Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: tomlinsasia    06/10/2012    5 recensioni
“Senti,non voglio fare giri di parole,perciò te lo dico chiaro e tondo”,disse Sara,sospirando. “Io ti conosco già. Mi ricordo di averti visto da qualche altra parte,di aver già parlato con te e…”.
La risata del riccio la interruppe. Sara incrociò le braccia al petto.
“Ma cosa ti fumi,la mattina?”,domandò Harry,mentre riacquistava un po’ di dignità.”Io non mi ricordo di te,non ti ho mai conosciuto e “,sembrò lottare contro se stesso per finire la frase, “e non ho intenzione di farlo”.
Si girò ,lasciando la mora da sola,con il cuore a pezzi. Non si sarebbe riaggiustato facilmente,anzi: non si sarebbe ricomposto per sempre.
[Sarry].
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Dedico questa fan fiction alla mia Marmotta ,perché non so che farei senza le sue battute pervertite che mi tirano su di morale o senza qualcuno che si compri uno yogurt gigante con tutto sopra. Grazie,bella.
t.

PROLOGO.
Prussia,
7 Gennaio 1758

 

Un fiocco di neve cadde a terra. Un altro. E ancora,finché il mondo diventò un turbine bianco e congelato. La neve alta quasi fino al ginocchio non permetteva di camminare fluidamente,ma per lei avrebbe fatto questo ed altro.
Due uomini vestiti di nero posarono la bara nella fossa rettangolare. Tutti i familiari erano chinati sulla cassa e la fissavano con sguardo sofferente,disperati nei loro abiti neri.
Eppure,nessuno pareva degnarlo di uno sguardo. Se ne stava lì,solo soletto, con una mano nell’altra,mentre fissava la neve candida. Gli alberi erano spogli e i rami così fragili che un soffio di vento li avrebbe scaraventati a terra senza sforzo.
Una cornacchia gracchiò e si spostò da un albero a un altro. Era l’unico rumore nell’intero cimitero.Le altre persone erano disposte a semicerchio intorno alla bara,mentre dicevano la loro ultima preghiera o provavano a parlare con la ragazza defunta.
Morta,per colpa sua. Il ragazzo voleva morire per quello che faceva. Se solo avesse potuto…
Aveva provato a tenerla il più lontano possibile,ma niente. Lei era determinata e lui,affascinato dalla graziosità dei suoi occhi nocciola,non era riuscito a resisterle.
Come sempre.
La sua vita era un eterno ciclo. Come un deja-vù continuo.
Guardò di sottecchi la bara. Dentro non c’era una ragazza con gli occhi chiusi o i capelli scompigliati. Non puzzava di putrefazione,lì.
L’unica cosa che c’era era un mucchietto grigiastro di polvere.Ma i suoi genitori erano così religiosi;pensavano che Dio avrebbe accettato la loro bambina anche se non era rimasto nulla del suo corpo.
Era proprio quello ad ucciderla ogni volta: la religione.
Cantava nel coro della Chiesa ogni domenica. Lui avrebbe voluto vederla,ma non poteva. Così dicevano le regole e lui si doveva attenere.
Soprattutto perché aveva creato quel casino.
Eppure sentiva che la sua era la scelta giusta,senza dubbio.
La neve continuava imperterrita a scendere. Un fiocco di neve gli si posò sul naso.
I singhiozzi della famiglia spezzarono il silenzio. Coprirono la bara,lanciarono i fiori sulla neve e ,lentamente,si fecero il segno della croce prima di andarsene.
Niente,non era niente in confronto a cosa passava lui.A cosa passava ogni volta,il sentimento di perdita e dolore quando vedeva i suoi occhi diventare bianchi e il suo corpo che mano a mano scompariva.
Due giorni prima,lei aveva farfugliato un “devo dirvelo,io vi amo”,dopo averlo scoperto che la stava ritraendo.
Quella sera era così bella ed elegante; la lunga cascata di capelli che le incorniciava il viso da “eschimese” (come dicevano tutti) era legata in una lunga treccia a lato, gli occhi nocciola erano colmi di felicità e il corpo magro coperto da un pesante vestito colorato.
Era l’essere  più bello di tutta la terra,almeno secondo lui.
Quando fu sicuro che tutti se ne fossero andati,si accasciò per terra. Prese in mano un mazzo di rose e ne ispirò l’odore: sì,era lo stesso della ragazza.
Una lacrima gli rigò la guancia e,lentamente,lui si sdraiò accanto alla bara sotterrata.
Chiuse gli occhi,in mano teneva ancora le rose in mano. Sospirò.
Sì,era tutta colpa sua.

 
 
BUONGIORNO A QUESTO MONDO CHEEEE,SI SVEGLIA QUI CON TE!
Non è proprio l’ora per il buongiorno,ma cotta come sono  potrei anche essere partita per Londra,ora come ora. E potrei camminare con Tommo mano nella mano,scherzare con gli altri quattro e..
Basta.
Anyway,non chiacchiererò tanto –almeno oggi-,perché se non lo avete capito sono stanca morta. Questa è la mia prima ff in assoluto,mi sono ispirata a Fallen. In teoria avevo pensato a riassumere i cinque libri in due serie,spero di arrivare almeno alla fine del primo libro. Il fatto è che io prima dico una cosa e poi non la faccio,perciò perdonatemi.
Non so ogni quanto aggiornerò,perché sono un po’ impegnata sta settimana. E,infine,questa storiella è dedicata a xSariArix. Andate a leggere la sua fanfiction,mi raccomando.
Detto questo, spero che la storia sia di vostro gradimento.
t.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tomlinsasia