglio.
"MA LA VOLETE SMETTERE?" urlò Romano, innervosito.
"Che c'è chico? Sei geloso?" chiese lo spagnolo, prima di scompigliarli i capelli.
"Ma la smetti?" si scansò l'italiano. Antonio sospirò, e si chinò sull'orecchio del ragazzo.
"Io lo sapevo che quella pagina diceva la verità...." sussurrò poi, facendo avvampare -un po' per l'imbarazzo, un po' per l'eccitazione- Lovino.
Un altra stato cercava di non dare nell'occhio, ovvero Giappone. Per ingannare il tempo, aveva preso a sfogliare una rivista in Francese, anche se non ci capiva un granché. Lo teneva persino al contrario.
"Kiku..." sussurrò una voce assonnata, appartenente a Heracles. Grecia s'inginocchiò a fianco a lui in stile giapponese, cercando di... consolarlo?
"Ehm... s-sì?" chiese l'interpellato, senza staccare gli occhi dalla rivista.
"Guarda che non è poi una cosa così terribile, sai?" continuò a sussurrare Grecia, abbracciandolo da dietro. Giappone trasalì, ma non si sottrasse al contatto.
“Oh, ma per me non era nemmeno una novità” sussurrò poi, più a se stesso che a Kiku.
Quest ’ultimo rabbrividì, e balzò in piedi.
“Per l’ennesima volta. Non. È . Vero.” Sillabò il Giapponese cercando di arrabbiarsi.
All'improvviso la porta del salotto fu aperta con un tonfo, e Prussia fece il suo ingresso. Vedendo le facce sconvolte degli altri li fissò con sufficienza.
"Beh, che avete tutti? Dai, non deprimetevi! " disse poi, ridendo. "Cioè capisco che non potete competere con i miei cinque metri, ma in fondo io sono fantastico, nessuno può superarmi"agginse, prima di cadere svenuto a terra per colpa della padella di Ungheria.

Note delle autrici
Allora, aehm, salve gente! Io sono "Iris" nella parte del nick, ma nella vita normale di EFP mi chiamo Matryoshka. *allunga la mano*
E io sono Maria Annette :)  ma su EFP sono Tarya ^^ Io sono la figlia di Germania e Italia -abbraccia i suoi papà-, mentre la mia socia qui presente è la figlia di Giappone e Grecia =3
Cosa dire di questa OS ai limiti del demenziale? Primo punto, mi sento un'emerita pervertita.
Secondo punto, mi sento così per l'emerita pervertita che mi ha chiesto di scrivere questa cosa.
Terzo punto, non scriverò mai lemon e lime. MAI.
E qui i punti sono finiti. Ma la cosa che mi ha più sorpreso è la lunghezza si questa OS  - supera le mille parole. Io e la mia collegah siamo casi persi, sappiatelo.
Tu sei un caso perso, io sono solo un genio incompreso ù.ù
Tzè u_u Chi è andato sul sito a vedere questa roba porcellosa? Tu, collegah.
Io stavo solo girando su un forum, quando sono capitata nella classifica degli ehm... aggeggi. E poi la ff l'hai scritta anche tu o sbaglio? ù.ù
Appunto, io l'ho solo scritta. e-e Tu, donna, l'hai ideata! Ma comunque, è andata bene, no? :3
Speriamo di sì =3 Comunque, gente, io non sono pervertita -ache se nessuno mi crede-
E noi tutti ci crediamo, collegah :'3
Credo che abbiamo detto tutto, no?
Sì :'3
Ah sì... gente, siamo rimaste a scrivere questa scemenza per un intero pomeriggio. Ci farebbe piacere sapere che ne pensate... Quindi una piccola recensioncina ce lo lasciate?
Donata una recensione all'associazione "Autiamo gli scrittori a non deprimersi per quello brutto 'Leggi le zero recensioni' " grazieeee :3
Auf wiedersehen a tutti ^^
 Sayounaraaa!  *saluta con la manina*







 
  
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