Avevano appena finito di svolgere un importante missione,ed erano tornati tutti a casa (tranne Gokudera che si era inspiegabilmente trasferiato a casa del Decimo).
Hibari;stava camminando tranquillamente come sempre.Non aveva in mente niente se non un bagno caldo e un po'di riposo.Era quasi sulla porta di casa quando udì un ramo spezzarsi dietro di lui;si voltò pronto a difendersi da eventuali aggressori.
-Kufufu..che modi di salutare un amico...- -Tu non sei mio amico.- -kufufu quanto sei acido Hibari..la tua indifferenza mi fà impazzire sai?- -beh allora vai al manicomio.-
Due erano le cose che non sopportava: La prima,era essere disturbato in qualunque modo,che fosse stanco o meno (e ora che era esausto immaginate il caratteraccio), e secondo :Mukuro Rokudo.
Ora,non che avesse pregiudizi su di lui ma quel tipo non gli andava a genio (così come il resto della Famiglia ovviamente) solo che a quest'ultimo non importava minimamente e anzi,gli ronzava attorno sempre più spesso. L'illusionista si avviò per entrare nella casa di Hibari,il quale lo spostò malamente -dove diavolo pensi di andare?- -kufufu beh hai detto che dovevo andare al manicomio no?..Essendo tu la causa della mia pazzia penso proprio che quel luogo sia casa tua.- Un ghigno mellifluo e poco rassicurante comparve sulle labbra di Mukuro;e Hibari ebtrò in casa sbattendogli la porta in faccia,se avesse replicato sarebbero finiti a discutere;cosa che avrebbe tolto TEMPO PREZIOSO  per il suo bagno..e lui ne aveva DAVVERO bisogno.
Entrato in casa,andò in camera e sfilò l'anello (oltre ai vestiti) ,prese un asciugamano e dopo aver dato da mangiare a Hibird andò dritto nella vasca da bagno.
Dopo nemmeno diesci minuti,aprì gli occhi riemergendo dallo stato di beatitudine in cui era caduto;si guardò intorno per niente tranquillo...avvertiva una strana presenza in camera sua..non una presenza vera e propria,era più una specie di nebbiolina sinistra e inquietante.A Hibari non sfuggiva mai niente,e perspicace com era la prima ipotesi fù :Quello stronzo è qui.
Uscì dalla vasca maledicendo mentalmente l'illusionista in mille modi e lingue diverse,mise l'asciugamano e andò in camera.Bingo.
Mukuro se ne stava spaparanzato sul SUO letto,inteto a leggere una SUA rivista,mangiando le SUE patatine.
Oltretutto,era talmente tranquillo da fargli saltare i nervi e poi..perchè aveva la camicia aperta fino a scoprire il petto,la cravatta allentata e i pantaloni in pelle...erano sempre stati così attillati?
Si sorprese lui stesso,ma cosa diavolo gli saltava in testa?Probabilmente era la stanchezza,ma più lo guardava più si sentiva strano.Quel petto liscio e muscoloso,quei capelli che lo facevano sembrare un'ananas,quelle posture eleganti,i lineamenti delicati.....ok,era impazzito.Decisamente.
Mukuro alzò lo sguardo mangiando una patatina, (curandosi di metterci l'apposita lentezza e sensualità,facendolo sembrare un gesto del tutto involontario).
-Beh?che ci fai qui?- -Kufufu sentivo la tua mancanza...- -Oh che carino adesso te ne vai?- -Oya oya fai il bravo- rispose sorridendo come sempre.Hibari lo fissò con uno sguardo a dir poco raggelante,cosa che su un tipo come Mukuro;aveva l'effetto di un dolce sorrisone. -Kufufu perchè non ti togli quell'asciugamano?- Hibari,rimase spiazzato. -E perchè dovrei,di grazia?- -Perchè lo dico IO.- -Bene,motivo in più per non farlo.- -Oya oya ho capito,hai vergogna signorina.- -Le tue provocazioni non mi urtano minimamente,sai?- -Le mie provocazioni no.....- si alzò dal letto e gli posò una mano sulla spalla -ma io sì.- 
Basta,non ci vedeva più;aveva fatto appello al suo autocontrollo ma ora aveva perso la sua enorme pazienza. (pari a quella di Xanxus all'ora di cena). Gli saltò addosso e lo atterrò sul letto,finendogli sopra con l'intento di strangolarlo e riempirlo di botte;ma a quanto pare non andò così.Infatti,Mukuro ribaltò le posizioni e finì sopra di lui. -kufufu lo dicevo che avevi un bel pacco lì sotto..- Hbari avvampò,per la prima volta in vita sua;infatti la salvietta con cui si copriva era caduta lasciandolo nudo.
Mukuro,infilò un ginocchio fra le gambe del compagno,strofinandolo contro il suo membro (che purtroppo per lui aveva rivelato un certo gradimento per l'illusionista.)
Posò la punta della lingua sul suo collo,per poi passare all'orecchio e mordicchiarglielo.Hibari,gemette.
Mukuro si staccò e sussurrò con voce suadente -Concediti a me,Hibari Kyoya.-
Il guardiano della nuvola provò a liberarsi,non voleva darlo a vedere ma per lui la situazione era diventata fin troppo eccitante,infatti da un pò di tempo aveva iniziato a provare un certo interesse per l'illusionista,mascherandolo come sempre...ma quello che provava..era forse...amore?
Mukuro lo fissò per qualche istante,dopodichè trovò l'anello della nuvola.Bingo.
-Hibari..apri la tua box....- -n-no!- -kufufu lo faccio io...- detto questo,usò una potente illusione e ne estrasse qualcosa:le manette del primo guardiano della nuvola,Alaude.Loro non lo sapevano,ma quelle manette avevano segnato una parte molto importante nella storia della prima famiglia.Certo,erano pericolose ma non in quel senso..infatti,quelle manette avevano legato i due precedenti guardiani:Daemon e Alaude,il cui destino era inevitabilmente intrecciato da sentimenti che non avrebbero mai dovuto essere svelati.E proprio come in passato,le manette ora stavano legando i destini di Hibari e Mukuro.
Mukuro,sapeva bene i sentimenti che provava ormai da tempo per il guardiano,e forse la cosa era reciproca;essendo entrambi orgogliosi,nessuno dei due avrebbe fatto il primo passo;ma non serviva erano consci di quello che stavano provando.
E così per la prima volta,Hibari non era solo.Fare l'amore con Mukuro,non lo rendeva meno scontroso nei suoi confronti,ma dopotutto era una cosa normalissima erano entrambi troppo simili caratterialmente,e spesso (molto spesso) erano in contrasto fra loro;ma dopo ogni litigio o scontro il finale era sempre lo stesso:loro due che si concedevano l'uno all'altro,con una silenziosa promessa di amore eterno.