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Autore: aasil    08/10/2012    12 recensioni
“Posso darti un consiglio Stella?” chiese. “Non ti arrendere, non smettere mai di sognare.”
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEVER STOP DREAMING


 

Posso darti un consiglio Stella?” chiese. “Non ti arrendere, non smettere mai di sognare.”
“Ti voglio bene Eleanor, sei importante per me.” Mi alzai dalla sedia e l'abbracciai. I suoi capelli profumavano di vaniglia e erano lisci come seta. Cercai di trasmetterle la mia immensa gratitudine. Forse le avrei dato retta, magari stavolta non sarei scappata dalle situazioni più difficili come facevo di solito. Forse Harry era troppo importante per rinunciare..
La cena fu deliziosa, mangiammo ad un ristorante italiano, c'eravamo solo noi. Una folla di fans assatanate era tenuta fuori dalla porta dalle loro guardie del corpo, mi chiedevo come avremmo fatto a uscire. Sembravamo un'allegra compagnia di ragazzi normali che si passano il sabato sera insieme, io ero seduta fra Niall e Louis e quindi mi era impossibile non ridere.
Harry e la bionda erano a qualche tavolo di distanza da noi. Come aveva fatto a convincerlo a rinunciare ad una cena con gli amici? Era strano che Harry avesse preferito una serata a due, era un giocherellone sempre pronto a scherzare e pensavo che avrebbe preferito senz'altro un gruppo di persone un po' più grande con cui divertirsi. Eppure erano lì, tutti soli che mangiavano la pizza. Lei gli sorrideva e lo sbaciucchiava, come fa una bambina di cinque anni con un bambolotto. Mi faceva male non capire niente di quello che provava. A volte sembrava infastidito dal comportamento infantile di Meredith, altre sembrava perdutamente innamorato. Ma soprattutto non riuscivo ad interpretare il suo comportamento con me. Gli lanciai qualche occhiata cercando di non farmi notare, anche lui ogni tanto guardava verso di noi. Le poche volte che il nostro sguardo si incrociò spostammo entrambi gli occhi da un'altra parte come per non far vedere ciò a cui pensavamo realmente. Creai una barriera mentale che mi divideva da loro e dal chiacchiericcio stridulo di Meredith, in questo modo riuscii a passare una bella serata.

