Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: _maria    07/10/2012    0 recensioni
L'amore supera la morte? A volte sembra che sia proprio cosi
Genere: Commedia, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alla fine della giornata, Margaret Menny si sentiva stanca, lo sapeva che era una cosa da nulla, aveva viaggiato a cavallo per mezzagiornata, e si ero fermata per un riposo a un ostello. Davanti a lei c'era un paesaggio magnifico, che non aveva mai veduto in tutta la sua vita: alte montagne all'orizzonte di un colore celeste chiaro, l'acqua del lago del castello di Carrick era di dei colori accesi, rosso, viola, blu... e il castello: era proprio come se l'era immaginata: misterioso e cupo. Le cose che mi attraggono da sempre. Si avvicinò al portone col batticuore, il padre, il Lord di Monchester aveva detto che doveva fare una commissione qui, per lui e che lui intanto provvedeva a fare ben altre cose, che lei sapevo benissimo, sicuramente era andato a Bath per una bella ripassata con delle poco di buono di donne. Deglutii, pensare al padre le faceva male, ma anche alla madre, che era scappata quando aveva capito che l'amore di mio padre non esisteva era solo frutto di un immaginazione, un immaginazione vera, visto che il padre amava solo i soldi, non aveva importanza come li avesse, l'importante era che ci fossero. Scosse la testa e si avvicinò al pesante portone, non aveva mai visto niente di più grande, in confronto casa sua era minuscola, qui invece c'era pure un villaggio, aveva notato come la guardavano la persone, con diffidenza, infondo lei veniva da tutt'altra parte... Bussò al portone e aspettò poco tempo quando le venne ad aprire una domestica sulla ventina, poco più piccola di lei. Margaret fece un sorriso poi un inchino che la domestica ricambiò. "Sono Margaret, Margaret Menny" si presentò Margaret entrando come se fosse la padrona, infondo doveva stare poco, almeno si doveva far rispettare li dentro e doveva far capire di che pasta era fatta. La domestica fece un altro inchino e sparii senza fiatare, questo le fece capire che il padrone era a casa e che doveva stare li ad aspettarlo, dopo un pò che aspettava si spazientii... Così decise di uscire. Fuori aveva iniziato a fare un pò freddo, così si strinse nel mantello. Il vento giocava coi suoi capelli, scompigliandoli tutti, il sole che era lontano anni luce, si divertiva a rendere i suoi capelli di un rosso acceso; si avvicinò al lago e si rispecchiò... non aveva nemmeno pensato che l'acqua fosse così pulita, così fresca, era davvero magnifica, la rispecchiava alla perfezione: capelli mogani tendenti al rosso per via del sole, anche se scarso, occhi scuri, che nascondevano tutti i suoi segreti, e una comporatura esile, malgrado l'età. Si sisteml i capelli, inutilmente visto che il vento iniziò a essere più forte, rinunciò e guardò il panorama, il sole scompariva facendo posto alla luna, era anche troppo tardi per il viaggio di ritorno, sicuramente avrebbe dovuto chiedere di restare a dormire... non aveva pensato a questo non aveva la biancheria giusta... si sentii osservata e si girò, di fronte a lei c'era un uomo, che non aveva mai visto, teneva in mano un vassoio, ma lei non guardò nemmeno cosa c'era sopra, guardava quell'uomo, moro, alto, muscoloso abbastanza da poterla soddisfare, e i suoi occhi scuri la stavano scrutando l'anima, lo sentiva che stava cercando di entrare di più contatto con lei. Lui fece un inchino, che lei rispose un pò in ritardo. "Lady Margaret, sono Niall" si presentò "il mio signore desidera che entriate per cenare." Lei annuii e gli sorrise, lo vide esitare poi le fece segno di seguirlo. Mai in vita sua era stata più sconcertata, suo padre lo sciaccallo l'aveva data in moglie! E lei non ne aveva mai saputo niente, ma nemmeno sua madre le aveva mai detto niente, nessuno si era disturbato a dirlo che quando avrebbe compiuto 23 anni si sarebbe sposata con un perfetto estraneo. Sul letto che le era stato preparato per la notte ripensò a quanto fosse successo... Era entrata in casa seguendo Niall, mai nome le era parso più bello, nemmeno le sue spalle, i suoi capelli... non aveva mai visto nessuno così. Le fece strada fino alla sala da pranzo, le aprii la porta con un sorriso cortese, perfetto per un servo. Lei se ne innamorò ancora di più e per un attimo pensò al fatto di farsi abbracciare da lui, poi vedendo che lui insisteva a farla entrare entrò. Dentro la sala