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Autore: GreenEyesGreySkies    06/10/2012    2 recensioni
Dopo la Guerra gli studenti dell’ottavo anno ad Hogwarts sono obbligati a partecipare ad un nuovo corso nel loro anno finale. Gli studenti vengono accopiati e- beh avrete già tutto chiaro.
AU perchè alcuni personaggi saranno ancora vivi anche se non dovrebbero.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Titolo: The Joys of Taking Marriage Sex and Family

Autrice: GreenEyesGreySkies

Traduttrice: stellina

DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi sono di proprietà di JK Rowling e di chi ne detiene i diritti.

 

“Cosa?”strillò forte Ron. Lui, Harry e Hermione avevano ricevuto il loro programma delle lezioni dell’anno all’inizio della giornata, e tutto era andato a gonfie vele fino ad allora. Harry trasalì e si coprì l’orecchio più vicino al suo amico, che era in piedi accanto a lui. Apparentemente, Ron non aveva notato questa nuova aggiunta fino a quel momento, quando avrebbero dovuto andarci.  

“Che diavolo è questa dannata lezione di Matrimonio, Sesso e Famiglia?” continuo Ron, indicando la sua pergamena prima di sbirciare quella di Harry e Hermione. “Ce l’abbiamo tutti. Non mi ero iscritto per questo! Non ci possono obbligare a fare nulla, vero Harry? E sesso…?” il ragazzo balbettò le ultime due parole, mentre il rosso sul suo viso iniziava ad assomigliare a quello dei suoi capelli.

Harry alzò le spalle, non sapendo davvero come rispondere al suo migliore amico che aveva un’espressione di estremo sconcerto stampata sul viso. L’intera idea di lezioni babbane mescolate con le loro tradizionali magiche non era davvero una preoccupazione per lui; non gli importava l’aggiunta in più. Inoltre, l’aveva tirato fuori da alcune delle sue lezioni ancora più ridicole. E se promuoveva l’apertura mentale verso i babbani e l’Unione delle Case, allora quanto poteva essere un male?

Hermione ovviamente pensò lo stesso, visto come stava scuotendo la testa verso Ron mentre faceva ‘tsk’ con la lingua. “Onestamente, Ron. A volte riesci ad essere così ottuso,” rise. “E’ solo una lezione dove ti insegnano i diversi aspetti del matrimonio, sesso e famiglia. Non devi fare davvero nessuno di questi. Ci stiamo preparando per il nostro futuro, è davvero una cosa buona per noi. E non dovevamo iscriverci, Silente ha inserito tutti quelli dell’ultimo anno.” Guardò di proposito verso il rosso, che sembrava aver processato ora le informazioni ed essersi arreso arrossendo impacciatamente.

Harry sospirò e fece scorrere la mano fra i suoi capelli corvini, guardandosi intorno e cercando di ascoltare senza entusiasmo i suoi due amici che ora stavano battibeccando su un altro argomento probabilmente per nulla interessante. Era strano essere tornato qui con gran parte dei suoi compagni, come se la guerra non fosse mai successa. Nessuno ne parlava mai, nonostante tutti ne sentissero la grave presenza. Era un tipo di cosa difficile e complicata su cui discutere, e gran parte delle persone aveva optato per ignorarla allegramente e gettarsi nel nuovo anno senza problemi. Il che era quello che Harry voleva fare, comunque.

Gli studenti che avevano combattuto durante la battaglia finale ed erano sopravvissuti erano tornati per l’ottavo anni, come Harry, e evidentemente avrebbero fatto lezione di ‘Matrimonio, Sesso e Famiglia’. Gli avevano detto che era una lezione opzionale per gli studenti degli altri anni ma erano richiesti tutti quelli dell’ottavo perché era il loro ultimo anno ad Hogwarts ed era vitale assicurarsi che il loro futuro sarebbe stato tranquillo. Dopo che tutta la traversia con Voldemort era passata e sistemata, Silente aveva deciso che avevano bisogno di ricordare come doveva essere una famiglia funzionante e amorevole. La guerra era stata difficile, erano andate perdute delle vite, erano state sacrificate persone amate. E Harry sapeva tutto di questo; l’aveva sempre saputo. Ma per molti degli altri — Harry cercava di non guardare le loro face cupe — era un sentimento nuovo.

Infatti, la guerra aveva trasformato molti di questi studenti in forti guerrieri e Harry sapeva che queste lezioni sarebbero state un gran beneficio per tutto l’ottavo anno. Voldemort li aveva colpiti tutti in un modo o nell’altro. Harry poteva ancora sentire la paura che aveva provato durante la battaglia finale con Voldemort alla fine dello scorso anno scolastico, e a volte si svegliava addirittura dopo un particolarmente brutto ricordo, la bacchetta stretta forte nella sua mano per difendersi contro un terrore invisibile. Quindi il sollievo che provava ora, di essere tornato a scuola con nessun Voldemort e nessuna Guerra, era tremendo, e sapeva che gli altri provavano lo stesso. Anche i Serpeverde, quelli che non erano stati Mangiamorte convinti, erano apparentemente più sciolti e spensierati.

