Bastardo di un Ansem, ti odio Roxas, odio la mia bontà, odio, odio,odio.
Sono immerso in un mare di oscurità e non riesco a liberarmi.
Se non avessi sconfitto Ansem, non sarebbe andata a finire cosi, ma peggio, se Roxas non fosse stato cocciuto come il suo vero io, non mi avesse costretto a utilizzare quel lato di me, che cercavo a tutti i costi di reprimere, non starei sprofondando nell'oblio.
DiZ dice che non devo temere l'oscurità, che essa è dentro di noi, ma dobbiamo imparare a controllarla.
Disse quello che ha cresciuto il capo dell'organizzazione XIII.
Sento la luce sempre più lontana e un unico pensiero mi pervade la mente, l'unica persona che mi ha sempre cercato e aiutato, l'unica che io abbia mai protetto e amato, Sora.
Tu mia luce e mia ombra.
Mio unico amore, mio unico dolore.
I tuoi occhi, color del cielo limpido d'estate.
I tuoi capelli color mogano.
La tua espressione da ebete quando non capivi quando ti prendevo in giro e la tua faccia arrabbiata quando capivi troppo tardi dell'insulto e m’inseguivi per tutta la spiaggia per poi buttarti a capofitto per terra e riprendere fiato, guardando il tramonto.
Mi mancano quelle giornate spensierate, niente Heartless o custodi di Keyblade. C’eravamo solo noi tre tu, io e Kairi.
Spero di rivedervi un giorno, in un regno fatto di luce, di cui io non farò parte.
Io oscurità eterna, spero e vivo ai piedi della luce.
Non sono degno di vivere accanto a voi, specialmente al tuo fianco, Sora.
Ti proteggerò anche dall'oblio più profondo, continuando a sprofondare nell'oscurità, dove non potrai vedermi versare lacrime amare per te e tutto il dolore che ti ho causato.