Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Lulu_Tommo22    06/10/2012    2 recensioni
Tratto dal capitolo due: -Buon giorno, Io sono Sam...- disse il moro-...e lui è Chak- io sorrisi e pensai che in fondo non potevano essere così terribili come diceva Cody.
-Insomma te la sei scelta bene!- esclamo Chak io guardai Cody che scosse la testa
-Io non l'ho scelta per l'aspetto Chak, mica possono fare vedere la foto, mi sembrava solo strano il nome- io risi e poi mi rivolsi a Chak
-Cosa vorresti dire con la frase "te la sei scelta bene?"- dissi mimando le virolette
-Hai delle belle tette- rispose lui con noncuranza
***
Breve storia, nata in un momento di noia, è composta da 3capitoli+l'epilogo. se vi ho incuriosito continuate a leggere! Aggiornamenti settimanali o prima! :)
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 
Can you speak english
Capitolo 1


 
 



 
Il volo per Bayron Bay sta per partire, si pregano i signori passegeri di allacciare le cinture grazie.
The flight for Bayron Bay...
 
La voce dell'altoparlante annunciava più volte la partenza, si stavo per partire. Avevo sempre sognato di fare una vacanza di studio all'estero e soprattutto in Australia, era da due mesi che aspettavo questo momento ed ora ero triste. Triste di lasciare soli i miei genitori, la mia sorellina e triste di non rivedere per l'estate le mie amiche, ma in fondo che sono tre mesi in tutta una vita?
E poi di sicuro sarei riuscita a farmi nuovi amici, con la lingua inglese me la cavavo abbastanza bene, quindi non avrei avuto problemi a rapportarmi con gli altri, anche se un piccolo difetto ce l'avevo, la mia timidezza. Chi è timida alla mia età? Tutte le ragazze se la spassano in discoteca oppure fumano per mostrarsi più estroverse, io odio fumare, non sopporto la gente che arriva e mi alita nel viso. Io non sono una di quelle ragazze che si fanno mille rompicapi su come vestirsi, io mi vesto e basta a volte mi baso sul mio umore, se sono di cattivo umore mi vesto in tonalità fredde, se sono di buon umore mi vesto con colori vivaci ma non troppo, non amo essere troppo appariscente e preferisco stare in disparte. Già sono strana e non vi ho ancora detto che le mie materie preferite sono matematica e scienze.
 
Venticinque ore e poi hello Bayron Bay! Venticinque Venticinque Venticinque ho sempre odiato il tempo per arrivare a destinazione, soprattutto così lungo, ma qualche sacrificio bisogna farlo no? In tutto dovevo fare cinque scali quindi potevo anche dormire, ma è difficile addormantarsi quando si è agitati e i vicini non aiutano, russando rumorosamente. Ah non mi sono presentata, io sono Nebbia e ho 16 anni, lo so è un nome strano, ma a me piace anche se non so bene perchè i miei genitori abbiano scelto questo nome per me, ma odio la monotonia, quindi direi che è un nome perfetto!
 
 
 
Fra dieci minuti arriveremo all'aereoporto assicurarsi che le cinture di sicurezza siano bene allacciate e prepararsi per l'atterraggio.
 
Finalmente quella tortura era finita, mi sentivo tutte le gambe paralizzate, a cosa servono gli scali se non si può nemmeno scendere dall'aereo? Per fortuna avevo portato un sano libro per far trascorrere più velocemente il tempo, ma anche se era il mio preferito non era servito a molto. Ormai ero arrivata; a che dovevo pensare ora? La mia "nuova" famiglia si chiamava Martin e mi aveva fatto sapere che mi sarebbe venuto a prendere un loro autista, che snob! Uscita dall'areoporto vidi infatti davanti ad una mercedes nera, un signore con un cartello con scritto "Benvenuta Nebbia" quante Nebbia saranno appena arrivate a Bayron Bay?
-Good Morning- dissi rivolta al signore.
Lui mi sorrise e cortesemente mi rivolse la parola.
-Are you miss Nebbia?-
-Yes I am- gli risposi, e cortesemente mi fece salire in auto per poi raggiungere il lato del guidatore. Spero solo che queste persone non siano troppo "perfette" perchè so di non essere all'altezza, d'altra parte chi sono io? Nebbia una strana ragazzina che ha vinto una vacanza studio per i suoi meriti a scuola. (Nda. Da ora inizierò a scrivere i dialoghi in italiano per far scorrere meglio la lettura, ma voi immaginate che siano comunque in inglese)
 
 
 
