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Autore: Cilyan    06/10/2012    1 recensioni
- Assassino, sei un assassino - urlasti. Si ragazza urlavi e urlavi ed io non avevo minimamente la voglia di fermarti. Volevo farti sentire la pesantezza e l’arte delle mie mosse studiate, volevo sentirti gemere sotto il giogo del mio lavoro, volevo farti inorridire alla vista del sangue e volevo che tu fossi la prossima.
Ero un assassino, io , e tu mi avevi scoperto, avevi fatto il passo farlo che ti avrebbe portato alla morte, al baratro, cara Ivon Scerì.
- Sai non sono mai stato un tipo clemente, ma potrei fare un’eccezione - ti dissi d’un tratto, facendoti trattenere il fiato.
Le catene sfregarono nitide nella mia mente, mentre ti alzavo il tuo bel mento latteo, quasi quanto il mio
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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" What is the real love ?" 


<< Assassino, sei un assassino>> urlasti. Si ragazza urlavi e urlavi ed io non avevo minimamente la voglia di fermarti. Volevo farti sentire la pesantezza e l’arte delle mie mosse studiate, volevo sentirti gemere sotto il giogo del mio lavoro, volevo farti inorridire alla vista del sangue e volevo che tu fossi la prossima.
Ero un assassino, io , e tu mi avevi scoperto, avevi fatto il passo farlo che ti avrebbe portato alla morte, al baratro, cara Ivon Scerì.
<< Sai non sono mai stato un tipo clemente, ma potrei fare un’eccezione >> ti dissi d’un tratto, facendoti trattenere il fiato.
Le catene sfregarono nitide nella mia mente, mentre ti alzavo il tuo bel mento latteo, quasi quanto il mio.
<< Perché, perché fai tutto questo alla mia famiglia? >>
<< Semplice , perché erano sulla mia lista nera >> ridacchiai. Tu non battesti ciglio mentre passavo la lamina leggera sul tuo ventre piatto.
<< Non mi farai fuori così facilmente >> stringesti tra i denti, ma il suono delle urla nei tuoi occhi mi diceva tutto il contrario: tremavi ed uno dei tuoi occhi si era chiuso, incapace di non lasciarsi andare, mentre l’altro si tratteneva aperto , per non farti rimanere priva di sensi.
In un qual senso mi affascinavi, mi affascinava il fatto che una persona fosse riuscita a dissuadermi, almeno in parte, dalla mia attività preferita: uccidere.
<< Ne sei proprio sicura ?>> ti feci un’ incisione proprio dietro l’orecchio destro: “never love” ci scrissi sopra, osservando il sangue cadere ormai a fiotti.
<< Dimmi solo perché ami tanto uccidere ed io morirò in pace >> sorrise lei dopo un poco.
<< Perché amo vedere soffrire gli altri, come hanno fatto soffrire me. Io non conosco amore e mai lo conoscerò , perchè è questo che mi hanno insegnato ed è questo che insegnerò all’umanità >> ridacchiai soddisfatto. << Anche se tu non eri nei miei piani >> sospirai. Mi piaceva uccidere, è vero, ma solo le persone che mi avevano fatto qualche torto e lei non era tra quelli.
<< E allora perché lo stai facendo ? Perché mi stai facendo tutto questo? >> chiese lei, ma non con tono spento , di chi si arrende all’evidenza delle cose, bensì con la fierezza nello sguardo e la risata beffarda che soffiava tra le sue labbra sottili, indisturbata e libera.
<< Perché mi denunceresti e sarebbe la mia fine >>
<< Ma … >>ti  stavo per dare il colpo finale, ad altezza ventre destro, così da non farla controbattere, ma d’un tratto la porta si aprì: Louis, Louis William Tomlinson, apparve tra la luce accecante della stanza scarna e riempita solo dal sangue che aveva dipinto pareti e pavimento.
<< Lasciala stare , Harry >> mi sentii dire.
<< A si, se no che mi fai ? >> affondai ancora di più il coltello nel fianco di Ivon.
<< Altrimenti ti porto alla polizia >>  me lo ritrovai naso a naso e non seppi perché, ma quello che era sempre stato il mio più acerrimo nemico, quello chiamato da tutti “il ladro della giustizia”, perché faceva del bene a destra e a manca recuperando tutto ciò che veniva rubato , mi aveva sempre fatto impressione.
Deglutii forte e lasciai andare la piccola arma da chirurgo a terra.
<< Baciami Harry >> mi intimò e non so perché lo feci. Posai le mani, impiastrate di liquido rosso e ferroso sulle sue guance scarne e lo baciai con foga per almeno dieci minuti buoni.
<< Vedi? Anche tu puoi provare qualcosa >> il mio fiato era corto ed i miei occhi vuoti.
<< No, non potrei mai . >>
<< Si, invece , ed è proprio per questo che so che non ucciderai mai più >>
<< No, invece, lo farò , almeno finchè qualcuno non mi ripagherà di quello che ho passato >> sospirai forte, con l’astio che mi cresceva dentro.
<< Harry … >> le sue guance insanguinate da una colpa non sua, risplenderono alla luce della finestra << vieni con me e ti prometto che ti farò dimenticare ogni sopruso che tu hai sofferto a causa di uomini su cui tu, adesso, stai plasmando la tua stessa immagine. >>
