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Autore: Gaia Bessie    06/10/2012    1 recensioni
Esistono domande a cui si rivela necessario rispondere.
Chi sei? Cosa fai? Perché sei qui?
Non sei mai stato in grado di rispondere alle domande più semplici. Puoi parlare dei dodici usi del sangue di Drago, ma non sai dire chi sei realmente.
E poi scopri cose che ti stravolgono, che mai e poi mai avresti potuto pensare. Scopri chi sei, cosa fai e perché ti trovi in un posto.
Le domande sono l’unico mezzo per trovare sé stessi. Tu, un giorno, ti sei svegliato ed hai capito tutto.
[Seconda classificata al contest "Un nuovo tutore per Harry: il pipistrello dei sotterranei, Piton" indetto da Ely_Dan_Potter sul forum di Efp]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Attenzione: probabile presenza di OOC. Ampio uso dell'avvertimento "What if?".




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A Marghe, anche se non mi ricordo il suo assurdo nick :3
Tanto sa che è per il suo compleanno u.u



Esistono domande a cui si rivela necessario rispondere.
Chi sei? Cosa fai? Perché sei qui?
Non sei mai stato in grado di rispondere alle domande più semplici. Puoi parlare dei dodici usi del sangue di Drago, ma non sai dire chi sei realmente.
E poi scopri cose che ti stravolgono, che mai e poi mai avresti potuto pensare. Scopri chi sei, cosa fai e perché ti trovi in un posto.
Le domande sono l’unico mezzo per trovare sé stessi. Tu, un giorno, ti sei svegliato ed hai capito tutto.
Eri a casa, con quel bambino che non avevi mai voluto. Quel bambino che ti ricordava lei. Non piangeva e non si lamentava, ma stava con gli occhi spalancati e non andava bene. Perché gli occhi del figlio di Potter erano uguali a quelli di Lily.
E ti eri chiesto, per la prima volta, chi eri realmente. L’ultima volta avevi deciso di essere nessuno, perché nessuno eri senza di lei. Poi ti avevano affidato il piccolo Potter, che sapevi già che sarebbe stato uguale a suo padre. Solo che aveva gli occhi di sua madre, quelli che ti avevano spinto a diventare un nessuno. Eri sicuro che non li avresti più visti.
Solo che poi era arrivato lui, un’undicenne dagli occhi verdi. Che ti guardava.
In quel momento hai iniziato a capire che nulla sarebbe rimasto com’era prima che lei se ne andasse.
È arrivata in quel momento la prima domanda alla quale non hai saputo rispondere.
Chi sei, Severus?
L’hai visto per la prima volta quando era in ospedale e ti avevano chiamato. Non l’avevi mai visto prima, avevi solo sentito parlare di lui.
Sembrava quasi un angelo, vestito bianca con la camicia dell’ospedale. Ed aveva gli occhi verdi, gli occhi di Lily.
–Chi è lei?- aveva chiesto, incerto.
E tu ti eri dovuto trattenere dal rispondere “non lo so”.
–Mi chiamo Severus, Severus Piton- avevi risposto, con aria severa. –Sono… Ero un amico di tua madre-
Lui aveva annuito. –Mia madre è morta in un’incidente d’auto- aveva detto.
I tuoi occhi si erano induriti. –Non è vero- avevi risposto, irritato. –Lei era una strega-
Avevi visto il figlio di Lily guardarti come se fossi pazzo. –Abbiamo delle cose di cui parlare- avevi detto, piano.
–Non ho capito chi sei- aveva ripetuto il figlio di Lily.
–Tu chi sei?- avevi domandato.
Lui aveva alzato le spalle. –Harry Potter- aveva risposto.
–Hai gli occhi di tua madre-


***


–Chi sei Severus?- ti aveva chiesto lei, prima di andarsene. –Chi sei veramente?-
Non lo sapevi, Severus.


Un giorno ti sei addormentato con la certezza di essere qualcuno. Era ancora agosto e le giornate sembravano infinite come potevano essere solo le giornate estive.
Harry non si fidava di te, era evidente. Ma quel giorno aveva ingoiato l’orgoglio ed era venuto a cercarti, quando era troppo tardi per alzarsi dal letto.
Era rimasto per parecchi minuti davanti alla porta, incerto, finché tu non gli avevi fatto cenno di entrare.
–Mia madre ha sofferto, prima di morire?- aveva chiesto, incerto.
–No- avevi risposto, semplicemente.
Odiavi parlare di Lily con lui. Odiavi parlare di lei perché ricordavi che con lei c’era tutto il tuo essere. Imprigionato per sempre sul fondo dei suoi occhi verdi.
–Ti arrabbi sempre quando parli di mia madre- aveva osservato Harry.
–Lo so-
In quegli occhi verdi che hai visto replicati sul viso di suo figlio. Con il tuo animo imprigionato dentro. E non sapevi cosa fare per riaverlo indietro.
–Ti manca?- aveva chiesto, sedendosi sul letto. Troppo, troppo acuto per un bambino della sua età.
–Sempre- era stata la tua risposta.
Non potevi riavere indietro te stesso. Perché nemmeno tu sapevi chi eri. E non volevi scoprirlo.
–Lo so- aveva replicato. –Manca anche a me-
Si era steso sul letto, accanto a te, come un bambino piccolo. Non l’avevi mandato via, non ne avevi avuto la forza.
Era troppo simile a James, con i suoi capelli spettinati ed il continuo cercare di metterti in difficoltà. Uguale a Lily, nonostante tutto.
Quella notte non hai dormito. Sei rimasto a pensare a porti una di quelle domande troppo semplici per poterne trovare la risposta.
Chi sei?