Dopo un bel po’ di controlli e ricontrolli (e discussioni), il trio alla fine raggiunse la Stanza delle Necessità dove si sarebbe tenuta la lezione di ‘Matrimonio, Sesso e Famiglia’, visto che sarebbe stato il loro prossimo corso. Harry non sapeva cosa aspettarsi, così quando vide il contenuto della stanza alzò le sopracciglia. Era impressionante. La stanza era estremamente spaziosa per far entrare tutti gli studenti e sembrava molto confortevole. I banchi e i tavoli erano allineati con cura dietro una larga lavagna e c’era uno spazio nel fondo con un invitante caminetto e un paio di divani attorno. Non sembrava una tipica aula, decise, ma d’altra parte questa non era una tipica lezione.

Come Harry, Ron e Hermione entrarono nella stanza furono subito bombardati da animati saluti e acclamazioni, mentre molti studenti sorridevano con riconoscenza a Harry e lo ringraziavano con entusiasmo. Era imbarazzato e leggermente a disagio per tutto ciò, ma sorrise goffamente in risposta comunque. Era quel tipo di cosa a cui sapeva di doversi abituare, specialmente ora che la scuola era iniziata e sarebbe dovuto andare in luoghi pubblici di nuovo. Durante l’estate Harry aveva optato per nascondersi alla Tana con i Weasley per sfuggire all’inevitabile adorazione della comunità (anche se, la signora Weasley non era tanto meglio a contenerla).

“Harry!” un forte, gioioso urlo incontrò le orecchie di Harry e fu subito inviluppato in un abbraccio spaccaossa da dietro. Era una stretta e una voce familiare e Harry era felice e sollevato nel riceverlo.

Roteò gli occhi e girò la testa per guardare il suo amico irlandese. “Ciao, Seamus,” lo salutò in risposta, sorridendo al ragazzo mentre questo lo liberava e gli dava una pacca amichevole sulla schiena. “E Neville,” aggiunse vedendo il giovane Grifondoro in piedi dietro Seamus fargli un piccolo cenno di saluto.

Harry non aveva visto né parlato con Neville dalla fine dell’anno scorso e sperava che l’altro ragazzo sapesse quanto apprezzava tutto ciò che aveva fatto nella notte della battaglia finale. Harry non aveva mai avuto davvero la possibilità di esprimere la sua gratitudine verso Neville, o di dirgli che i suoi genitori sarebbero stati davvero orgogliosi dell’eroe che era stato quella notte. Decise che ora sarebbe stato un buon momento come un altro per provarci.

“Hey Nev, so di non aver avuto la possibilità di dirtelo prima ma, ehm, sei stato abbastanza fantastico lì fuori…sai, uh, quando—”

Harry arrossì. Aveva dimenticato quanto fosse terribile in queste cose. Ma Neville interruppe le impacciate farneticazioni di Harry appoggiando gentilmente una mano sulla sua spalla come per dire, ‘nessun problema’ e si sentì meglio. Harry gli rivolse uno sguardo grato ma, quando si girò di nuovo, fu colto di sorpresa da Hermione, che lo accompagnò velocemente verso uno dei banchi. Ron era già seduto, così Harry scivolò vicino a lui e si fece un po’ più in là perché Hermione si unisse a loro. Appena si guardò intorno di nuovo, intravide una testa bionda entrare nella stanza e sedersi in uno dei banchi in fondo con i Serpeverde.

“Malfoy,” borbottò Ron con disgusto, come se gli avesse letto nel pensiero. Il rosso lanciò uno sguardo in direzione dell’altro ragazzo e si mosse dando a Harry una pacca sulla spalla in sostegno.

Harry guardò semplicemente verso Malfoy, senza dire nulla, osservando con attenzione il ragazzo parlare in discreti sussurri con i suoi due amici, Blaise Zabini e Pansy Parkinson. Malfoy sembrava…normale. Inoffensivo. Ron si era lamentato di continuo di come i Serpeverde fossero sfuggiti alla giusta condanna ad Azkaban, specialmente Malfoy e, nonostante Harry non avesse mai detto nulla, segretamente non era d’accordo.

I Serpeverde che erano tornati a scuola quest’anno non erano minacce e, anzi, sembravano abbastanza contenuti e messi al loro posto. E Malfoy era un gran idiota, era vero, ma Harry non credeva che fosse mai stato un Mangiamorte come suo padre. Lucius si era meritato Azkaban, ma suo figlio era un alto paio di maniche, e Harry era determinato a mantenere i pregiudizi fuori dalla sua vita da ora in avanti. Inoltre, Malfoy era sempre stato un tipo di tante parole ma nessun fatto. Se aveva mai fatto qualcosa per fare male a Harry, era stato di sua volontà, non quella di Voldemort o addirittura di suo padre.

