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Autore: mikaela    07/10/2012    3 recensioni
SPOILER 04x04 KLAINE
Kurt è in giro per New york con Rachel. l'unico obbiettivo della ragazza è quello di portare il suo migliore amico al Flash Mob "Free Hugs" (abbracci gratis) a Times Square. quale miglior modo di tirarsi su, se non un sacco di abbracci?
ma saranno gli unici a partecipare all'evento?
dalla storia:
"E mentre incrociava Santana e correva ad abbracciarla, si rese conto che lui non era mai stato obbligato, ma era ciò che voleva fare.
Kurt voleva stare con Blaine.
Chiuse gli occhi per un attimo, affondando la testa sulla spalla della sua amica. Quando riaprì gli occhi credette di avere le allucinazioni."
buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Alla Gleek Family più bella che potessi mai desiderare.
all’evento free hugs a cui ho partecipato ieri, mi son divertita un mondo,
ma per quanto abbia abbracciato un sacco di persone,
la mancanza del vostro hug si sentiva.

Spero di potervi abbracciare, un giorno

 

 

Free Hugs

 

 

-ripetimi di nuovo che ci facciamo qui-
-soffri di amnesia per caso? Siamo qui per il Flash Mob!- esclamò Rachel, saltellando.
-e quindi…?-
-e quindi sarà divertente! Siamo a New York da un sacco di tempo che non abbiamo mai partecipato a una cosa del genere!- disse lei, tirandolo per un braccio.
-ma ne organizzano tantissimi, perché dobbiamo andare proprio a questo?- si lamentò Kurt, facendosi trascinare malvolentieri.
-è uno come un altro…- disse lei, cercando di sviare il discorso-… sarà già iniziato, andiamo!-
-aspetta un attimo…- si bloccò Kurt, mettendo in moto gli ingranaggi del suo cervello -… è un altro dei tuoi piani per tirarmi su di morale?-
-no, no, no!- disse, con la voce più acuta. Kurt gli lanciò un’occhiataccia, e lei fu costretta a confessare –senti Kurt,è vero che da quando io e Finn abbiamo fatto pace io e te non passiamo così tanto tempo assieme, ma perfino da chilometri vedo quanto stai male.- sospirò- non sono solo io ad essere  preoccupata, lo sono anche i tuoi amici. E adesso andiamo, perché volente oppure no, tu riceverai centinaia di abbracci da qualcuno!-
Kurt la seguì a malincuore, e dopo poco tempo raggiunsero Times Quare, centro principale dei Flash Mob di New York.
-io non ho bisogno di questo Flash Mob, sto benissimo così, grazie- le assicurò, facendo per tornare indietro.
Kurt non vedeva Blaine da quella volta che era venuto a New York. C’erano stati fiori, cioccolatini, lettere, frasi di scuse e sdolcinate, messaggi, chiamate e regali. Ma dietro tutto ciò vedeva solo il ragazzo che amava a letto con un altro, mentre lui era da solo in una grande città.
E Kurt si era chiesto più volte che ne fosse stato di quei “ti prometto di amarti per sempre”, di “amore della mia vita” o “ho paura di perderti”.
Di sicuro Blaine non l’aveva perso. Nonostante quello che aveva fatto, non aveva perso Kurt, perché il suo cuore continuava ad appartenergli.
E sebbene Kurt avesse davvero provato ad odiarlo o a dimenticarlo, non ci riusciva. Perché ormai non era più possibile cancellare dalla sua mente il piccolo usignolo che lo aveva conquistato anni fa.

In quel periodo, dove Kurt veniva sommerso di inutili regali dal suo fidanzato Blaine, ci fu una mail che lo portò alla situazione di stallo di oggi. Blaine gli aveva scritto solo “vengo a New York”.
Ma quella piccola frase lo aveva fatto scattare, e ignorando il proposito che aveva fatto di ignorare Blaine, lo chiamò, la prima volta che sentiva la sua voce da settimane. Anche lui fu abbastanza diretto “non venire, ho bisogno di tempo”, e aveva attaccato il telefono.
Aveva capito che per quanto Blaine fosse davvero dispiaciuto, la decisione dipendeva solo da se stesso. E non sarebbe servito a nulla vederlo, tranne che a ricordargli che la persona che amava di più era stata di qualcun altro.
Kurt doveva capire cosa fare, e doveva farlo da solo.
Blaine sembrava averlo capito, perché smise di mandargli regali, di chiamarlo e inviargli lettere.
L’ormai Newyorkese non si fece sentire, e l’usignolo, per quanto ci stesse male, non fece una piega.
E così erano arrivati alla situazione di oggi, con Kurt depresso e abbattuto,e Rachel che cercava di tirarlo su di morale.
Quale modo migliore del Flash Mob “Free Hugs”?

