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Autore: roby_lia    07/10/2012    5 recensioni
Tuttavia, in quanto mente superiore rispetto a tutti gli altri poveri mortali, aveva un piano.
Un piano del quale nessuno dei sette miliardi di persone sul pianeta terra doveva preoccuparsi.
O meglio, una di quelle persone avrebbe dovuto preoccuparsi e anche molto, ma una su sette miliardi non è male come proporzione, vero?
Tornando al piano, era caratterizzato da tre fasi.
La prima fase era solamente per tastare il terreno.
La seconda fase era per semplice amor proprio.
La terza fase era… era… bhe, era per passare il tempo.
Ora mancava solo un fattore all’equazione, ovvero il Capitano Steve Rogers.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Semplici storie di un amore complesso'
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Once upon a time

Il genio, miliardario, playboy, filantropo, Anthony Edward Stark, alias Iron Man, sapeva benissimo di avere, a discapito di ciò che potevano pensare tutti gli altri, un solo difetto.
Per quanto riguarda gli altri difetti che l resto del mondo gli imputava bhe, lui era Tony Stark e chi più di lui se li poteva permettere?
Comunque, dopo anni di convivenza con sé stesso si era reso conto che ogni tanto, quando il cervello gli implorava di trovare qualcosa da fare, quando  la noia regnava sovrana, ecco in questi specifici casi riconosceva che poteva assumere un comportamento piuttosto… assillante, nei confronti di chi gli sta attorno.
In quel periodo poi, non c’era proprio niente da fare: aveva appena ultimano un nuovo modello di armatura, nessun super cattivo si era nuovamente messo in testa di conquistare la Terra ergo, la sua armatura restava perfetta e lucente e lui… e lui non aveva niente da fare!
Tuttavia, in quanto mente superiore rispetto a tutti gli altri poveri mortali, aveva un piano.
Un piano del quale nessuno dei sette miliardi di persone sul pianeta terra doveva preoccuparsi.
O meglio, una di quelle persone avrebbe dovuto preoccuparsi e anche molto, ma una su sette miliardi non è male come proporzione, vero?
Tornando al piano, era caratterizzato da tre fasi.
La prima fase era solamente per tastare il terreno.
La seconda fase era per semplice amor proprio.
La terza fase era… era… bhe, era per passare il tempo.
Ora mancava solo un fattore all’equazione, ovvero il Capitano Steve Rogers.
 
Il giorno in cui Tony Stark mise in atto il suo piano era un normale mercoledì di un marzo particolarmente gelido.
Lui e Steve erano stati richiesti per una missione che poi si era rivelato essere niente di più di un falso allarme.
Bruce se n’era andato da qualche parte in giro per il globo, cercando di non distruggere niente.
Natasha e Clint erano stati improvvisamente presi dentro da un’importante missione che Stark riteneva essere ogni giorno di più, estremamente simile a “preparativi per il matrimonio”. Ma erano degli assassini provetti e quindi, conoscendo i loro diritti, si appellavano al diritto di non rispondere.
Thor e Loki erano estremamente impegnati in un nascondino divino che ormai durava da più di un mese e, conoscendo la testardaggine di Loki, avrebbe potuto durare benissimo altri sei mesi.
Quindi erano resti solo loro due.
E Coulson che però, dopo aver visto le sue adorate figurine imbrattate di sangue, aveva deciso che gli ci voleva una vacanza per evitare di cedere alla tentazione di cavare anche l’altro occhio a Nick Fury (a chi interessa, è stata Maria Hill a fare la spia!)
Fu così che, nel ritorno dalla loro missione, Tony Stark pose la fatidica domanda.
“Cap ti va una cioccolata calda?”
E accettando, Steve Rogers diede involontariamente il via ufficiale al piano del genio, miliardario, playboy, filantropo, Anthony Edward Stark, alias Iron Man.
 
