I suoi occhi di zaffiro si sciolsero in quelli smeraldini del giovane uomo davanti a lui, Loky lo stava fissando dolcemente “Certo che ti sposerò” dice in un soffio sorridendo prima di saltare in braccio a Torh.

ΘΘΘ Iniziò Flasbachk ΘΘΘ

Il venticello di Asgard scompigliava dolcemente i capelli biondi come il grano che si muovevano nell'aria come tanti leggiadri fili d'oro splendenti, catturando lo sguardo del dolce Locki. Erano appena ritornati a casa grazie alla magia del Tesserakt. Il dio degli inganni avrebbe tanto, tantissimo, voluto sollevare una mano ed accarezzare lievemente quei bellissimi capelli dorati ma invece rimase a fissare suo fratello rapito: stava guardando le torri dorate del palazzo con sguardo liquido.

Girò il bellissimo volto verso il dio moro e gli sorrise Loki gli prese una mano tra le sue e si avvicinò per catturare le sue labbra in un bacio inzialmente casto, ma era sempre il dio dell'inganno, stuzzicò le labra di lui con la lingua sempre svelta. L aitante figlio di odino aprì le labbra per approfondire il contatto coinvolgendo la lingua dell'altro in un gioco in cui si rincorrevano e s'intrecciavano con foga.

Quando si furono staccati “non sei preoccupato per la pena di Padre?” chiese Tohr, anzimante “no” Locky lo guardò “non finchè il mio principe è al mio fianco” proclamò fiero.

Si avviano alla raggia mano nella mano.

Erano rimasti ad aspettare fuori dalle stanze di Odino, che questo potesse riceverli.

Nessuno dei due parlava, erano tanto nervosi anche se il padre era molto buono e comprensivo verso i suoi figli Locky aveva fatto degli sbagli enormi... ma trattandosi di Midgar e non di Asgard sarebbe stato meno severo, speravano.

Tohr fissava Locky e Locky fissava Tohr.
I vestiti del dio delle menzogne erano stati molto provati dal viaggio: il mantello era sporco e strappato e gli abiti di pelle erano praticamente semi distrutti. Lasciavano ampi spazio vuoti sul suo petto bianco e sulle gambe sode... in un modo che faceva indulgere il povero Dio del tuono in pensiere poco casti. Ma quello non era il momento per cui il futuro re di Asgard tossì per distogliere la sua mente e girò lo sgaurdo per cercare di concentrarsi su qualcos'altro che non fosse l'impellente desiderio di finire di distruggere i vestiti del fratello per trascinarlo nel luogo più appartato della reggia divina.

Strinse forte una parte del mantello sanguineo pensando che anche i suoi abiti erano stati vessati dal Tesserakt, chissà se Locky aveva i suoi stessi pensieri. Lo vide sorridergli maliziosamente e chiudere per un secondo un occhio verde e penetrante.

In quel momento una guardia uscì dalla pesante porta dorata per annunciare ai due principini che Odino era pronto per conferire con loro.

I due dei entrarono e percorsero la navata per andare ad inginocchiarsi davanti al sovrano che disse “alzatevi” con voce piena di sollievo paterno “Locky, figlio mio, non intendo perderti nuovamente per cui ho deciso che sarai affidato alle cure di tuo fratello Tohr” e qui girò lo sguardo “lui dovrà insegnarti la compassione ed il rispetto per tutti i nove regni, sosterete nelle stesse stanze e non potrete separarvi per tutto il corso della tua rieducazione. Confido in te Tohr”.
I due giovani rimasero impietriti sbattendo le palpebre, che Odino stesse definitivamente invecchiando? Che importava era la punizione migliore che potesse loro capitare. Il dio di rosso vestito si precipitò a stritolare il fratello in un abbraccio “Ci penserò io padre” esclama felice per poi portare via il suo amato Locky.

Odino sorrise condiscendente vedendoli uscire: aveva sempre sperato che si amassero in quel modo così che Asgard potesse avere degli ottimi re. 




Angolo dell'autrice
Ciauss a ttt! E' la mia prima ficcy, siate buonini con le recensioni XDDDD.
Allr, innansittt, volevo dire che dalla 1 volta k ho visto Tohr e Locky mi sono trpp piaciuti e ci ho voluto skrivere una ficcy sopra! E beh.. eccoci qua! Spero che vi sia piaciuta! XO