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Autore: Ashes Eye    07/10/2012    0 recensioni
"Erano cinque anni che aspettavo quel momento. Un invito a cena e una serata dedicata completamente a noi due."
Genere: Drammatico, Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano quasi le due della notte quando tornammo all'appartamento dopo aver ingerito bevande alcoliche e ancor prima una cena thailandese. Mi portò in un ristorante piccolo e accogliente nelle vicinanze di Piccadilly. Non ricordo il nome, ma il cibo era davvero delizioso. 
Dopo la cena mi convinse ad entrare in un locale. Aveva un nome strano e all'esterno gruppi di persone aspettavano di entrare. Ero sicura che saremmo rimasti lì al freddo per ore, invece entrammo quasi subito. Il locale era affollatissimo e chiassoso, la musica non era un granchè, di certo non era il genere che ascolto solitamente. Mi prese la mano, e avvicinandosi all'orecchio mi disse che non avrebbe voluto perdermi tra la folla. Al contatto della sua mano sentì un brivido, una scossa che raggiunse il petto e mi spense il respiro. Tutto ciò che fui in grado di fare era annuire. Non riuscivo a guardarlo negli occhi e la voce era come sparita, andata via con il respiro. Probabilmente lui notò qualcosa perchè mi sfiorò la guancia con il naso e lasciò un breve e delicato bacio sulla pelle. Mi sarei stupita se da quella breve distanza lui non sarebbe stato in grado di sentire il mio cuore battere. Era talmente veloce e forte che lo sentivo nelle orecchie. Il sangue mi colorò il viso e lui mi sorrise, con quel sorriso che non ho mai visto. Certo, lui sorride spesso, ma quel genere di sorriso non l'ho mai visto sul suo volto. 
C'è quel sorriso di compiacimento in cui serra le labbra, le incurva un pochino all'insù e socchiude poco gli occhi. Poi il sorriso di soddisfazione, quando chiude gli occhi e le labbra sono curvate all'insù e socchiuse, dalle quali si possono intravedere i denti. E infine questo sorriso, calmo, disteso, gli occhi aperti che fissavano i miei e le labbra solo leggermente curvate all'insù e lasciate morbide come se stessero chiamando le mie. Vi premetto che non sono una maniaca ossessionata dai sorrisi, ma mi viene estremamente facile catturare ogni suo dettaglio. Ma ritorniamo a quella sera. Stranamente quel sorriso non mi mandò su di giri, come pensavo sarebbe accaduto, ma mi calmò. Mi fece sentire tranquilla, serena e sicura. 
Quindi si voltò e sempre tenendomi la mano mi trasportava tra la gente che ballava. La meta era un gruppo di tavolini quasi tutti occupati. Prendemmo posto in uno dei tanti che per sedie avevano dei puff quadrati. Mi offrì il primo drink, un dolce e fresco Pina Colada, mentre lui si gustò un Mojito Bull. Dopo il primo cocktail mi trascinò sulla pista. Lo supplicai di non farmi ballare ma lui, non credendo alle mie inesistenti doti riguardo la danza, mi ci portò ugualmente e l'effetto del drink mi rese gradualmente meno restia a seguirlo in quel patetico tentativo di ballare. Dopo un paio di canzoni tornammo al tavolino e mi offrì un altro cocktail. Questa volta ci facemmo consigliare dal barista che ci fece assaggiare un drink dal sapore molto fruttato. Per me due erano già abbastanza e così per lui che mi riportò in pista per qualche altra canzone fino a quando notò l'orologio al polso e, preoccupato dall'orario, ci riportò fuori, all'aria fresca. 
Era l'una e un quarto e la metropolitana aveva smesso di circolare. Ci toccò tornare all'appartamento a piedi. Impiegammo quarantacinque minuti a raggiungerlo. Il tempo mi sembrò essere passato in un attimo, circondato da risa e abbracci. Faceva battute di continuo e quando ero troppo affaticata dalle risa lui mi abbracciava e rideva con me fino a quando non smettevo e lui riprendeva con altre storie. 
L'appartamento si trovava al quarto piano, e l'ascensore ci risparmiò la fatica delle scale. La salita fu breve ma ciò che fece la rese interminabile. D'improvviso ridusse lo spazio che ci divideva e mi passò una mano sotto l'orecchio sinistro e l'altra dietro la schiena. Lentamente, poi, avvicinò il suo viso al mio e il suo respiro caldo mi avvolse con un sapore dolce fino a quando le sue labbra furono sulle mie e con un movimento lento e morbido le coinvolsero a fare lo stesso. Ed ecco che senza sapere come ci stavamo baciando. Una dolce e lenta danza che durò effettivamente pochi minuti, ma riprese non appena entrammo nell'appartamento, a due passi dall'ascensore. 
Il bacio ci accompagnò dalla soglia alla camera da letto, lasciando tracce di vestiti sul pavimento. Prima le giacche, poi le scarpe, dopo ancora le maglie, e ad ogni indumento il bacio si faceva sempre più rapido e le mani viaggiavano sul corpo dell'altro come se sapessero esattamente cosa fare. Sulla soglia della camera da letto mi prese in braccio continuando l'affannato bacio. Per un momento sentii la sua erezione ma quasi subito lui mi adagiò piano sul letto staccandosi per la prima volta dalle mie labbra e sorridendomi. Un sorriso dolce e sincero che ricambiai subito così che la danza potesse riprendere. 
Le sue labbra assaggiarono prima le mie ancora una volta, poi si spostarono sul collo, dietro l'orecchio, sulla spalla, il petto, il ventre, i fianchi, le cosce, le ginocchia e i piedi. Le mani seguivano lo stesso percorso e piano piano risalivano tornando al viso. Un ultimo bacio e il suo volto scomparve. Sparì letteralmente. Non sentì più il suo peso su di me e sedendomi sul letto scrutai ogni punto della camera alla sua ricerca, ma non lo vidi da nessuna parte. Iniziò a salire l'agitazione e l'ansia. Mi alzai incredula gridando il suo nome per tutto l'appartamento invano. Indossai velocemente una vestaglia e corsi sul pianerottolo. Era silenzioso. L'ascensore ancora sul piano e sulle scale nessuno. Ritornai dentro e notai i suoi indumenti ancora per terra, vicino ai miei. Li raccolsi e li portai in camera, dove, ancora dopo quasi tre anni, aspettano il loro proprietario.





Angolo dell'autrice:
Questa è una one-shot che mi girava così per la testa. Niente di che, avevo solo voglia di scrivere un po' ed esercitarmi per continuare le altre mie opere incomplete XD 
Se vi va lasciate qualche recensione, anche negativa! Non mi aspetto chissà che cosa!
Grazie per aver speso qualche minuto a leggere questa cosuccia malsana!
Ciao!! :-)
   
 
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