In qualche modo assolutamente inconcepibile, Steve sembrava perfetto anche mentre beveva la cioccolata.
Insomma, come diavolo era possibile che nel suo cucchiaio ci fosse sempre in egual dose cioccolata e panna?
E come faceva a farla raffreddare al punto giusto?
Pe quanto lo riguardava, a Tony piaceva affogare letteralmente la panna nel cioccolato bollente, in modo che quando si metteva un cucchiaio in bocca, si scottava regolarmente la lingua con il liquido bollente (liquido regolarmente corretto con qualcosa di alcolico che non si era neanche preoccupato di offrire a Rogers, tanto su di lui non funzionava quindi sarebbe stato solo uno spreco che Tony, con tutto il suo buon cuore, si era sentito costretto ad evitare, sacrificandosi e mettendo una dose doppia di alcol nella propria tazza), scottatura che veniva subito rinfrescata dalla panna.
Il genio temeva seriamente che tutta quella perfezione di Mr. Perfettino avrebbe fatto fallire il suo geniale piano d’azione.
Per fortuna però (o sfortuna, dipende dai punti di vista), alla fine quel ragazzone centenario si vide costretto a bere dalla tazza per finire la cioccolata, e fu allora che avvenne: un baffo di cioccolata attorno al labbro superiore.
Quello che Tony aspettava da quando aveva posto quell’amichevole invito.
“Steve, ti sei sporcato” gli fece notare angelicamente.
Il soldato abbassò i suoi occhioni azzurri sulla camici immacolata ma, non trovando nessuna macchia da incriminare, riportò quel suo sguardo da pesce rosso sull’altro uomo.
Altro uomo che fu estremamente lieto di prendergli il volto tra le mani e baciarlo, per metterlo al corrente del punto esatto in cui era sporco.
Così, mentre Steve si irrigidiva per la sorpresa, Tony non perse tempo, passandogli la lingua sul labbro e dando a qual loro primo bacio il dolce sapore del cioccolato.
Il capitano, più per sorpresa che per acconsentire alla tacita richiesta dell’altro, spalancò la bocca, permettendo a Tony di rendere il bacio ancora più intenso.
Dopo qualche momento Stark si staccò da lui per potersi godere appieno la visione di uno Steve Rogers con la bocca socchiusa, gli occhi allucinati e le guance di un rosso che avrebbe fatto invidia al mantello di Thor.
“Steve non serve che svieni in modo da costringermi a farti la respirazione bocca a bocca. Ti bacio lo stesso se vuoi” lo provocò con lo sguardo soddisfatto di un gatto che ha appena preso una nuova preda.
Il biondo si agitò all’improvviso, iniziando a balbettare frasi sconnesse ed evitando a tutti i costi gli occhi scuri dell’altro.
Dopo essersi goduto per svariati minuti uno Steve in preda al panico, all’imbarazzo e terrorizzato allo stato puro, Tony si decise ad intervenire.
“Quello che stai cercando di dire è che devi andare prima che mamma Fury ti sgridi, ho capito”
“Sì esatto” gli diede ragione il soldato, trovando estremante interessante il contrasto tra le sue scarpe e il pavimento.
“Bhe allora ciao” lo salutò Tony, afferrandolo per la camicia e baciandolo. Di nuovo.
Maliziosamente iniziò ad accarezzare i suoi muscoli scolpiti, prima di staccarsi di un centimetro dalle sue labbra e sussurrare: “A presto”, prima di spingerlo nell’ascensore.
“A- a presto” bofonchiò il biondo , mentre il suo cervello cercava bradipalmente di capire che diamine era successo.
“Più presto di quanto credi Stevy”  rispose Tony , dopo la chiusura dell’ascensore, iniziando a lanciare per aria le chiavi della moto del soldato che gli aveva studiatamente rubato mentre lo salutava.
Era il momento della fase due.
 
