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Autore: ShadowFeanor    19/04/2007    4 recensioni
E se al posto di Jennifer fossi capitato io nell'orfanotrofio di Rule of Rose? cosa sarebbe successo se la storia si svolgesse ai nostri tempi? forse accadrebbe questo...
Genere: Thriller, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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La Regola della Rosa

Questa fanfiction è basata sul videogioco scandalo “Rule of Rose” e prende in considerazione uno degli interrogativi che alcuni videogiocatori si pongono: e se ci fossi io al posto del protagonista? Ecco, su questa tematica nasce la storia che state per leggere. Non ho ancora finito il suddetto gioco, anzi, questa fanfiction prende spunto solo fino all’arrivo all’orfanotrofio, anche perché la prima volta che ho giocato questo gioco mi sono fermato giusto in quel punto (mia madre si impressiona facilmente, così ho optato per smetterla lì e giocare ad altro). Questa storia nascerà del tutto dalla mia fantasia e sarà ambientata ai nostri tempi, tranne che per alcune cose che ho seguito per motivi molto semplici, ovvero per non allontanarmi troppo dalla tematica di gioco (anche se so che alla fine cambierò tutto…). Beh, non ho altro da dirvi, perciò passo a scrivere il capitolo. In ogni caso, coloro che vorrebbero una fanfiction più aderente alla vera storia dovranno aspettare che finisca il gioco, sennò come faccio?^^

I) Un Italiano a Londra

Vediamo… First Love di Utada Hikaru, If I Could Be Like That dei Three Doors Down, ecco, Easier to Run dei Linkin Park, finalmente ho trovato la canzone che cercavo su questo diamine di MP3. Che posso dire? Mi chiamo Giuseppe Citro, anche se su internet mi faccio chiamare Shadow, per quanto mi riguarda sono un tipo abbastanza riservato, sempre perso nel mondo dei sogni e posso dire con sicurezza che un essere più strano di me non si può trovare sulla faccia della terra, mentre per il lato fisico non sono né grasso né magro, ho capelli castani lunghi fino alle spalle, occhi castani e porto gli occhiali. Sono Italiano ed oltre ad essere u qualsiasi studente sono anche un Fanwriter. Peccato che solo su un sito sia riuscito a mantenere inalterato il mio alter ego, anche perché ho tardato ad iscrivermi. Vi aspetterete di trovarmi al computer, invece mi trovo su un autobus di Londra. Come avrete già capito mi trovo in Inghilterra per conto della scuola. Il motivo? Sto partecipando ad un seminario sulle creature mitologiche e la magia. In realtà dovevamo essere in tre, ma nell’intera scuola ero l’unico interessato all’argomento, infatti sono un appassionato di draghi ed il mio pendente ha appunto la forma di uno di questi potenti esseri. Alla fine mi hanno sbarcato qui, da solo, con albergo già pagato e poco più di 800 euro tra soldi della scuola e dei parenti. Devo ammettere che il posto è piacevole, anche se non è troppo amico del sole e la gente di queste parti è un po’ freddina. La settimana prossima torno i Italia, però sono riuscito a trovare qualcosa che mi piace da matti! Poco distante dal palazzo del convegno c’è un vecchio fabbro che per l’occasione ha deciso di fabbricare degli oggetti su misura a chi avesse voluto, il tutto a prezzi stracciati! Naturalmente non ho perso l’occasione e quattro giorni fa ho fatto la mia richiesta, descrivendo nei dettagli gli oggetti ed ho aspettato che fossero pronti facendo una relazione su quanto ho appreso durante il convegno, anche se, a dirla tutta, tra i venti studiosi che hanno mostrato le loro tesi solo due sono da considerare esperti, anche perché usano un linguaggio talmente contorto che se non avessi comprato il libro delle conferenze non ci avrei capito niente. Ora però sono qui e tengo con me le armi che ho richiesto al fabbro con tanto di documenti. È vero che sono costate 200 sterline, ovvero 300 euro, ma ne è valsa la pena, sono delle vere opere d’arte, ma sarà meglio descriverle: ci sono due kunai, una rossa ed una nera, ed ognuna peserà circa 4 chili, poi ho 8 shuriken, di cui 4 sono rossi e pesano 2,5 chili, mentre gli altri sono neri e pesano 3 chili e sono tutti attaccati ad una cintura magnetica. Che altro ho? Ah, già, una tracolla con 5 pugnali da lancio normali, ognuno del peso di 1 chilo, uno scudo che nonostante la grandezza non ostacola i movimenti del braccio, anch’esso 1 chilo, un arco con sopra inciso un drago ad ali spiegate assieme ad una faretra con venti frecce, dei guanti in pelle resistentissimi e dulcis in fundo le mie armi preferite: uno spadone ed un lungo pugnale. Lo spadone è lungo 1,60 metri, in acciaio pieno e peserà 7/8 chili, la lama è nera verso l’esterno e rossa nell’interno e nell’elsa a forma di drago verde è incastonata una sfera rossa con venature nere. Il pugnale è praticamente identico, solo che ha la lama curvata e peserà 4/5 chili. Inoltre mi sono fatto riparare una mini katana che chiamo Mini-Masamune, abbreviato MiniMune, ed ho fatto affilare due shuriken comprati a San Marino, un precedentemente tagliacarte a forma di gladio romano che chiamo Fenrir, ora diventato un pugnale in piena regola, e due spade che mi hanno regalato i miei amici per i miei 18 anni, una sciabola chiamata Kaze, Vento, ed una riproduzione della spada di El Cid che chiamo Kage, Ombra. Non so che diranno i miei quando le vedranno, ma non mi va di pensarci ed ascolto le canzoni dal mio MP3. Sto attraversando una foresta da film horror e One Winged Angel come sottofondo non è certo la musica più rassicurante, quando mi sento strattonare per il giubbotto, un lungo cappotto di pelle stile Matrix, e noto un bambino vestito con abiti di quasi un secolo fa che mi porge un libro dicendo.