-no caro mio, tu vieni. E ormai hai anche la maglietta, vedrai tutte le persone che ti abbracceranno mentre torni a casa!- gli disse Rachel , indicando la T-shirt che indossava.
Non era decisamente da lui indossare una maglietta con un gigantesco “Free Hugs” scritto sopra a pennarello nero.
Si era dimenticato di quella maledetta maglietta che la perfida ragazza gli aveva costretto ad indossare.
Kurt sbuffò, e si decise a seguirla.
-ti prego, dimmi almeno che non siamo gli unici due pazzi dei nostri amici che partecipano ad un evento così deprimente- la  supplicò allora.
-non è deprimente! Farsi abbracciare è bellissimo. Un gesto del tutto disinteressato, che però può darti affetto e amore…- disse lei, con occhi sognanti- in ogni caso ci dovrebbero essere anche Santana e Brittany qui in giro. Santana non voleva venire, ma al pensiero che Brit fosse abbracciata da così tanta gente, ha cambiato idea-
Kurt sorrise. Era bello avere Santana a New York. Certo, erano rimasti abbastanza sorpresi quando aveva bussato alla loro porta chiedendogli un posto dove stare perché aveva lasciato il college.
Ma era stata la decisione migliore che potesse prendere. Quei tre, in crisi amorosa, erano riusciti a sollevarsi e aiutarsi a vicenda, divenendo un trio molto affiatato.
E l’altra fortuna era che Kurt sapeva che il padre di Brittany andava spesso in quella città per lavoro, e che non gli sarebbe costato molto portarsi la figlia.

-non ho voglia di essere abbracciato….-
-io penso che non è qualcosa che “vuoi”, ma qualcosa di cui “hai bisogno”. C’è una bella differenza- gli fece notare.
Mentre chiacchieravano si erano avviati tra i gruppi di “free hugs” con magliette e cartelloni, che chiacchieravano tra di loro e abbracciavano la gente che passava.
-scusate ragazzi….- una voce alle loro spalle li fece fermare. Si voltarono trovandosi una ragazzina con i capelli castani corti, che teneva un cartello “abbracci gratis” tra le mani –…volete un abbraccio?-
e lo disse con una dolcezza talmente disarmante, che Kurt aveva annuito con forza, e un attimo dopo si era trovato tra le braccia della sconosciuta.
E lei fu solo la prima di molti altri abbracci: ragazzi alti, bionde, bambini, signore, Dark, repper e chi più ne ha più ne metta.
Perfino le persone che incutevano più paura (vestite con giacche di pelle, borchie e piercing), gli sorridevano in un modo tale e lo abbracciavano con un calore così disinteressato, che a Kurt scioglieva il cuore.
Poco a poco, si sentiva meglio. Ricevere tutti quegli abbracci, da tutte quelle persone, era così… bello.
Era spontaneo. Nessuno di quei ragazzi era costretto ad abbracciarlo, eppure lo facevano. Perché era bello dare un po’ d’amore, senza pretendere nulla in cambio.
Ed era anche quello di cui Kurt aveva bisogno. E mentre abbracciava quegli sconosciuti, si rese conto che non sopportava tutte le attenzioni di Blaine, perchè si sentiva obbligato. Obbligato a perdonarlo perché lo amava, obbligato a accettare le sue scuse per tutti quei regali, obbligato a tornare con lui perché loro erano “Kurt e Blaine”, e dovevano per forza stare insieme.
E mentre incrociava Santana e correva ad abbracciarla, si rese conto che lui non era mai stato obbligato, ma era ciò che voleva fare.
Kurt voleva stare con Blaine.
Chiuse gli occhi per un attimo, affondando la testa sulla spalla della sua amica. Quando riaprì gli occhi credette di avere le allucinazioni.

~¯~

Blaine sapeva che non doveva essere li, a New York. Nonostante il tempo passato, si ricordava ancora la voce di Kurt che gli chiedeva di dargli tempo, e lo aveva accontentato.
Ma non ce la faceva più. Stare a Lima da solo, senza sentire più Kurt, lo stava uccidendo. Era letteralmente distrutto, e sapeva che vederlo di nuovo era l’unica cura possibile al male che lo logorava dentro.
Non c’era stato un giorno in cui non aveva provato ribrezzo e odio verso se stesso, per aver rovinato l’unica cosa perfettamente imperfetta della sua vita.
Ma, egoisticamente, lui aveva bisogno di vederlo. Gli aveva causato tanto dolore, lo sapeva, ma sapeva che se non avesse rivisto quei bellissimi occhi azzurri, sarebbe impazzito.
Anche se non si sentiva più con Kurt, Blaine faceva di tutto per sapere di più su come passava le giornate a New York: chiamava Finn, interrogava Brittany quando tornava dai suoi Weekend al lavoro col padre, e soprattutto seguiva Rachel su twitter, amando il bisogno della ragazza di condividere con il mondo qualunque cosa faceva.
E quando giorni prima aveva letto della sua decisione di portare Kurt a Times Square per la giornata degli abbracci gratis, aveva deciso di partire.
Non sperava nemmeno lontanamente di poterlo abbracciare, ma se si fosse mischiato tra la folla lo avrebbe visto, no? Era tutto ciò di cui aveva bisogno.
Per cui si era preparato, aveva fatto una maglietta per l’occasione, e era partito.
Una volta arrivato al Flash Mob, non sapeva dire quante persone gli avevano chiesto di abbracciarlo, e lui aveva detto di no.
Non voleva abbracciare nessuno fuorché una persona, e la sua maglietta parlava chiaro.