E forse Harry aveva creduto che Malfoy fosse cattivo durante il sesto anno, ma le cose erano cambiate da allora. Si ricordava come Malfoy aveva fatto finta di non riconoscere chi fosse Harry al Manor. Si ricordava come era sembrato terrificato Malfoy con l’Ardemonio che minacciava di ucciderli tutti in questa stessa stanza, ricordava la paura nei suoi occhi. Non riusciva a togliersi l’immagine dalla testa.

Proprio in quel momento Malfoy si accorse che Harry lo stava osservando e per un attimo sembrò quasi che avrebbe lasciato perdere. Decise diversamente, comunque, e rivolse invece a Harry un freddo ghigno. Harry socchiuse gli occhi e girò la testa. Malfoy poteva non essere malvagio ma era ancora un essere spregevole. Un essere spregevole su cui non avrebbe dovuto riflettere comunque.

“Sedetevi.”

C’era silenzio mentre una voce molto familiare risuonava forte di fronte alla porta. Harry guardò su per trovare Piton lanciare uno sguardo truce agli studenti con tanto istinto omicida da temere per la sua vita. Il solito mantello nero del professore di pozioni gli svolazzò intorno sinistramente mentre studiava la classe, sogghignando ancora con asprezza. “Voi tutti sapete che sono il professor Piton e questa è la lezione di Matrimonio, Sesso e Famiglia. Mi aspetto solo il meglio. Quindi se pensate che questo corso sia solo una lezione extra dove battere la fiacca—” gettò uno sguardo truce in direzione di Harry,“ —vi state fortemente sbagliando.”

Harry gemette interiormente, sapendo che il comportamento acido di Piton per essere stato assegnato come insegnante di questo corso si sarebbe riflesso sul resto di loro. Per l’amor di Merlino. Non poteva passare almeno un anno senza che quest’uomo se la prendesse con lui?

Piton continuò. “Questo corso è pensato per prepararvi al vostro futuro come adulti e darvi le conoscenze per sopravvivere. Imparerete i concetti di vita matrimoniale e vita con figli e famiglia. Riceverete anche un’appropriata educazione sessuale.” Piton fece una leggera smorfia, chiaramente disgustato da ciò.

“Vi sistemerò tutti a coppie e colui con il quale vi metterò sarà il vostro partner per il resto dell’anno. Lui o lei sarà vostro “marito” o “moglie” e sperimenterete tutte le gioie e i dolori della vita con loro durante questo corso.” Tirò subito fuori una piccola pergamena e si schiarì la voce. “Ho già scritto ogni nome. Questa pergamena estrarrà a caso i nomi e creerà le coppie. Cercate di sentire i vostri nomi e dei vostri partner e sedetevi con loro dopo che li avete trovati.”

Seriamente? Harry si morse un labbro, guardando verso il suo gruppo di amici e sperando per Merlino di essere accoppiato con qualcuno di gradevole. Una cosa era partecipare a quel tipo di corso, un’altra dover essere legato a qualcuno tutto l’anno per questo. Era irritante, a dir poco. E se doveva essere legato a qualcuno, sperava fosse uno dei suoi amici. Esaminò le file, guardando tutti i visi e decidendo con chi gli sarebbe piaciuto essere accoppiato.

Hermione, certamente, sarebbe stata una partner meravigliosa considerato che era la sua migliore amica, anche se gli avrebbe fatto fare tutto secondo le regole. Lavanda Brown era carina e sembrava simpatica anche se, segretamente, Harry pensava fosse abbastanza svampita. Con entrambe le gemelle Patil avrebbe potuto tranquillamente convivere. Ginny Weasley era a posto ma sarebbe stato leggermente imbarazzante visto che era la sua ex, anche se erano ancora amici. E Pansy Parkinson… rabbrividì. Nemmeno per idea voleva essere accoppiato con un Serpeverde. Sarebbe stato un completo incubo.

Piton diede un colpetto con la sua bacchetta sul foglio e iniziò a chiamare fuori i nomi. “Granger e Zabini. Lovegood e Paciock. Parkinson e Ronald Weasley. Nott e Ginevra Weasley. Finnigan e Thomas.”

L’unto professore si fermò, lo shock corse sui suoi lineamenti velocemente prima di tornare ad uno sguardo severo. Harry trattenne il respiro, sentendo quello sguardo duro su di lui, e capì che stava per succedere.

Ma ciò che arrivò in realtà era senza dubbio la peggior cosa Severus Piton avesse mai detto. Di sempre.

“Potter e Malfoy.”








Note: spero che il capitolo vi sia piaciuto! ^.^ Aggiornerò la traduzione una volta a settimana, normalmente nei weekend. =)

  
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