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Autore: babykit87l    06/10/2012    2 recensioni
Ops... Questa storia l'aveva già pubblicata qualche giorno fa ma mi sono sbagliata e l'ho cancellata per cui eccola di nuovo qua ^.^ C18 vive le sue prime ore dopo la conclusione dello scontro con Cell
Note: questa storia partecipa al contest Il linguaggio segreto dei fiori di Helly e LastHope
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, 18
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Autore: Babykit87l
Personaggio/i e/o Pairing: 17x18
Pacchetto scelto: Petunia; 
Genere: Malinconico, triste, introspettivo
Rating: Giallo
Prompt & Citazione: Amore che non si riesce a nascondere. “A letto capì che non avrebbe mai preso sonno: come si fa ad andare verso il mondo dei sogni dopo averne appena lasciato uno?”
Avvertimenti: Incest
Note: questa storia partecipa al contest Il linguaggio segreto dei fiori di Helly e LastHope e al contest Fratelli, sorelle ed altre adorabili sciagure di JacksonMozartLecter (Giugi__)

 

L’ultimo addio nel cuore

Cell è morto. Il dottor Gelo è morto. Sono passate poche ore dal ritorno da quell’inferno, adesso vaghi per le strade di una cittadina dove sei scesa dal Palazzo del Supremo e non hai idea di dove andare ne di cosa fare. Per la prima volta ti ritrovi libera. È una sensazione strana, vero? Ti senti felice per essere sopravvissuta a tutto quello e allo stesso tempo spaventata, perché ora sei anche sola. Non hai idea di dove sia tuo fratello, non riesci a percepirlo essendo un cyborg e per quanto possa essere piccolo il pianeta, non sai dove cercarlo o come trovarlo. Quanto a quei terrestri, con quella sceneggiata hai tagliato i ponti lo sai questo? E comunque sei troppo orgogliosa per tornare da loro. Così cammini con circospezione tra quelle stradine dove la gente vive tranquilla senza sentire gli sguardi addosso. Ti fermi davanti ad una vetrina, ha dei bellissimi abiti che non puoi permetterti perché, se prima te ne fregavi e rubavi, lasciando lo sfacelo dietro di te, ora non puoi più farlo. Dopo l’avventura contro Cell, non hai nemmeno la forza di far danni, tanto più che sei rimasta sola. Sì anche se fa male ripeterlo, sei sola. Rimani davanti a quella vetrina per svariati minuti finché non scorgi nel riflesso del vetro una figura fin troppo familiare. Ti giri di scatto, ma è già sparito, così ti guardi intorno e lo intravedi tra la folla, di schiena, mentre veloce va via. Decidi di seguirlo, è la tua unica possibilità di rivederlo e non vuoi sprecarla, lasciandolo andare via così, senza nemmeno una parola. Cammini a lungo, uscendo dalla cittadina e inoltrandoti nei boschi, fino a che lui non si ferma e tu ti nascondi velocemente dietro ad un albero. Come una vigliacca. Perché 18? Perché quel gesto? Forse perché prima di avere un contatto vuoi vedere dove sia diretto, ma lui è stato più veloce e le parole che pronuncia ti travolgono come tanti stiletti, dritti al cuore.

- Perché mi stai seguendo? Che vuoi?- La sua voce è dura mentre pronuncia quelle parole. È a questo punto che palesi ai suoi occhi la tua presenza.

- Sei mio fratello- Gli rispondi, cercando di mascherare il dolore che quell’atteggiamento scostante ti procura.

- E allora?- A quelle parole, che sembrano al vetriolo, i tuoi occhi diventano due fessure. Vuoi comprendere il perché del suo comportamento. Sei sempre stata sospettosa, vero?

- Perché fai così? Dovremmo restare uniti-

- Tsk, uniti? Non dopo quello che è successo- Rimani allibita. Non capisci a cosa si riferisca.

- Di che parli?- Il ragazzo che hai davanti sospira.

