Autore
forum e EFP: Always89
Titolo: It’s
in your eyes
Genere: Romantico
Personaggi (se oltre alla coppia c'è qualcun altro di
importante): Andromeda
Black/Ted Tonks
Pacchetti utilizzati: Rapunzel,
14
Avvertimenti:
Rating: Giallo
Introduzione: Fu
solo un secondo, ma, nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono,
Ted
capì: erano i suoi occhi. Poteva anche mentire a se stessa e
agli altri, ma i
suoi occhi parlavano per lei e in essi non vi era neanche un briciolo
dell’Andromeda che lei cercava di mostrare al mondo.
[…]
“Servirebbe
davvero a qualcosa dare una definizione
a tutto questo?” rispose lui enigmatico. “Io so
solo che mi distrugge vederti
così…” le confessò, mentre
con una mano le accarezzava il viso. “Cosa
v'è in
un nome? Quella che noi chiamiamo rosa non perderebbe il suo profumo se
avesse
un altro nome.”
Nda: Ho
veramente poco da dire riguardo alla schifezza che
ti sto proponendo. Sono cinque flash fic che parlano di cinque momenti
diversi
con Ted e Andromeda come protagonisti e ripercorrono le varie tappe
della loro
storia. Ho usato alcune frasi della canzone del pacchetto come
ispirazione per
gli avvenimenti. In una flash faccio riferimento alla storia mitologica
di
Andromeda e Perseo e al fatto che quest’ultimo si fosse
accorto della natura
della ragazza grazie alle sue lacrime, dato che all’inizio
l’aveva scambiata
per una statua di marmo (http://it.wikipedia.org/wiki/Andromeda_(mitologia))
. Bene,
ti lascio alla lettura ;)
¹
Citazioni prese da Romeo
e Giulietta
It’s
in your eyes
Talk
all the talk with a poet's style
Tongue
like electric, eyes like a child
Il
rumore dei suoi passi
echeggiava nel corridoio deserto.
Camminava
a testa alta,
senza mai guardarsi indietro, i capelli raccolti in
un’acconciatura troppo
severa per la sua età e la bocca distorta in una smorfia
altezzosa.
Tra
le braccia
stringeva dei libri, li abbracciava come se da essi dipendesse la sua
stessa vita.
Andava
di fretta e non
si curava delle occhiate che le venivano rivolte al suo passaggio, non
le
importava dei suoi coetanei.
Era
solitaria, Andromeda.
Bella
e irraggiungibile
come la galassia di cui portava il nome.
Tutto
in lei sembrava
suggerire di non avvicinarsi, a partire dal suo cognome.
Era
una Black,
Andromeda.
Tenuta
ad adempiere i
doveri che comportava l’appartenenza alla Nobile e Antica
Casata dei Black,
doveri da Purosangue.
Era
temuta e questo le
piaceva.
Ted
Tonks era a
conoscenza di ciò, ma non riusciva a capire. Aveva provato
in tutti i modi a
starle lontano, ma c’era qualcosa in quella ragazza che non
gli dava pace,
anche se ancora non sapeva cosa fosse.
La
osservava,
appoggiato a una parete dei sotterranei, mentre lei accelerava il passo
per
raggiungere il suo rifugio personale nei dormitori.
Fu
in quel momento che
iniziò tutto.
Sarà
stato il caso o il
destino, ma in quel preciso istante, quando la ragazza
inciampò per la fretta e
fece cadere i vari tomi sul pavimento, tutto cambiò.
Senza
fermarsi a
riflettere più del dovuto, il ragazzo le si
avvicinò immediatamente per
aiutarla a raccogliere le sue cose e il suo sguardo cadde su un
libricino dalla
rilegatura antica, riconoscendolo subito. Lo prese e se lo
rigirò tra le mani,
mentre Andromeda neanche dava segno di averlo notato, determinata
com’era a
ignorare chiunque.
“Il
pericolo è più nei tuoi
occhi che non in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza,
sarò forte
contro il loro odio.”¹
La
ragazza si fermò di
colpo, sempre china sui libri e ostinata a non guardare la persona
davanti a
sé.
“Come
prego?” domandò
indispettita.
Ted
gli passò il libro che
poco prima stava accarezzando con un dito.
“Romeo
e Giulietta,”
rispose semplicemente. “Ti piacciono gli autori
Babbani?”
Andromeda
sussultò al
suono di quelle parole e, dopo essersi guardata intorno allarmata,
finalmente
alzò lo sguardo sul ragazzo.
“Come
osi?” chiese
tornando al suo solito tono di voce carico di disprezzo.
Lui
si strinse nelle
spalle.
“Credevo
solo che…”
Lei
gli strappò
bruscamente il libro dalle mani e lo nascose tra due tomi voluminosi di
pozioni, prima di alzarsi e allontanarsi di qualche passo.
“Credevi
che cosa,
esattamente? Che mi sarei fermata a parlare con te? Stammi lontano, non
sei
degno di restare in mia presenza!” sibilò e si
voltò impettita per andarsene.
Fu
solo un secondo, ma,
nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono, Ted capì:
erano i suoi
occhi. Poteva anche mentire a se stessa e agli altri, ma i suoi occhi
parlavano
per lei e in essi non vi era neanche un briciolo
dell’Andromeda che lei cercava
di mostrare al mondo.
[500
parole]
Angoletto
autrice:
Buon
pomeriggio e buona domenica a tutti!!
Ecco qui
l’ultima ff che ho scritto per un concorso (Contest: Disney
& Songs di
GiulyHermi96) che scadrà a gennaio e, quindi, è
ancora in attesa di giudizio. È
una raccolta di cinque flash fic su Ted/Andromeda senza pretese che
ripercorre
alcuni momenti della loro storia.
Come
obblighi del contest avevo la coppia e l’utilizzo della
canzone Say You Don’t
Want It dei One Night Only (per chi la volesse sentire, ecco il link: http://www.youtube.com/watch?v=AZa1ViT4Ihc
), della quale ho utilizzato alcune frasi come linea guida per gli
avvenimenti.
Bene,
spero davvero vi piaccia!!!
Un
bacione