Bimbo: Giuseppe, lo puoi leggere?

Nonostante le cuffie nelle orecchie sento senza sforzo quello che il piccolo mi dice. Come fa a sapere il mio nome?

Giuseppe: Come hai detto?

Bimbo: La storia, non riesco a leggere il finale.

Inizio a sfogliare il libro, ma non capisco perché il bambino corre subito via e scende. Raccatto la mia roba e lo seguo, ma… dov’è finito? È sparito… mi giro per tornare al mezzo ma non riesco a muovere un passo che quello riparte. Se questa non si chiama sfiga mi chiedo cosa sia. Ora però come faccio? Quello era l’ultimo bus della giornata e non mi pare che questa collina sia molto trafficata. Vediamo un po’ che c’è scritto sul libro… più che un libro di favole mi pare un rapporto su un caso di sparizione, ma che diamine leggono i bambini qui in Inghilterra? Beh, questo non è affar mio, però voglio vederci chiaro in questa faccenda. Sono le 19.50 e l’albergo disterà almeno 10 chilometri, ed è molto più vicino di Londra di certo, anche perché la città è lontana una trentina di chilometri, tanto vale aspettare qui. Non ho problemi a passare la notte sotto le stelle, nel mio zainetto c’è un vero e proprio kit di sopravvivenza ed in caso mi venga fame ho un po’ di cibo e, se sarà necessario, potrò procurarmelo usando le mie armi. L’atmosfera qui attorno non è però molto rassicurante ed One Winged Angel non fa altro che peggiorare la situazione, perciò spengo il lettore e mi avvio per l’unica strada che il bambino potrebbe aver percorso. Per sicurezza incocco una freccia e tengo pronta nella mano destra uno deli kunai. Il luogo è talmente lugubre che farebbe pensare a chissà cosa nascosto nel bel mezzo di queste tenebre, ma non succede nulla di spiacevole, almeno finché non giungo ad un bivio, quindi il dilemma: a destra o a sinistra? Fine capitolo

NDA: Ecco, il primo capitolo è andato. Chi ha giocato il gioco ora probabilmente noterà molte cose del tutto diverse, ma in fondo è normale, questa è una fanfiction che ho scritto prima di iniziare a giocare e che ho plasmato usando le informazioni di un calendario regalatomi da un mio amico e la fama che questo gioco aveva, perciò non aspettatevi alcuni riscontri psicologici come quelli dell’originale, per quello vi rimando alla successiva fanfiction che scriverò una volta finito il gioco (per fortuna sono a buon punto, sono già al capitolo della Principessa Sirena e credo di poter rendere abbastanza bene la storia pur modificandola). A presto a chiunque stia leggendo questa fic e ricordate di commentare se vi piace, dopotutto sono i vostri commenti che mi spingono a continuare le storie!

   
 
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