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Autore: Kitty96    06/10/2012    1 recensioni
Quella vocina che ci permette di dar voce ai nostri pensieri, in quel momento, urlò. Un urlo disumano, mai sentito prima, carico di rabbia, di dolore, di tristezza. Ma soprattutto pieno di senso d’abbandono.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella vocina che ci permette di dar voce ai nostri pensieri, in quel momento, urlò. Un urlo disumano, mai sentito prima, carico di rabbia, di dolore, di tristezza. Ma soprattutto pieno di senso d’abbandono. Urlava, come non aveva mai urlato. Quella vocina che ci dice cosa è bene e cosa è male, ora urlava indistintamente dal giusto e dallo sbagliato. Non interessava il perché, urlava e basta. Poi, lentamente, l’urlo si fece più flebile fino a scomparire del tutto. Il vuoto ora faceva da padrone nella sua mente. Solo il rumore del silenzio era udibile in quel momento, tutto taceva. Poi una parola vibrò nella sua anima. Vendetta. Avrebbe vendicato tutti i torti subiti, era solo questione di tempo. Un giorno avrebbe vendicato tutto quel dolore. E nuovamente la vocina entrò nella sua mente. Gli diceva di non vendicarsi, di perdonare, perché non volevi che qualcuno provasse quello che avevi provato tu. Poi si contraddiceva, perché in tutto quel tempo non avevi far altro che perdonare, per poi servire la vendetta ben fredda e cruda. Inaspettatamente, scelse la strada giusta, ma cosa ci fa credere che sia la strada del bene? Scegliere la strada giusta non significa dover scegliere per forza la strada della bontà. Avvolte quello che ci fa star bene, fa del male agli altri. Ma questo quella voce, non te lo dirà mai.
  
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