***

Uscimmo da una porta secondaria così da evitare la maggior parte della gente. Non è che i ragazzi non volessero incontrare le fans, il problema è che erano troppe e stavano bloccando il traffico. Mentre le guardie del corpo le tenevano lontane facemmo una corso verso l'auto. Una ragazza mi prese per la maglia e tirò, dovevano essere rimasti anche i miei capelli tra le sue mani e così me ne strappò un bel po'. Urlai di dolore, non sono una che si lamenta molto e forse lo feci perchè non me lo aspettavo. Eleanor era nelle mie stesse condizioni mentre Liam, Zayn, Niall, Harry e Meredith erano già sulla macchina. Louis cercò di aiutarla e cacciò via le mani delle fans dicendogli che le vere Drectioners non strappano i vestiti alle persone solo per un autografo. Zayn si accorse in che stato ero e cercò di attirare l'attenzione del body guard, mi stavano trascinando all'interno di un vortice di persone. Erano tantissime, ormai anche quelle che erano davanti alla porta principale si erano spostate tutte lì. Le guardie del corpo erano occupate a cercare di tenerle lontane dall'auto e non potevano pensare anche a me. Cercai di staccarmele di dosso dando qualche gomitata, ma non servì. Sentii un dolore fortissimo su un fianco, mi percorse tutto il corpo come una scossa elettrica. Mi vennero i lacrimoni agli occhi ma mentre cercavo di ricacciarli dentro una mano più forte delle altre mi afferrò. Mi lasciai trascinare ormai priva di forze, non sapevo se mi avrebbe portato fuori da quella mischia o se mi ci avrebbe gettato ancora più dentro. Non riuscivo a respirare, il mio corpo era completamente schiacciato e compresso. Mi faceva anche male la cute all'attaccatura dei capelli, se li avessi avuti legati forse non sarebbero riusciti a tirarli così tanto. La mano continuava a trascinarmi e mi arrivò un'altra gomitata all'altezza dell'occhio. Se solo fossi stata cinque centimetri più alta non mi avrebbe centrato così in pieno. Il dolore insistente che avevo al fianco era stato nulla in confronto. Mi sembrava di avere i carboni ardenti all'interno, non riuscivo ad aprirlo e istintivamente vi portai la mano libera per proteggerlo. Mi sentivo persa, l'unica cosa che volevo era uscire da lì. In quel momento avevo un disperato bisogno di casa mia, della noiosa normalità che riempiva ogni giorno della mia vita. La mano riuscì a portarmi fuori, mi strinse a sé e sentii le grida delle guardie del corpo che allontanavano le ragazze. Mi guidò fino all'auto e mi sedei al semibuio. Sentii moltissime braccia circondarmi delicatamente senza riconoscere di chi erano. Ero frastornata, continuavo a tenere la mano sull'occhio destro mentre l'altro era talmente gonfio di lacrime che non mi permetteva di vedere.
“Che le hanno fatto?” Era la voce preoccupata di Zayn.
“L'hanno picchiata e strattonata, sono riuscito a trascinarla fuori dalla mischia per un pelo.” disse Harry.
“Stella, dove ti fa male? Perchè ti tieni un occhio a quel modo?” Niall era più preoccupato di una mamma che vede il proprio figlio attraversare la strada da solo senza guardare se passa qualche auto.
“Non è niente.” La mia voce fu interrotta da un singhiozzo, credo che solo in quel momento si accorsero della gravità della situazione.
“O mio dio, autista ci porti all'ospedale più vicino.” Urlò Eleanor spaventata.
“No, non voglio andare all'ospedale vi prego. Ci metterò sopra una bistecca e passerà tutto.”
Il braccio di qualcuno era appoggiato sulle mie spalle, e sentii una carezza leggera sulla guancia. Mi voltai e con l'occhio buono vidi Harry, era stato lui a salvarmi a scendere dall'auto e dirigersi verso di me, senza pensare ai rischi che correva. Lo guardai con aria implorante, sperai che riuscisse a convincerli a non portarmi là. Non ho nulla contro gli ospedali, ma avevo il terrore di imbattermi di nuovo in quella folla. In quel momento avevo solo bisogno di un bel bagno caldo e di andare a letto.
“Portiamola a casa. Decideremo là se andare all'ospedale o no.”
“Grazie di tutto Harry” biascicai.
“Per te questo ed altro.”
Meredith era seduta nell'angolo più lontano e mi guardava con aria schifata. In tutta la mia vita non avevo mai incontrato una persona del genere.
Finalmente arrivammo a casa. Liam corse in cucina a cercare una bistecca e io mi sedei sulla prima sedia che trovai.
“Prova a scoprire l'occhio, fammi vedere in che condizioni è.” Disse Eleanor. Louis era accanto a lei, lo sguardo serio come non avevo gli mai visto. Mi ero aspettata qualche battuta o risata e invece rimase impassibile anche quando tolsi la mano.
Non avevo uno specchio quindi mi limitai ad osservare la reazione degli altri per capire quanto ero grave. A differenza di Louis, Eleanor e Niall rimasero a bocca aperta.
“Credo che domani dovrai truccarti un bel po' prima di uscire. Ti diventerà nero.” disse lei.
“Ma come nero?”
Harry non si scompose e si avvicinò come per consolarmi, Zayn rimase lontano con un'espressione a metà tra lo sconvolto e il preoccupato, Liam era andato a cercare la bistecca e Meredith era seduta a guardare la TV, ignorandomi completamente.
“Non preoccuparti per l'intervista di domani. Le truccatrici fanno miracoli.” Il tentativo di Zayn di consolarmi era stato un fiasco. Mi ero dimenticata dell'intervista, come avrei fatto a presentarmi in quelle condizioni?
“Non voglio apparire come una che fa a botte con la gente. Non vengo domani.”
“Stella, lascia perdere Zayn. L'intervista di domani è per un giornale. Non sarai in TV quindi non ti vedrà nessuno.” Disse Louis.
“Comunque non cambierebbe niente dal momento che sarà già su tutti i giornali.” Niall aveva ragione. Se c'erano le fans ci saranno stati senz'altro anche i paparazzi.
“Devo chiamare subito mia madre. Se lo scopre guardando la televisione sarà ancora più preoccupata.”
“Non te lo consiglio, sono le tre di notte..”
“Ha ragione Louis, chiamala quando ti svegli.” Consigliò Eleanor.
“Ecco la bistecca! Questa ti farà stare meglio piccola” Liam arrivò correndo e l'appoggio delicatamente sul mio occhio pulsante.
“Come va ora?” Chiese.
“Un po' meglio grazie a te.”
“Harry portami a casa, non ho più voglia di stare qui.” Disse con arroganza Meredith. Ero convinta che l'avesse fatto solo per sentirsi al centro dell'attenzione. Harry alzò gli occhi al cielo, scosse la testa e si alzò.
“Torno fra dieci minuti. Stella, cerca di non pericolarti mentre sono via, sennò chi ti salva?” Mi fece l'occhiolino e prese le chiavi della Ranger Rover.
Dopo qualche minuto Eleanor mi fece togliere la bistecca per vedere la situazione.