- Mentre tu sei stata risputata fuori, io sono rimasto lì dentro e sfortunatamente ricordo tutto, perché quel bastardo mi ha lasciato cosciente- I tuoi occhi si palancano dallo stupore. Non ne avevi idea.
- E io che c’entro? La colpa non è mia. Non puoi prendertela con me- Rispondi con foga, avvicinandoti verso di lui.

- Lo so, ma tu mi ricordi quell’esperienza e io non lo sopporto- Abbassi lo sguardo. Non riesci più a reggerlo. Solo un pensiero vortica nella tua mente: non vuoi perderlo di nuovo.

- Siamo fratelli- Ripeti, incapace di dire altro. Sei fortunata 18. A questa vista il cyborg non può non sentire una stretta al cuore. Sei arrivata a far pena persino a tuo fratello. Nonostante sia in parte una macchina e l’apparente indifferenza e cattiveria dimostrata, nei tuoi confronti ha sempre provato un sentimento decisamente umano e, quando non c’è nessun’altro all’infuori di voi due, non riesce a mascherarlo, così come succede a te. Sospira pesantemente.

- D’accordo vieni, seguimi- Finalmente alzi lo sguardo e riconosci in quel corpo l’animo di tuo fratello. Restate in silenzio mentre raggiungete un capanno, ben nascosto nel fitto bosco, dove ti fa entrare.

- Hai già trovato un posto?- Perché sei stupita, è sempre stato molto intraprendente e infatti annuisce, senza dire una parola. Ti guardi intorno, mentre lui, con tutta sicurezza, va in cucina dove prepara un caffè. In questa situazione sembrate molto più umani di quanto ci si aspetti. Quando torna con il caffè fumante nelle tazzine, si siede accanto a te sul divano e finalmente si scioglie e diventa più gentile.

- E tu? Scommetto che non sai dove andare- Incolli il tuo sguardo al contenuto della tazzina nelle tue mani.

- No, sono sempre stata con te- A questo punto lui ti prende di mano la tazzina, posandola sul basso tavolino di fronte a voi. Hai il coraggio di guardarlo e alzi gli occhi, mentre lui si avvicina per baciarti intensamente. Probabilmente nessuno capirà il vostro rapporto ma adesso non ti importa e ti lasci andare completamente a queste dolci carezze. Quando la passione vi travolge più intensamente lui ti conduce in camera, ti stende sul letto riprendendo da dove vi eravate interrotti pochi istanti fa.

Vi amate come non è mai successo prima, nel vostro amplesso si possono leggere  tristezza e disperazione per gli eventi che di sicuro seguiranno questo momento. Ma soprattutto tanto amore, quel tipo di amore che, nonostante tutte le avversità, rimane vivo dentro l’anima e viene fuori prepotentemente, senza poterlo nascondere, quando meno te l’aspetti, quando ormai non lo si vuole più aspettare. Come succede a te, mia cara ragazza.

Restate tutta la notte abbracciati, come se sapeste che questo sarà il vostro ultimo incontro, poi lui interrompe la quiete che vi aveva avvolti.

- Puoi rimanere qui se vuoi- Il suo tono si è decisamente addolcito. Volti la testa per guardarlo.

- No, troverò il modo di andare avanti da sola- Adesso capisci che non puoi fare affidamento sempre su di lui, che devi imparare a vivere per conto tuo, una volta tanto.

Con calma ti rivesti, ti avvicini a tuo fratello, che è rimasto sdraiato, e gli accarezzi il viso dolcemente, come si fa con un bambino, poi esci da questa baita nascosta nel nulla e con un profondo sospirò voli in direzione dell’unico uomo che ti ha fatta sentire donna, all’infuori del cyborg che hai appena lasciato. Una volta toccata terra, incroci il suo sguardo e senza dire una parola ti conduce dentro. Stanotte, stesa accanto a lui su questo letto morbido, il sonno tarda a venire, il tuo pensiero vola, un’ultima volta, verso il ragazzo che rimarrà per sempre la tua metà. Magari domani andrà meglio. Ma stanotte ti concedi di rimanere sveglia perché capisci che non prenderai mai sonno: come si fa ad andare verso il mondo dei sogni dopo averne appena lasciato uno? 

   
 
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