Aveva girato tutto Times Square senza successo, e ormai si era arreso. Magari avevano cambiato idea e non erano venuti, oppure Kurt lo aveva visto e se n’era andato.
In ogni caso aveva perso le speranze,  e si faceva largo tra la folla per andarsene e piangere sul volo di ritorno.
Incrociò il suo sguardo per caso: semplicemente aveva alzato gli occhi nello stesso momento il cui lui li aveva aperti.
Blaine si pietrificò, letteralmente. Non mosse un muscolo, non modificò nemmeno la sua espressione sorpresa, e lo fissò.

Kurt non si accorse di aver mollato Santana e aver raggiunto Blaine solo finchè non se lo trovò davanti.
Era visibilmente sorpreso, forse non si aspettava di trovarlo. Il riccio finalmente uscì dal suo stato di immobilità, solo per trasformare la sua espressione da sorpresa, ad addolorata.
Kurt si beò della vista del suo fidanzato: dai capelli soffocati dal gel, alle sopracciglia perfettamente triangolari, per finire sui pantaloni rigorosamente accorciati sull’orlo.
Ma fu la sua maglietta a colpirlo di più.

I want only one hugvoglio un unico abbraccio

E anche se non lo disse, Kurt capì che l’”unico abbraccio” era il suo. Che Blaine era sempre stato suo.
Scattò in avanti, buttandosi addosso al ragazzo. Blaine, che non era preparato a una reazione simile, si sbilanciò un attimo, rischiando di cadere a terra.
Quando realizzò che Kurt era realmente tra le sue braccia, si aggrappò a lui come che ne dipendesse la sua vita, e in effetti era proprio così.
Poggiò la testa sulla spalla del più alto, e iniziò a piangere e singhiozzare forte. Kurt era li tra le sue braccia, e non riusciva ancora a crederci.
-mi dispiace Blaine- Gli disse Kurt, staccandosi un poco per poterlo guardare negli occhi- per averti ignorato per tutto questo tempo- Blaine fece per lamentarsi, ma Kurt poggiò l’indice sulle sue labbra per zittirlo- ho rischiato di perderti. Tu sei l’amore della mia vita Blaine, e non posso stare senza di te.
Ormai non si può cancellare quello che è successo, ma adesso siamo qui, a New York. Possiamo ricominciare, insieme-
Blaine era sorpreso, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine: quando credeva che Kurt avrebbe fatto zig, ecco che lui faceva zag*.
-non piangere, di qualcosa- lo supplicò Kurt, asciugandogli una lacrima con l’indice. Ma Blaine non fiatò, prese tra le mani la testa del ragazzo e lo baciò.

-ricominciamo. Nessun rimpianto, solo amore-

 

 

 

ANGOLINO MIKY

*non so se si era capito, mi riferisco a quando Kurt regala i fiori a Blaine per la sua audizione come Tony :3

Eccomi qui, con questa one shot. Ieri c’è stata la giornata dei Free Hugs, e mi sono divertita. Ricevere tutti quegli abbracci, è stato qualcosa di meraviglioso. E da lì è partita l’idea.
niente, spero vi piaccia. Per quelli che seguono le mie altre storie, mi scuso, ma sentivo il bisogno di fare questa one shot.
Non pretendo che succeda qualcosa del genere nella serie, ma se tornassero insieme in un modo simile sarebbe meraviglioso.
Spero che mi diciate che ne pensate, personalmente ci tengo moltissimo.

Ne approfitto per chiedervi se tra di voi c’è qualche roleplayer che cerca un gdr su Glee, perché vi consiglio quello dove sto io che è meraviglioso.

È a loro che dedico questa fan fiction: che mi sopportano tutti i giorni, che giocano e scherzano con me, che mi sono vicini nonostante i chilometri che ci separano.
Un ENORME grazie a tutto il mio Circus, che mi sta sempre accanto. I love you guys.

Vado adesso

Miky

   
 
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