Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Fujimoto    08/10/2012    1 recensioni
Questa storia parla della vita di Karen Cooper, una ragazza che, dopo la morte di suo padre (John Cooper), rimase insieme alla madre (Dana Smith) che dopo due anni si risposò con un uomo ricco e dal sangue gelido (Dean Watson). Tradiva sua moglie molteplici volte, portando quest'ultima alla disperazione, tanto da portarla al suicidio. Dopo la morte di sua madre, Karen si chiuse in sé stessa. Il suo carattere cambiò radicalmente e da bambina allegra diventò una ragazza fredda e distaccata. Ma forse ci sarà qualcuno capace di scaldarle il cuore.
[Ambientata in Inghilterra]
« Sei una studentessa come tutte le altre, non penso che tu sia diversa solo perché vivi in una famiglia con più soldi delle nostre. Quindi conta pure su di me. »
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Io non sono come tutti credono… Perché si fanno sempre un’opinione sbagliata di me?
Perché tutti credono che sia popolare e con tanti ragazzi ai miei piedi? Solo perché sono “figlia” di un benestante, solo perché vivo in una villa e solo perché abbiamo un maggiordomo e delle cameriere non vuol dire che vada tutto liscio come l’olio.
Lo odio e lo odierò per sempre. È solo colpa sua se mia madre adesso non c’è più.
Sono sempre stata una ragazza circondata da tante amicizie, sia maschili ché femminili, ma dopo che l’ho incontrato sono cambiata. Non sono più la stessa. Il suo gelo ha contagiato anche me.”
Adesso sono in camera mia, stesa sul letto a fissare il soffitto, come al solito d’altronde…
Sento qualcuno che bussa alla porta.
« Avanti… »
L’individuo apre la porta, entra in camera mia e la richiude.
« Signorina, suo padre vuole parlarle. »
È Sebastian, il maggiordomo. Ha circa sessant’anni ed è molto gentile, mi tratta meglio di lui.
È alto più o meno 1,76 cm. Il suo viso è lungo, rigato da delle rughe. I suoi occhi sono di colore marrone chiaro e i capelli sono brizzolati.
« E a me invece non va affatto di parlargli. » rispondo scontrosa come al solito.
« La prego signorina, dice che è importante… » cerca di convincermi con una voce quasi supplichevole.
« Bah, per lui è tutto importante! » rispondo alzandomi dal letto « Ci vado, ma solo perché sono curiosa di sapere cos’altro mi propinerà ancora di fare. »
Esco dalla stanza e mi dirigo verso il suo studio, apro la porta senza degnarmi di bussare e vado vicino alla sua scrivania.
« Cosa devi dirmi? »
« Quante volte ti ho detto che devi bussare prima di entrare? E poi non rivolgerti a me con quel tono. » dice dopo aver tirato un lungo sospiro  « Ma come ti ha educata tua madre? »
« … Cosa deve dirmi? » domando con il “tono” desiderato da lui.
« Cambierai scuola. » risponde con nonchalance.
« Come sarebbe a dire che cambierò scuola? » domando spalancando gli occhi.
Proprio adesso che avevo iniziato a farmi delle amicizie non potevo andarmene…
« Ti manderò in una scuola più prestigiosa. L’istruzione sarà migliore di quella che stai ricevendo alla scuola attuale. Qualcosa da ridire? »
« Sì! »
« Bene, non mi interessa. Ci andrai anche contro la tua volontà. Inizierai domani mattina. Se hai capito torna nelle tua stanza. »
Non rispondo, mi limito ad uscire dallo studio e a rimanere immobile nel corridoio.
“Sono stufa. Perché deve decidere sempre lui sul mio futuro? Non sono niente per lui, non mi considera nemmeno come figlia adottiva, eppure continua a fingersi interessato al mio futuro. Invece pensa solo alla sua reputazione. Lo odio.”
« Signorina, si sente bene? »
Sebastian si precipita verso di me dopo avermi vista immobile e poggiata con le spalle al muro.
« Sì, è tutto ok. Grazie… » rispondo passandogli di fianco indifferenze e tornando nella mia camera da letto.
« Non capisco il perché di tutto questo. Una scuola vale l’altra, cambierà anche l’istruzione, ma se si ha voglia di studiare si impara anche con la peggior istruzione di tutte, almeno credo…»
L’indomani è arrivato in un battibaleno. Sebastian è venuto come ogni giorno a farmi da sveglia e, dopo una bella doccia rilassante, sono pronta per andare alla nuova scuola.
“Spero che vada tutto bene.”
Scendo le scale e mi dirigo verso l’uscita di casa, proprio come immaginavo mi ritrovo davanti una macchina molto vistosa che sarà sicuramente costata un occhio della testa. Come sempre attirerò l’attenzione di tutti.
Sospiro e salgo in macchina. La divisa scolastica è carina. C’è una camicia bianca con  una cravatta nera con tartan, una gonna nera con tartan, delle calze nere lunghe fin sopra il ginocchio e delle scarpe nere. Per quanto riguarda la divisa femminile la cravatta è facoltativa, ma a me piace quindi l’ho messa.
Una volta arrivata tutti si voltano a guardarmi.
Lo sapevo che non sarebbe stata una buona idea venire con una macchina così vistosa…”  penso guardandomi intimorita attorno. Tra occhiate curiose, maliziose e alcune anche sprezzanti mi sento terribilmente a disagio. In classe tutti mi stanno alla larga, sussurrando cose del tipo “Chissà se è fidanzata”, “Avrà sicuramente una bellissima casa!!!”, “Il suo ragazzo sarà sicuramente bellissimo”, “Quanto desidererei essere come lei!”.
Sarà anche una scuola prestigiosa, ma a quanto pare nessuno vive in una villa e non ha una “famiglia” come la mia. La gente ingrossa sempre la mia immagine. Io non sono come credono.
Dopo un po’ un ragazzo si avvicina al mio banco e si siede accanto a me mentre tutti guardano stupidi.
Lo guardo sorpresa pensando che probabilmente anche sia nella mia stessa situazione, che anche lui viva come me,  finché non mi sento dire sorridendo:
« Sei una studentessa come tutte le altre, non penso che tu sia diversa solo perché vivi in una famiglia con più soldi delle nostre. Quindi conta pure su di me. »
Non riesco ad accennare una parola.
 
L’angolo di Fujimoto-san
Alla fine ho avuto il coraggio di pubblicare *commossa*
È da un bel po’ che ho l’intenzione di scrivere qualcosa, infatti è da due giorni che ho creato questo profilo e finalmente riesco a farne (spero) buon uso.
Accetto recensioni critiche, neutre e positive purché mi aiutino a migliorare.
 

Fujimoto

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Fujimoto