2.
Aiutino:
http://www.youtube.com/watch?v=J0FJHU_4EPM
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Questa ragazza si chiamava Kim, Kim Cooper. Era una sedicenne ricca e viziata che viveva a Malibù, dove credeva di avere tanti amici, ma tutti volevano essergli amici perchè aveva la villa con la piscina e poteva desiderare di tutto. Comunque come ti dicevo, era mattina e Kim si era appena svegliata. Guardò fuori dalla finestra se il tempo era bello o brutto, ma subito dopo si ricordò che quel giorno era un importante, perchè sarebbe arrivava la fidanzata di suo padre e Kim voleva dargli il benvenuto. Quindi si coprì con la vestaglia rosa e si fiondò in cucina da sua sorella minore Megan, che si stava preparando un panino per la colazione....
(Ora è Kim che racconta)
-Megan! Megan!-urlai scendendo le scale – Megan!- poi la vidi in cucina che si stava preparando un panino con le cuffie nelle orecchie.
-Megan!- le dissi togliendoli le cuffie
-Kim, stavo ascoltando la musica!- disse scocciata, mentre spalmava il burro sul panino
-Ti ricordi che giorno è oggi?- le dissi sorridendo
-No...- disse lei preoccupata
-Ma come no!? Oggi arriva Edith, la fidanzata di papà.- esclamai
-Ah.... Cosa hai intenzione di fare?- disse lei guardandomi , mentre toglievo la crosta dal suo panino.
-Solo dargli il benvenuto!- le risposi con un sorrisetto malizioso sulla faccia
-Kim no ti prego!- e mentre mia sorella mi pregava di non fare stupidaggini, io iniziai a chiamare tutti quelli che conoscevo, tutti i miei amici, e alcuni di Malibù. La casa doveva essere piena di ragazzi e ragazze. Infatti verso le 10 la casa iniziò a riempirsi, e mezz'ora dopo arrivò il camion con tutte le cose di Edith. Così salì sul terrazzo e con il megafono urlai.
-Buongiorno a tutti, adesso dovete fare una cosa per me, vedete quel camion la? Bene, prendete tutto quello che volete, buttatelo, strappatelo, regalatelo a chi volete, tenetelo, basta che qui non ci lasciate niente. Chiaro?- in quel momento si alzò un enorme grido che diceva “ Siiiiiiii” e poi aggiunsi. - Benissimo, prontiiiiiii...... Viaaaaaaaa!-
Era una festa fantastica e divertentissima. In questo modo Edith e mio padre avrebbero capito che lei qui non è la benvenuta. Ma non è andata proprio come pensavo, perchè poco dopo arrivò mio padre e buttò tutti fuori da casa e iniziò a urlarmi in faccia.
-Questa volta l'hai fatta grossa Kim!-
-Ah sì! Almeno hai capito il perchè?- gli risposi con aria di sfida
-Non mi interessa, tu andrai in Inghilterra che ti piaccia o no!- disse puntandomi il dito addosso
-Pensi che mandandomi in un college in Inghilterra io possa cambiare. Pensi che facendo così io dimentichi quello che hai fatto alla mamma!- ma mentre gli urlavo tutto questo lui stava entrando in casa e nemmeno mi stava guardando.
La notte arrivò presto, e la mia testa era invasa da mille pensieri e mille domande. Poi la porta della mia stanza si aprì, pensavo fosse mio padre che ci aveva ripensato, perchè non era la prima volta che mi minacciava di mandarmi in un college, invece era la mia sorellina che piangeva.
-Ehi Megan!- le dissi, ma lei non mi rispose e si mise sotto le coperte con me
-Questa volta l'hai fatta davvero grossa Kim! . Esclamò lei piangendo
-Lo so-
-Ma l'Inghilterra è così lontana! Chi mi porterà a fare shopping, chi toglierà la crosta dal mio panino la mattina.-
-Mi dispiace Megan!- e così dicendo ci addormentammo entrambe.
(Ora è Kim che racconta)
-Megan! Megan!-urlai scendendo le scale – Megan!- poi la vidi in cucina che si stava preparando un panino con le cuffie nelle orecchie.
-Megan!- le dissi togliendoli le cuffie
-Kim, stavo ascoltando la musica!- disse scocciata, mentre spalmava il burro sul panino
-Ti ricordi che giorno è oggi?- le dissi sorridendo
-No...- disse lei preoccupata
-Ma come no!? Oggi arriva Edith, la fidanzata di papà.- esclamai
-Ah.... Cosa hai intenzione di fare?- disse lei guardandomi , mentre toglievo la crosta dal suo panino.
-Solo dargli il benvenuto!- le risposi con un sorrisetto malizioso sulla faccia
-Kim no ti prego!- e mentre mia sorella mi pregava di non fare stupidaggini, io iniziai a chiamare tutti quelli che conoscevo, tutti i miei amici, e alcuni di Malibù. La casa doveva essere piena di ragazzi e ragazze. Infatti verso le 10 la casa iniziò a riempirsi, e mezz'ora dopo arrivò il camion con tutte le cose di Edith. Così salì sul terrazzo e con il megafono urlai.
-Buongiorno a tutti, adesso dovete fare una cosa per me, vedete quel camion la? Bene, prendete tutto quello che volete, buttatelo, strappatelo, regalatelo a chi volete, tenetelo, basta che qui non ci lasciate niente. Chiaro?- in quel momento si alzò un enorme grido che diceva “ Siiiiiiii” e poi aggiunsi. - Benissimo, prontiiiiiii...... Viaaaaaaaa!-
Era una festa fantastica e divertentissima. In questo modo Edith e mio padre avrebbero capito che lei qui non è la benvenuta. Ma non è andata proprio come pensavo, perchè poco dopo arrivò mio padre e buttò tutti fuori da casa e iniziò a urlarmi in faccia.
-Questa volta l'hai fatta grossa Kim!-
-Ah sì! Almeno hai capito il perchè?- gli risposi con aria di sfida
-Non mi interessa, tu andrai in Inghilterra che ti piaccia o no!- disse puntandomi il dito addosso
-Pensi che mandandomi in un college in Inghilterra io possa cambiare. Pensi che facendo così io dimentichi quello che hai fatto alla mamma!- ma mentre gli urlavo tutto questo lui stava entrando in casa e nemmeno mi stava guardando.
La notte arrivò presto, e la mia testa era invasa da mille pensieri e mille domande. Poi la porta della mia stanza si aprì, pensavo fosse mio padre che ci aveva ripensato, perchè non era la prima volta che mi minacciava di mandarmi in un college, invece era la mia sorellina che piangeva.
-Ehi Megan!- le dissi, ma lei non mi rispose e si mise sotto le coperte con me
-Questa volta l'hai fatta davvero grossa Kim! . Esclamò lei piangendo
-Lo so-
-Ma l'Inghilterra è così lontana! Chi mi porterà a fare shopping, chi toglierà la crosta dal mio panino la mattina.-
-Mi dispiace Megan!- e così dicendo ci addormentammo entrambe.