<< No, affatto >> e stavo per ritornare all’attacco su di te, mia povera ragazza, quando lui ti liberò dalle manette con le quali ti avevo legata al lampadario, cominciando a bendarti con delle fasce sterili prese dalla sua fedele borsa.
<< Io salverò questa ragazza ; Harry >>
<< No, Ivon Scerì è sulla mia lista nera, ormai >>
<< Non ci sarà più nessuno su quella lista, Harry >> mi ringhiò contro lui e tu mi guardasti con quegli occhioni limpidi e nero pece, che sembravano impressionarmi ulteriormente, tanto erano in contrasto con quelli azzurro ghiaccio del tuo salvatore.
<< No,c’è sempre stata e sempre ci sarà. Nulla mi impedirà di portare avanti la mia vendetta >>
<< No, Harry, ma non capisci una volta per tutte che così i sensi di colpa ti assaliranno sempre di più!? >> e ti appoggiò al muro, mentre tu sorridevi quasi soddisfatta, annuendo alle sue parole e sibilando un : << lui ha ragione >>
<< Non so nemmeno perché mi trovo ancora qui >> invece controbattei .
<< Perché mi ami e lo sai benissimo >>  si avvincinò convinto delle sue parole Tomlinson.
<< Io amare qualcuno ? Io.. io? >> ma perché stavo piangendo? Perché le forti fitte al petto che sentivo ogni volta che uccidevo mi stavano logorando fin dentro gli organi vitali? Perché mi avevi dato una pugnalata allo stomaco? >>
<< Scusami Harry, ti amo >> il mio corpo cadde in erme ed io rimasi senza senti, sentendo solo i tuoi passi avvicinarsi al mio corpo smorto, fino a che non furono talmente vicini da imprimermi calore solo con la loro presenza.
Due mani mi presero e poi non capii più nulla.
Mi risvegliai , non so quando , in un letto, non so dove.
<< Italia, siamo in Italia >> mi sussurrasti tu, ragazza dagli occhi e dai capelli color pece.
Aprii gli occhi e mi trovai i tuoi occhi vispi intenti a fissare i miei.
<< non preoccuparti presto starai meglio. Louis si sente talmente in colpa per quello che ti ha fatto, ma non aveva altro modo per salvarti se non quello di ferirti, capisci? >> Annuii confuso, ma nonostante tutto non potei far altro che sorridere a quella tua figura esile e piena di lividi e cicatrici , che io stesso ti avevo inflitto.
<< Perché siamo in Italia? >>
<< Perché qui non ti conosce nessuno e potrai ricominciare a vivere la tua vita, da capo >>
<< Ma io non vog …>> non seppi il perché ma le lacrime che non avevo mai versato, cominciarono a cadere copiose sul mio viso.
<< Io … io ….. ma cosa ho fatto? Cosa ho fatto tutto questo tempo ? >> la testa mi scoppiava e le mani si erano istintivamente infilate tra i miei ricci fitti.
<< Sh …andrà tutto bene , Louis sta tornando, tranquillo >> mi abbracciasti ed il tuo calore mi fece rammentare che anche io fossi umano, in fondo.
<< Eccolo .>> dicesti tu dopo un pò
La porta si stava a prendo e ….
Aprii gli occhi spaesato. Il mio corpo era di una temperatura talmente alta, da far invidia per sino alla lava di un vulcano.
<< Harry >> mi sussurrò.
<< Ti sei svegliato >> .
Sbattei le ciglia per due o tre volte, prima di capire che avessi solamente sognato.
<< La febbre >> sussurrai flebilmente, piangendo ed invocando il nome di nostra figlia.
<< Ivon, Ivon, dov’è la mia piccola Ivon Scerì >> urlavo e tu, semplicemtne, mi accarezzavi, avvicinando sempre di più il mio viso al tuo petto ampio ed accogliente.
<< Sh… Harry… non è più una bambina, ha quindici anni, lo vuoi capire , amore mio ? >>
<< Ma , ma …ho sognato di perderla e … >>
<< Sh …. >> le sue mani si infilarono tra i miei ricci, scostandoli un poco dalla fronte sudata e dandomi un respiro di sollievo.
<< Andrà tutto bene Harry, ti amo >>
<< Anche io , Louis >> e mi fidai, perché al contrario del mio sogno, io sapevo di poter amare e di non dover andare tanto lontano, perché il mio amore non si trovava nemmeno a quattro passi.
<< Papà !>> mi urlasti tu spalancando la porta all’improvviso , con il fiato corto e gli occhi lucidi. Avevi pianto.
<< Papà come stai? >> mi destri un bacio sulla guancia.
<< Sta meglio piccola, tranquilla >> ti rispose Louis e tu, abbraccindoci entrambi ci chiedesti:
<< Papà, posso stendermi qui a fianco a voi? >>
<< ma ti mischierei la febbre!>> ti dissi.
<< Non mi importa >> dicesti sicura tu, con la stessa fierezza che avevi nel mio sogno.
<< Va bene, vieni >> e silenziosa ti calasti tra me e Louis, addormentandoti a calduccio, proprio quando eri una piccola bambina di appena cinque giorni.
<< Vi voglio bene, papà >> ci sussurrasti, poco prima di sbattere gli occhi, ormai stanca per l’ora tarda e :
<< Anche noi , tesoro >> ti baciammo entrambi sui capelli. Non ti avevo persa, no e non avevo perso Louis. Per fortuna, non avevo perso nessuno e mai lo avrei voluto, perché voi mi avevate insegnato cosa fosse l’amore e non lo avrei mai scordato.


MY space.....
Os senza pretese. Non so per la precisione da dove mi sia uscita, ma spero sinceramente che qualcuno recensisca.
Un bacione
Fat
  
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