“Il signor Stark è nel laboratorio, signor Rogers”
“Grazie Jarvis” rispose l’uomo, premendo il tasto dell’ascensore.
Come aveva fatto a perdere le chiavi? Insomma le aveva in tasca ma quand’era arrivato nel parcheggio, erano sparite.
In compenso il suo cervello continuava a ricordargli delle ben poco sgradite immagini di un paio di altre mani, che lo sodavano.
“Stevy! Già di ritorno? Ti mancavo ammettilo!” lo salutò il miliardario trafficando con qualche marchingegno non meglio identificato.
“Io bhe ecco… hai visto le chiavi della mia moto?” riuscì a dire mentre il volto gli avvampava.
“Sì le ho trovate, ti devono essere cadute… ce le ho nella tasca dietro destr, prendile pure”
“Ma… sono nella tasca dei tuoi pantaloni!” protestò vivacemente.
“Sì e tu non devi far altro che allungare una mano e mettermela in tasca. Lo farei volentieri io, ma sto affare esploderà distruggendo la mezza città appena ricostruita ed emettendo radiazione che rovinerebbero la vita a metà di tutto lo stato se non lo aggiusto subito, quindi…”
“Aspetto che tu finisca!” rispose velocemente Steve, girandosi e fingendosi interessato alle altre attrezzature.
“Mmm no, mi urta il sistema nervoso avere qualcuno di inutile introno mentre lavoro su un ordigno nucleare. Quindi allunga le mani e prendi le chiavi. Mica ti denuncio per molestie” lo prese in giro, continuando ad armeggiare.
Pericolosamente vicino all’auto combustione, il biondo si avvicinò all’altro. Con la bocca secca, Steve progettò come fare una toccata e fuga il più velocemente possibile nella tasca dei pantaloni di Tony.
Ma non essendo bravo in matematica, non aveva tenuto conto della variabile rappresentata da Tony, per l’appunto.
Quando il militare già intravedeva la salvezza, iniziando a tirar fuori la mano, il genio perse accidentalmente l’equilibrio e, per evitare una catastrofe nucleare, piegò la gamba per reggere il marchingegno sul ginocchio.
Intrappolando così la mano di Cap nei suoi pantaloni.
“Ma che presa salda che hai mio bel capitano” lo prese in giro, prima che il biondo riuscisse a liberarsi e a darsi alla fuga.
Tony sghignazzò soddisfatto, appoggiando il microonde sul tavolo mentre l’ascensore ripartiva.
“Jarvis, attiva il timer, voglio proprio vedere quanto resiste”
“Sì signore”
Dopo un minuto, 35 secondi e 17 primi, il cellulare di Tony squillò.
“Oh capitano, mio capitano! Non riesci proprio a starmi lontano a quanto pare”
“H-ho avuto un incidente, qualcuno deve avere tagliato i freni della moto. Ho provato a chiamare lo Shield ma-“
“Ah la gioventù d’oggi, non porta proprio nessun rispetto per i veterani! Tranquillo adesso arrivo!” lo rassicurò chiudendo la chiamata.
“Ottimo lavoro Ferro vecchio. Con questo ti sei salvato dalla demolizione una volta per tutte”
E fu così che, grazie all’operato di Ferro vecchio sui freni della moto e a Jarvis da tempo infiltrato nella rete dello Shield che rendeva impossibile ogni comunicazione tra il capitano e l’organizzazione, Steve Rogers si trovò a passare la sua prima notte alla Stark Tower .
 
Tutto sommato Steve passò anche una serata piacevole perché, a discapito di ciò che faceva sembrare, gli piaceva la compagnia di Stark. Lo metteva di buon umore, quando non lo faceva incavolare.
Tony non gli chiese neanche il bacio della buonanotte!
Non poteva certo saper che quello era previsto nella fase tre.
Anche se, quando Jarvis lo svegliò a mezzanotte per un “incendio”, un leggero dubbio gli si insinuò nella mente.
Dubbio reso ancora più concreto quando si rese conto di esser corso fuori dalla stanza per gli ospiti in mutande.
E Tony Stark si stava tranquillamente bevendo un drink, godendosi la scena.
 
“Non c’è nessun incendio vero?” domandò amareggiato, desiderando al contempo che il pavimento si aprisse e lo inghiottisse sul colpo.
“No ero solo curioso di testare i tuoi riflessi e di vedere se portavi ancora i mutandoni d’ordinanza degli anni 40 o se ti sei adattato alla nostra epoca almeno su quel fronte” spiegò con un sogghigno all’indirizzo dei boxer a stelle e strisce del soldato.
“è tua abitudine  voler sapere sempre com’è l’intimo dei tuoi ospiti?” domandò mogio, mogio.
“Soltanto se è una vista che merita come la tua” rispose facendogli l’occhiolino.
“Sei proprio infantile Stark!” rispose tornando verso la propria camera.
“Eddai aspetta! Parliamone!”
“Non c’è niente da dire!”
“Ah no? Ti ho baciato due volte, a te è piaciuto e non c’è niente da dire?” lo rimbeccò il moro, seguendolo nella stanza.
“Io non …” il soldato iniziò una frase, ma l’imbarazzo gli impedì di continuarla.
“Tu no, cosa?” lo sfidò l’altro incontrando i suoi occhi.
“Io … io non diventerò un’altra tacca nella tua cintura!” esclamò tutto d’un fiato, prima di girarsi imbarazzato.
Tony lo fissò interdetto per un momento, prima di illuminarsi con un sorriso.
“Cap, come puoi anche solo lontanamente pensare che ci sia qualcuno che possa competere con te?-gli chiese, avvicinandosi a lui- dopotutto sei considerato il meglio che questa nazione può offrire” concluse, scoccandogli un leggero bacio sulle labbra prima di avviarsi verso l’uscita.
“Tony!”
“Cosa c’è adesso? Il bacio della buonanotte te l’ho dato ma sognatelo che mi metto anche a leggerti fiabe, anche perché penso che le conosci abbastanza bene, soprattutto quella della bella addormentata.”
“Ti stai dando del principe azzurro?”
“Tony Stark: genio, miliardario, playboy, filantropo, Iron man, principe azzurro… non suona male in effetti”