“Sii sincera. Com'è?”
“Sta cominciando a contornarsi di viola.. Però non è tanto male dai.”
“Io vado a vedermi allo specchio.”
Salii le scale e tutti mi seguirono. Entrai in bagno, feci un respiro profondo e mi guardai.
Ero proprio ridotta male. Più che il colore che iniziava a circondare l'occhio faceva effetto il gonfiore. Quanta forza bisogna avere per provocare un danno del genere? Sapevo che probabilmente non l'avevano fatto apposta, ma comunque non erano state molto carine con me. A partire da quelle che mi avevano presa per i capelli. Gettai le braccia sui fianchi sconsolata, e provai una fitta di dolore. Tirai un po' su la maglietta mezza strappata e vidi un grande livido violaceo sul fianco sinistro.

“Le nostre fans non hanno mai fatto nulla del genere! Non credo ai miei occhi.” Zayn era sempre più sconvolto. Come gli altri dopotutto.
“Credo che farò un bagno ora.” Uscirono tutti e salutai Eleanor che sarebbe tornate a casa.
L'acqua calda era il miglior modo per rilassarsi. Mi lasciai cullare nella vasca a idromassaggio per almeno mezz'ora. Indossai il pigiama e mi diressi verso la mia stanza.

 

***


Mi accoccolai nel letto e chiusi gli occhi. Sentii aprire lentamente la porta.

“Stai già dormendo?” Sussurrò la voce familiare di Harry.
“No, sono ancora sveglia che ci fai qui?”
“Sono venuto per vedere come stai.”Si sedé per terra e appoggiò il mento sul cuscino, vicino alla mia testa. “Non hai idea della paura che ho avuto quando ti hanno presa e non riuscivo più a vederti.” Averlo così vicino velocizzava il mio battito cardiaco. Se non fossimo stati quasi al buio completo avrebbe senz'altro visto che ero diventata paonazza.
“Domani farò schifo, faccio pena già ora. Chissà che si inventeranno i giornali su di me.”
“Devi abituartici. Molto spesso i media dicono cose di me che nemmeno io so.”
“Ma tu almeno sei famoso perchè sei un bravo cantante e hai tante fans che ti amano. Io sono famosa per essere quella che ha gli ha spezzato il cuore vincendo il concorso al posto loro..”
Accarezzò i miei capelli umidi spostandoli dal mio viso. Era pensieroso e non rispose subito.
“Ci sono molte persone che mi odiano. Pensano che sia un ragazzino che non sa cantare e ha solo voglia di far soldi. Ma non è così, io sto realizzando il mio sogno. So che non dovrei ascoltare i loro giudizi. Ma non ci riesco.” La sua mano era ancora sul mio viso, non sapevo cosa dirgli. Non avevo mai pensato prima d'ora a quel lato dell'essere famosi. Ci si immagina che la vita sia più facile, ma non è così.
“Io credo in te Harry. Non lasciare che le persone invidiose ti facciano del male. Non cambiare mai per nessuno!”
“Nemmeno tu” Sussurrò.

Detto questo mi stampò un leggero bacio sulla guancia e se ne andò.

 

 

 

Ciao a tutte belle Directioners!

Ho deciso di condividere con voi la mia prima storia e spero che vi piacerà.

Sta a voi giudicare. Posso solo dire di aver fatto del mio meglio.

 

With love.

-Lisa

   
 
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