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Autore: RiverSong96    07/10/2012    0 recensioni
Le mani fremono e una scivola leggera carezzando fremente e con riverenza i tasti d'avorio senza produrre ancora alcun suono, e ancora tutto tace.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                              La Musica dell'Anima

 

 

 

Nella stanza attende silente, ti richiama con la sua antica maestosità riecheggiante ancora oggi a distanza di secoli, tutto tace. Ancora un passo, ed ecco lo sgabello, pronto per fare anch'esso la sua parte, le mani fremono e una scivola leggera carezzando fremente e con riverenza i tasti d'avorio senza produrre ancora alcun suono, e ancora tutto tace.

Ora, entrambe le mani adagiate sulla tastiera sono pronte a far risuonare le vibrazioni per la stanza, il pianista si può quasi specchiare nel lucido legno nero del suo amato strumento, tramite il quale mostra i suoi sentimenti, il suo essere, l'unico modo per manifestare tutto sé stesso.

Ed ecco la melodia scaturire dalle abili mani, veloci, dolci e delicate ma allo stesso decise nel suono.

Il pianista ora non ha bisogno dello spartito, suona col cuore, intento a mostrare, per quei pochi minuti, il suo vero io. Ora non tiene a mente le varie nozioni apprese nel corso degli anni di studio, non tiene a mente la meccanica del pianoforte, pedale, tasto, martelletto, corda, tutte cose che compie inconsciamente in quel momento di comunione con la musica, la mente è libera dai problemi, dalle preoccupazioni, quella è la pace che dona la passione.

Il quel momento l'anima del pianista entra in risonanza con le vibrazioni dello strumento, sono un tutt'uno, anima, cuore e musica, che costruiscono, nota dopo nota, come piccoli mattoncini, il mondo ideale, felice e spensierato, ma così distante e instabile che il minimo soffio lo farebbe dissolvere come cenere nel vento.

La melodia ormai è quasi giunta a termine, e il mondo di mattoncini inizia a crollare, e cominciano a delinearsi di nuovo le forme della stanza ormai votata solo alla musica, ed ecco la conclusione che, come un soffio, porta via il sogno dalle dita del pianista.

La magia ora è spezzata, ma il pianista non si arrende e inizia un'altra melodia, pronto a dar di nuovo vita al suo piccolo fantastico mondo, e a ricrearlo ogni volta, proprio come un bambino ricostruisce il castello di sabbia anche dopo innumerevoli volte che un'onda, infrangendosi a riva , lo distrugge senza lasciare altro che un debole ricordo della propria esistenza.

 

 

 

 

 

                                           Fine

   
 
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