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“… e così è iniziato tutto” concluse l’uomo finendo il drink.
“Piano niente male, te lo riconosco. Avrei voluto esserci” approvò il dio, smettendola di mordicchiare la cannuccia.
“Ora è meglio andare a vedere in che condizioni sono ridotti quei due”
Loki sbuffò.
“Quante storie che fai, soltanto perché sono stati un po’ sbatacchiati da Hulk… sicuro che non ti stia ricrescendo il cuore?”
“Sì, abbastanza”
“Anthony Edward Stark e Loki Odinson!” gli aggredì una voce femminile alle spalle.
I due sobbalzarono, presi alla sprovvista, girandosi verso la donna.
“Veramente sarebbe Laufeyson” protestò debolmente il dio, ma la rossa bloccò ogni suo tentativo di protesta con un’occhiataccia.
“Ditemi che non avete fatto quello che penso che abbiate fatto?”
“Non l’abbiamo fatto!” risposero i due in coro.
“Sì che l’avete fatto!”
“Ma ci hai detto di dirti che non l’abbiamo fatto e quindi ti diciamo che non l’abbiamo fatto!” rispose Loki stringendosi nelle spalle. Tony annuì per dargli man forte.
“A proposito, cos’è che avremmo fatto?”
“Avete scatenato Hulk!”
“E te la prendi per questo?”
“Non mi avete chiamato per vederlo!”
“Eri impegnata a fare la brava mogliettina con il tuo piccione… comunque Jarvis ha registrato tutto” lo rassicurò Tony con un sorriso smagliante.
“Parlando di cose serie, dobbiamo fare uno scherzo a Fury, sei dei nostri?” domandò il dio.
“Uni scherzo a Fury? Seriamente?” esclamò sbalordita sedendosi al tavolo del bar.
“Sì sennò do di matto un’altra volta e torno a conquistare la terra” sostenne la sua causa Loki, assumendo la sua aria da cucciolo abbandonato.
“E sarebbe un cliché! Tu non gli permetteresti mai di fare un cliché, vero? Non puoi essere così crudele!” continuò per lui, Tony, assumendo la medesima espressione.
“Di che si tratta?”
“Beccarlo mentre dorme per disegnarli un cuoricino rosa glitterato sulla benda”
“… precisamente, quanto avete bevuto?”
“Eravamo ancora sobri quando l’abbiamo organizzato se ti interessa” ribattè Tony, ferito nell’orgoglio.
“Ci sto in cambio dei video di Hulk che picchia Thor e Steve”
“Andata!”
“Yohò beviamoci su!” festeggiò Tony, ordinando l’ennesimo drink.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
Ok, ammetto che questo sclero può aver bisogno di qualche spiegazione.
“C’era una volta un genio miliardario play boy filantropo ed un prode capitano…”
Così era finita un’altra mia storia ovvero con Loki e Tony che andavano amabilmente al bar dopo avere scatenato Hulk contro i loro compagni, organizzando altri scherzi per il futuro e parlando del più e del meno (in questo caso, della prima volta in cui Steve ha fatto vedere le mutande a Tony). Ma questa è letteralmente un’altra storia (anzi, due) che se vi interessa trovate nella sezione di Thor o qui http://roby-lia.livejournal.com/dove la sto lentamente risistemando e ripubblicando. All’inizio è più concentrata su Thor e Loki ma poi arrivano anche gli altri Avengers XD
Quello che conta è che, come sta diventando sempre più solito per merito di oOBlackRavenOo, mi è restata la pulce nell’orecchio finchè non mi sono decisa a scriverla.
Quindi mia cara Raven, ti becchi una dedica anche qua!!
È la prima volta che scrivo focalizzandomi in particolare su Tony e Steve, di solito mi limitavo ad accenni vari ed eventuali, comunque spero di non aver rovinato troppo i caratteri dei personaggi.
Ringrazio già chi troverà due minuti per lasciare un commento, sperando di non aver scritto nella maniera tremenda in cui credo di aver scritto.
Alla prossima  ^^(chi mi conosce sa già che questa è una minaccia, per chi no mi conosce bhe… è una minaccia! u.u)
 
Ciao ciao
roby_lia
  
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