***


“Cosa sto facendo?” ti eri chiesto, mentre torturavi un Nato Babbano.
Era una donna e, nella tua testa, aveva assunto i tratti di Lily.
–Cosa stai facendo, Piton? Andiamo via!-


Un giorno ti eri svegliato con la certezza che tutto sarebbe finito presto. Eri ad Hogwarts e non eri riuscito a proteggerlo, non come volevi Lily.
Ogni anno era successo qualcosa, ogni anno fallivi. Avevi quasi la certezza che Harry non sarebbe sopravvissuto al Torneo Tremaghi.
Giocherellavi con una bottiglietta di veleno, nel tuo studio. Poche gocce e saresti morto prima di riuscire a vedere la tua anima lasciare il tuo corpo.
Solo poche gocce e saresti tornato da Lily.
Ma lui ti aveva trovato, prima che tu potessi andartene.
–Cosa stai facendo?- aveva detto. All’inizio avevi trovato irritante quel suo entrare senza bussare. Oggi lo ringrazi.
–Sono un professore, Potter- avevi detto, irritato.
–Non lo faccia- aveva detto Harry, una strana luce nei suoi occhi. Negli occhi di Lily. –Mia madre le direbbe la stessa cosa-
Avevi posato la bottiglietta, Severus.
Cosa stavi facendo?
–Tua madre non è qui- avevi risposto, freddo.
Ti eri sbagliato, Severus. Lily era lì, è ancora qui. Non se n’è mai andata, in realtà.
Se ami veramente una persona, quella troverà sempre un modo per tornare.
–Lo so- era stata la risposta di Harry.
L’avevi guardato, dritto negli occhi. E c’era Lily, lì dentro.


***


–Perché sei qui?- ti aveva chiesto Albus, quando sei andato da lui.
Quando l’hai supplicato di affidarti il figlio di Lily.
Quando nemmeno tu sapevi il perché.

Un giorno ti sei svegliato ed eri solo. Harry se n’era andato e tu non potevi aiutarlo. Ti era stato chiesto di ucciderlo, ti era stato chiesto di uccidere quel che rimaneva di Lily.
Non hai mai voluto farlo, non ci saresti riuscito. Ti sei nascosto dietro una maschera, ti sei nascosto dietro delle bugie che credevi quasi che fossero la verità.
Ti sei nascosto per non trovarti, quando avevi bisogno di rispondere alla prima domanda.
Non ti sei mai chiesto, Severus, cosa ci facevi lì, in un posto che non ti apparteneva.
Non hai mai chiesto niente, Severus.
Hai aspettato, Severus, chiuso nella prigione che ti eri creato.
“Perché sono qui?” ti chiedevi.
Solo che, a risponderti, non c’era nessuno. Solo il vuoto.
Il vuoto non sa parlare.


***



Lo senti, Sevrus, il dolore. Due lame intinte d’acido nel collo, la vista si annebbia. Gli occhi verdi di Lily che ti guardano.
–Non andartene-
La voce di Harry arriva attutita, come se ti trovassi in una bolla. Ora, però sai rispondere alle domande.
Sono Severus Piton, amo Lily Evans. Ho cresciuto suo figlio, perché di lei rimaneva solo lui.
Sto morendo ed è giusto così, perché potrò tornare da lei. Ho detto il mio “sempre” troppo tardi.
Sono qui perché anche suo figlio deve sapere.

–Guardami- mormori, mentre te ne stai andando. –Con gli occhi di tua madre-





Bessie's Corner:
"Cosa è questa cosa?" vi starete chiedendo. Ebbene, non lo so. Non ne ho la più pallida idea. A dire il vero sono un tantino scoraggiata per il patetico ploooooof di "Onde infrante" (prima femslash ignorata dal mondo :3) quindi... bho, ho trovato questa shot nel mio pc e l'ho postata. Così. Tanto per nuocere alla mia reputazione (...reputazione?) u.u
Sinceramente non credevo che avrei mai scritto una cosa del genere. Colpa dei contest -Anche se a questo non avrei mai partecipato. Mi sono iscritta per colpa della mia sociA - direi u.u
Oh, che dire? Spero che sia piaciuta (e crediamoci xD) u.u
Qualcuno lascia un commentino?
B.
   
 
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