Spero che – anche stavolta – la cosa non vi disturbi. ^^
[The waking princess]
Hunith apre le tende al sole, in volto un sorriso ricolmo di tenerezza, il cuore catturato da quella piccola creatura.
“Che splendore,” bisbiglia, incantata.
Lì accanto, Merlin culla Biancaneve con dolcezza. Sua madre vede ciò che vedono tutti. Che la bambina ha preso i ricci bruni da Guinevere; rubato quegli occhi d’azzurro intenso ad Arthur. Che nella pelle ha il chiar di luna ereditato da Ygraine. La bocca non sanno ancora da dove provenga, ma presto una delle sue balie le assegnerà un posto fra gli innumerevoli avi del casato Pendragon, forse addirittura – azzardando un po’ – la identificherà in quella di suo zio, sir Elyan.
La piccola gorgoglia felice tra le sue braccia, lunghe ciglia scure dischiuse per lui, manine che vanno alla ricerca del suo viso da conoscere, del suo naso da pizzicare, delle labbra da esplorare con meraviglia e un cinguettio estasiato, e lui sorride.
Sua madre vede esattamente ciò che vedono tutti gli altri, è vero. È solo un po’ più ingenua, e un po’ più audace.
“Sai, ti somiglia così tanto che potrebbe essere tua.”
Merlin sussulta e sorride, tremando in quella consapevolezza, fremendo di un amore tutto suo per quella testolina ciondolante che sostiene con la mano immersa tra boccoli scuri e teneri come more.
“Che sciocchezze, madre,” la blandisce, considerando fra sé e sé quel nasino morbido e chiedendosi a chi lo attribuirà il popolo. Magari a Gwen, chissà. “Io non sono mai stato così bello.”
Ma è bene che nessuno sappia che la Regina c’entra ben poco, con la principessina che ora dorme accostata al suo cuore.