Dopo una mezzoretta di macchina arrivammo davanti ad una bella casa, e dire semplicemente casa può sembrare anche un offesa. Varcammo il cancello e ci incamminammo per la stradina sterrata.
-Miss, vada pure avanti, io devo svoglere altre faccende- mi disse l'autista maggiordomo facendo un piccolo inchino per poi sparire verso non so dove. Ai lati del sentiero vi erano delle bellissime aiuole, non erano in fiore visto che mentre in Italia era estate, qui era inverno, e pensare che avrei potuto godermi l'estate italiana! Mi voltai indietro e vidi un gruppo di ragazzi fissarmi. Erano lontani da me, erano addirittura fuori dal cancello, ma non mi toglievano lo sguardo di dosso. Avevo due alternative o andare a chiedergli cosa volevano, ma sapevo che le parole mi sarebbero morte in gola, oppure proseguire per la mia strada verso il portone. Optai per la seconda alternativa e mi diressi a suonare. Una donna sulla quarantina mi apparì davanti con un sorriso enorme.
-Tu devi essere Nebbia- mi disse dolcemente e io annuii.
-Ti aspettavamo, io sono la signora Martin-
-E chi è che mi ha richiesto?- chiesi timidamente -Se posso saperlo- aggunsi subito dopo.
-Mio figlio- rispose lei tranquillamente, la sua risposta mi confuse e fece crescere ulteriormente la mia voglia di scoprire la persona da cui ero stata scelta. All'inizio pensavo che era una femmina, così potevamo diventare buone amiche. Vabbè certo nessuno gli aveva dato la mia foto, ma per scegliere quale studente scergliere fra tanti come minimo doveva aver letto il nome. Se io accoglierei qualcuno in casa mia quel qualcuno lo sceglierei femmina.
-Ora mio figlio non c'è è fuori con i suoi amici, dovrebbe rientrere fra un po'- io le sorrisi per farle capire che non aveva importanza e lei continuò
-Io glielo avevo detto che saresti arrivata oggi, vabbè ti mostro la camera-
La signora Martin mi indicò la stanza che si trovava al primo piano e sfinita per il viaggio mi buttaii senza neanche tanti complimenti sul letto. La stanza era carina, decorata di viola. C'era un armadio di legno e un letto a baldacchino di seta bianca. La scrivania stava propio sotto una finestra che dava sull'esterno. Sulla scrivania vi era un computer e qualche porta penne sparso in quà e là.
TocToc
-Avanti- dissi titubante. Non sapevo se era meglio dare il permesso ad entrare o ad andare ad aprire la porta, ma i miei pensieri furono blaccati da una chioma bionda ricciola e da un grande sorriso.
-Ciao!- disse la grande chioma bionda.
-Ciao- risposi sorridendo
-Mi chiamo Samantha...- disse lei -...e ho 17 anni, sono sicura che diventeremo buone amiche- disse richiudendosi la porta alle spalle e saltando sul mio letto.
-Lo spero- le dissi.
-Dai raccontamim un po' di te- mi esortò ed io incominciai a raccontarle tutta la mia vita, bib che avessi molto da raccontarle, ero una normale figlia di una normale famiglia, avevo avuto delle relazioni, non tante, ma nessuna di esse seria, ed avevo degli ottimi amici, a grandi linee la mia vita era tutta in quelle semplici parole, anche se iniziai ad aggiungerci particolari, perchè a mano a mano che parlavo, mi sentivo bene con lei, mi sentivo come se fossi a casa. Forse in quei tre mesi sarei stata veramente bene.
-Ora sta a te- le dissi io. Lei annuì e la porta di camera si aprì.
-Nebbia, oh Samantha che ci fai qui? Vabbè venite è pronta la cena- disse la signora Martin.
-Grazie signora- risposi
-Di nulla, chiamami pure Rose- disse lei. Detto questo scendemmo in cucina o meglio in sala da pranzo, a casa mia ero abituata ad avere il tavolo in cucina, mentre la sala da pranzo la usavo solo per le occasioni speciali. Questa famiglia invece mangiava sempre in sala da pranzo. Mi accomodai nel posto accanto a Samantha e subito dopo entrarono in sala altre due persone. Una andò a baciare Rose, quindi era il marito, mentre l'altro se ne stava in piedi a fissarmi. Era uno di quei ragazzi che avevo visto fuori dal cancello.
-Io sono il signor Martin- disse l'uomo più grande prendendo posto accanto alla moglie io sorrisi e mentre stavo per aprire bocca per parlare Samantha parlò al posto mio.
-Lei è Nebbia, la studentessa italiana, la mia nuova amica- disse con un sorriso enorme. Intanto quell'altro ragazzo si era seduto accanto a me. La cena passò veloce, i due coniugi mi facevano spesso varie domande su Firenze ed io rispondevo loro cercando di non far trapelare il mio entusiasmo di essere a Bayron Bay.
-Sarai stanca tesoro vai a riposarti- mi disse Rose.
-Un po'...- ammisi -... però sono contenta di aiutarla-dissi.
-Oh non importa tranquilla ci penserà Samantha- continuò lei ed io guardai nella direzione di Samantha che annuì poco convinta. Le ringraziai e mi precipitai nella mia camera. Misi un po' in ordine le mie cose e tirai fuori la camicia da notte.
TocToc
-Avanti-
-Ehm ciao- disse imbarazzato il ragazzo appena entrato. -Io sono Cody- si mise una mano dietro la testa e sorrise.

 






Spazio Autrice:
Buongiorno gente! O meglio buona sera :) Bhè non so cosa scrivere perchè tanto so che molte non leggeranno questo piccolo spazio autrice, però se lo leggi vuol dire che hai letto il primo capitolo :D Grazie mille. Non sono una che si aspetta tanto dalle proprie storie, perchè io stessa delle volte sono indecisa se pubblicarle o meno. Comunque questa è una storia che avevo già pubblicato con il mio vecchio profilo anche se poi l'ho cancellato per sbaglio, e quindi ho deciso di ripubblicarla. Lo so,  non è molto lunga e intensa ma spero che possa piacere per la sua sensibilità e leggerezza. Al prossimio capitolo! :)

 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lulu_Tommo22