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Autore: otpshipperaf    07/10/2012    0 recensioni
Dovevo ascoltarli, avevano ragione. Come sempre la mia testardaggine mi ha fatto proseguire per la strada errata. Ho perso tutto: l'amore, l'affetto.. Soltanto per lui. Infondo è sempre stato l'uomo perfetto, o almeno credevo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Siamo sposati da tre anni, filava tutto liscio, ma qualcosa è cambiato.
I miei genitori mi hanno sempre avvertito nello sbaglio che avrei fatto se lo avessi sposato subito, ancor peggio data la mia età.. Come sempre non ho mai dato molta importanza a ciò che mi consigliavano i miei genitori, me ne pentivo giorno dopo giorno eppure continuavo a farlo. Sono nata per errore e sono cresciuta come tale; il pensiero della mia nascita non "voluta" mi opprime talmente da soffocarmi. Nonostante cio' la mia vita ha sempre continuato in un modo accettabile, togliendo il fatto che i miei genitori sono separati e mio padre si vede con un'altra. Da questo punto di vista molte persone non mi hanno sempre guardato in modo, come dire, disgustato. Gli sguardi di troppo non mi sono mai piaciuti, soprattutto quando mi squadravano a causa del mio fisico imperfetto. Credo che una persona non debba essere apprezzata soltanto per il suo aspetto esteriore, ma anche per quello interiore, che ritengo ancora più importante. Io purtroppo ho compiuto lo sbaglio piu' grande della mia vita: essermi innamorata di lui soprattutto per il suo lato estetico. Tralasciavo in continuazione il fatto che lui fosse sempre circondato da ragazze, oltre che ha sempre avuto un carattere decisamente suscettibile. 
Ormai non siamo più quelli di una volta, quei ragazzini che scappavano la notte per incontrarsi su una piccola collina, al chiaro di luna. Coloro che si accontentavano di una piccola baita di legno, dove passare le notti piu' fredde o i pomeriggi più romantici. 
Mio padre non ha mai potuto sopportare questa situazione, non era contento del fatto che noi ci frequentassimo.. Così un pomeriggio lo affrontai e litigammo a tal punto da sbattermi fuori dalla porta di casa, con la valigia pronta. Penso che avrebbe voluto farlo già da tempo, poichè aveva già una valigia con i miei vestiti di riserva. 
Mi aveva lasciata sola, senza viveri e senza soldi. Cercai di non farmi soffocare dalle lacrime immediatamente, così da non sembrare una stupida e siccome non mi ero pentita affatto dell'affronto, presi la valigia e mi incamminai presso la baita.
Ora sono qui, con lui. Dovrei essere contenta ma non lo sono affatto; il rumore dello sbattere della porta di casa, mi riecheggiava nelle orecchie, eppure quando sapevo che fosse uscito, mi sentivo meglio.
Ero sola in casa, cercavo di pulire la cucina con quel po' di detersivo che mi rimaneva, quando ad un tratto mi sentii chiamare e la sua voce si avvicinava pian piano. Mi raggelai.

  
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