c'era un grosso e lungo tavolo in legno, con tante sedie, ma solo una di esse era occupata, a capotavola c'era il signore di Carrick. Lo guardò, beh nemmeno lui era niente male, ma Niall era troppo carino. Questo era alto, grosso fin troppo, biondo, occhi celesti... era passabili, c'era solo un problema a lei piacevano gli occhi scuri non così, da anima gentile. Sorrise ed entrò, lui la guardò e fece un minuscolo sorriso, quasi impercettibile, e le fece segno di sedersi accanto a lui. Beh come inizio non era male, ma a lei non piaceva lo stesso. Si sedette e iniziarono a servire, mangiò tre piatti di carne e due bicchieri di vino francese. Non parlarono molto solo verso la fine, quando lui mandò via tutti, le disse che era molto felice di conoscerla finalmente e le disse la triste verità... talmente triste che lei corse via piangendo. Si rigirò nel letto, quando sentii bussare, sperò tanto che fosse Niall, invece era Lizzy, un altra domestica davvero carina, le fece un inchino e le porse dei vestiti "Il mio signore desidera che mettiate questi, così sarete più al caldo, le notti qui sono terribili." Margaret annuii e prese i vestiti "Posso avere una vasca con acqua calda?" Lizzy osò alzare lo sguardo e vedendo che non c'era cattività nel suo viso alzò del tutto la testa "Certo, milady. Tutto ciò che desiderate." Poi uscii silenziosamente. Aspettò che gli arrivasse la vasca per dieci minuti, curiosando qua e la per soffocare un pò della sua curiosità, era davvero una bella camera, dalla finestra vedeva tutto ciò che aveva visto quando era arrivata sicuramente di mattina era tutto più bello. Poi sentii bussare e quando la porta si aprii trattenne il respiro, c'era Niall e un altro ragazzo, ma lei guardò solo lui, che ricambiò un attimo lo sguardo per poi riabbassarlo. "Ecco la vostra vasca, milady, come avevate desiderato" il suo sguardo toccava tutto, tranne lei, di solito gli uomini che incontrava la fissavano sempre, lui invece resisteva, questo era davvero insopportabile. "Grazie." Due settimane dopo non era cambiata granche la cosa, Seoc, il signore di Carrick, era davvero gentile con lei, ma molte volte si assentava, così lei doveva passare il suo tempo con Niall e con altri garzoni. lei non si lamentava, gli piaceva fin troppi. In quei giorni aveva scritto delle lettere al padre, ma lui non aveva risposto, e con questo lei capii che aveva chiuso i contatti con lei. Un giorno andando a cavallo con Niall , erano soli, decise di provare qualche tecnica femminile, non le importava che era stata data in moglie a Seoc, non le importava nemmeno che dovesse essere lui a fare il primo passo... desiderava solo che lui togliesse quella distanza che c'era tra loro... "Niall" lo chiamò sussurrando, lui si girò e la guardò incuriosito, poi si rigirò rosso in volto, okay o aveva doti telepatiche o le si leggeva in faccia ciò che voleva da lui... "Niall fermati voglio scendere" insistette lei. Niall l'accontentò, anche se si allontanò dopo averla aiutato. Lei si avvicinò lo stesso, non le importava di quello che pensava voleva solo lui, in quel momento. "Niall, ascoltami per favore" gli disse avvicinandosi di più, ma si fermò vedendo che lui le aveva bloccato i polsi, alzò lo sguardo e vide che lui la fissava eccitato... "Cosa dovrei ascoltare?" chiese lui un pò troppo brusco, ma lei capii che era anche agitato. "Per favore, ascolta ciò che devo dirti.... " non aspettò il suo consenso, si alzò in punta di piedi e lo baciò, durò pochissimo, lui si allontanò a bocca aperta, lei fece per dire qualcosa, ma in quel momento giunse un uomo che non aveva mai visto, parlò in una strana lingua che non sapeva nemmeno che esistesse poi scomparve. Si era rivolto a Niall, che sembrava più stanco e più vecchio della sua età, aveva scoperto che aveva solo 30 anni, che era scapolo e che era solo un vassallo di Seoc, quindi doveva avere dei terreni. Lo guardò in faccia, era rosso in volto e le stava fissando il corpo. Vedendo che non rialzava lo sguardo si avvicinò a lui, che arretrò subito "Dovete perdonarmi milady, un comportamento del genere è inamissibile da parte mia... vi prego di capire che non è possibile,.. e che devo andare" ciò detto si voltò e andò alle scuderie. Lo vide andare via seguito da altri uomini. Niall l'aveva trattata malissimo, eppure aveva notato anche lei come la fissava tutto il giorno, con occhi pieni di desiderio, la voleva, ma per rispettare il suo padrone resisteva alla voglia che aveva, si avvicinò a un albero li vicino, non si era mai sentita così, non poteva credere che l'amore fosse così: bocca asciutta, stomaco in subuglio, gambe tremanti... e la voglio di guardare sempre colui che amavi.. si perché ne era certa lo amava. Amava Niall dal primo momento in cui lo aveva visto. Scosse la testa e si mise a sedere, sentii dei rumori che le parvero tuoni in lontananza, ma non vi fece caso, pensava di più a quell'attimo perfetto che aveva rubato, un secondo in cui si era sentita magnificamente in paradiso puro, pensò alle labbra di Niall, come fossero morbide, belle, di un sapore divino. Aspettò molto che qualcuno tornasse, ma vedendo che nessuno entrava si alzò tristemente, immaginava Niall che avesse cambiato idea, che venisse velocemente verso di lei, dichiarando finalmente il proprio amore, così lei si sarebbe messa a piangare dalla gioia e avrebbe detto tutto ciò che provava... malgrado questo, però, sentiva un certo senso di nausea, come se ci fosse qualcosa che non andava... Ripensò al pomeriggio... a quell'uomo che era venuto e le aveva portato via Niall... era apparso e sparito nel nulla, come se non esistesse, come se non ci fosse mai stato e che lei lo avesse immaginato; ma se fosse stato così Niall sarebbe rimasto con lei, le avrebbe sicuramente ricambiato il bacio. Scosse la testa ed entrò nel castello. Verso mezzanotte sentii i primi versi rumori, suoni barbari che non aveva mai sentito, si affacciò tutta tremante alla finestra, anche se il primo intento era quello di rimanere sotto le coperte ed aspettare che i rumori finissero... Sotto di lei c'era il vero inferno, di sicuro era questo... campi dati a fuoco, persone che gridavano, che correvano... rimase orripilata pensando a tutte quelle povere persone, pensando a Seoc, a quando lo verrà a sapere... pensando a Niall che non c'era. Corse verso la porta, cercò di aprirla... era bloccata. Rimase impaurita e gridò tutti i nomi della servitù nessuno venne ad aprire... iniziò il suo incubo, per anni da piccola aveva immaginato di rimanere chiusa dentro in una camera, dove non sapeva cosa fare, aveva immaginato che venisse l'uomo nero e la portasse via. Ma era cresciuta e quella fantasia non l'aveva più disturbata, non aveva più pensato a niente di simile. Si stese sul letto, imponendosi di restare calma, fuori dalla porta sentiva che c'era in finimondo, sentiva le urla, proprio fuori dalla sua porta, pregò che non entrasse nessuno, che se ne andassero, che aprisse quella porta Niall... immaginava che la spingesse sul letto... ma si rendeva conto che non era possibile, dopo quello che aveva detto quel pomeriggio era logico. si alzò decisa che non avrebbe continuato a nascondersi, prese dall'armadio un pezzo di legno, l'aveva trovato in giro per il castello e aveva pensato che poteva tornare utile, con questo fece un pò di pressione sulla porta... si aprii finalmente... nella sua camera scivolò dentro un corpo senza vita... si avvicinò portando la candela, tutta tremante, aveva voglia di urlare, ma doveva stare calma. Con la mano libera affarrò il plaide dell'uomo e, con il batticuore e sudando come non mai, girò il corpo... Gridò con tutto il fiato che aveva in gola... era Niall. "No... no... non è possibile" iniziò a piangere... non riusciva a muoversi a emettere un solo respiro, le sembrava difficile, come se respirare macchiasse l'esistenza di quell'uomo che lei aveva amato per due settimane. Si chinò e lo abracciò, nel petto non sentiva più niente, come se fosse morta anche lei, sentiva un vuoto enorme. Piangendo accarezzò il profilo dell'uomo, vide che aveva la faccia sfregiata e il petto arso di sangue, in mano teneva un coltello e nell'altra mano una spada, erano piene di sangue... Con determinazione, Margaret prese il coltello, non poteva vivere senza di lei, le pareva difficile avere li il suo corpo senza vita... non era giusto. Lo avrebbe seguito ovunque, anche se lui non l'amava, lo avrebbe seguito. Le tremava la mano, si impose di stare ferma, prese un bel respiro... sentii qualcuno che si avvicinava alla sua camera, guardò Niall per l'ultima volta "Ti amo Niall" sussurò e pose fine alla sua vita. Lizzy entrò nella camera di Lady Margaret, dicendole che doveva fuggire che c'era un passaggio segreto... invece gridò con tutto il fiato che aveva in gola, finche non si sentii venir meno e cadde all'indietro.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _maria