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Autore: Cri cri    08/10/2012    8 recensioni
Questa storia partecipa al contest 'Amore e non solo...' di Dafne_18 ed è ambientata dopo la fine di Dragon Ball GT. Chichi passeggia per i monti Paoz pensando alla sua vita, al suo amore perduto: a Goku. Un imminente pericolo si abbatterà su di lei, mettendola in serio pericolo di vita...
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Note dell'autore: Questa storia partecipa al Contest 'Amore e non solo...' di Dafne_18 ed è ambientata dopo la fine di Dragon Ball GT. La nota what if è stata inserita perchè ho immaginato un Goku diverso, un Goku che ha riacquistato la memoria. 
 




... Un amore così grande ...
 




" Goku aspetta! Dimmi almeno se tornerai per cena " quelle furono le ultime parole che Chichi rivolse a suo marito quattro anni prima. Si sentiva dannatamente sola in quella casa così piccola, ma al contempo accogliente e vuota. 
Anche il loro ultimogenito, Goten, era diventato un uomo forte ed indipendente, con tanto di famiglia felice.  Non c'era cosa più bella per una madre vedere i propri figli sistemati, felici e ricchi di progetti per il futuro. Nel suo piccolo si sentiva di essere stata una madre forte, perché no - anche severa - dolce e premurosa, portando i suoi figli e suo marito al primo posto su tutto. 
" Una bella camminata tra il verde mi farà bene " disse a se stessa,  mentre dinanzi lo specchio della sua camera da letto legava i capelli in un morbido chignon, lasciando solo due ciocche di capelli caderle sbarazzine sul viso. 
" Se mi vedesse Goku... chissà cosa direbbe " sorrise, mentre le fossette ai lati della bocca presero vita, ricordandole che non era più una giovane ragazzina. Era pur vero che, ai suoi cinquantacinque anni di età, non si sentiva da buttar via: affatto! Se solo suo marito fosse stato con lei, invece di abbandonarla per chissà cosa...
" Ti odio Goku! " calde lacrime le inondarono il viso stanco e triste. Da quando suo marito l'aveva lasciata sola tutte le sue certezze, i suoi sogni, erano crollati come castelli di carta; quello che le rimaneva era solo un'amara sconfitta. 
Camminava senza sosta per le vie della foresta dei monti Paoz, incurante dell'imminente calar del Sole. Era sempre stata una donna forte e senza paura, le uniche paure che assillavano il suo povero cuore erano quelle di quando i suoi amati uomini partivano per combattere, non sapendo mai se sarebbero o meno tornati vivi. Da quando Goku l'aveva abbandonata la paura la inghiottì senza sosta, rinchiudendola in quella bolla di terrore che l'accompagnava giorno per giorno.Si sentiva un'essenza vuota; era come se in lei non ci fosse la benché minima voglia di vivere, di andare avanti. L'assenza di Goku le pesava nel profondo, la sua mancanza scavava dentro come un martello pneumatico, provocandole voragini da cui era impossibile risalire.
 Si accorse che era completamente buio quando non sentì più la calda luce del Sole pizzicarle dolcemente la faccia. Come spesso le accadeva, i suoi pensieri la portavano ad isolarsi completamente dal mondo esterno, gettandola nell'oblio più tetro e tombale. Rabbrividì di colpo; l'aria gelida di Dicembre la portò a strofinarsi le braccia coperte solo dal suo kimono blu e giallo, quello più adorato dal suo Goku.
Un flashback la bloccò di colpo, portandola a chiudere gli occhi per assaporare al meglio quel dolce ricordo che le tormentava la mente, quasi violentandola dal piacere di rivivere quei momenti di puro amore con suo marito.
 
 


" Goku? Vuoi muoverti? Che cosa fai ancora giù in cucina? " urlò Chichi dalla camera da letto, mentre delicatamente si spazzolava i lunghi capelli nero corvino, con una lentezza quasi disarmante agli occhi di Goku che, di nascosto, la stava osservando. Amava vedere sua moglie prendersi cura di se stessa, così meticolosamente da poter apparire - ad occhi estranei - maniacale.  Si avvicinò lentamente, a passo felpato...
" Guarda che non sei trasparente sayan dei miei stivali " sghignazzò divertita, per poi scoppiare a ridere di gusto, talmente tanto da piegarsi ancor di più sullo sgabello, stando attenta a non cadere.
" Sei bellissima con quel kimono; mettilo più spesso... " disse serio, penetrandola con lo sguardo. I suoi occhi scuri brillavano di un fuoco ardente, la mascella si contraeva in una smorfia di pura eccitazione.
" Il mio bambinone si è svegliato " pensò Chichi, arrossendo di colpo. Molte volte rimproverava il marito per il suo carattere 'giocherellone', ma in quei casi - quando la guardava con quel sorriso sprezzante e gli si rivolgeva con la voce rauca - la faceva sentire la donna più amata del mondo.
 



Un frusciò tra i cespugli la ridestò dal mondo dei sogni in cui si rifugiava spesso per godersi i ricordi del suo amato. Un brivido di freddo si insinuò lungo la spina dorsale, mentre con scatto felino si alzò  da sotto l'albero cui si era seduta da parecchie ore prima. 
" È notte; mi conviene tornare indietro " cominciò a camminare, sentendosi stranamente agitata. Il formicolio alla base del collo la mise sull'attenti, portandola a vedere se ci fosse qualcuno attorno a lei.
Nulla... solo silenzio...
" Sono troppo paranoica " ricominciò a camminare quando uno scricchiolio le arrivò dritto alle orecchie da dietro, pietrificandola sul posto. Si girò di scatto e quasi le venne un colpo nello scorgere la figura di un uomo, ben piazzata... 
Quando riconobbe la figura il suo cuore perse un battito... Voleva scappare, urlare, chiedere aiuto, ma quello che riuscì a dire fu " Cosa vuoi ancora da me? ".
" Mia cara Chichi, se non sbaglio ti avevo promesso che se fossi riuscito ad uscire di prigione la prima persona che sarei venuto a trovare eri tu... io e te abbiamo un conto in sospeso, se non sbaglio... " marcò queste ultime parole con una punta di astio, mentre avanzava lentamente verso quella donna che lo aveva mandato in prigione.
" I-Io... lasciami in pace " urlò. Cominciò a correre, mentre nella sua mente i ricordi di quello spregevole giorno - che se non fosse stato per Vegeta a quell'ora sarebbe stata una donna violata nell'intimo da un lurido infame - le martellavano la testa, provocandole spasmi di dolore acuti. L'agilità giocava a suo favore, ma per quanto ancora sarebbe resistita? Era talmente lontanta da casa... 
" Goku, aiutami " pensò in lacrime; l'affanno cominciò a farsi sentire, il fiato a venire sempre meno e l'uomo dietro di lei ad acquistare terreno " Non mi sfuggirai " rise demoniaco, provocandole brividi su tutto il corpo.
Si sentiva esausta, le gambe dolevano... 
Un improvviso crampo la fece cadere a terra, sbucciandosi un ginocchio. Il dolore era forte e non riusciva a respirare. L'uomo la prese per i capelli, tirandoglieli con forza; un gemito di dolore echeggiò nell'aria, sparendo tra le montagne.
" Questa volta non ci sarà l'amico di tuo marito a salvarti, Chichi. Prima mi divertirò un po' con te e poi ti ucciderò " rise ancor più diabolicamente di prima, sbattendola con forza contro l'erba, facendola girare supina.
" Dovresti ringraziarmi, tesoro... tra poco raggiungerai tuo marito nell'aldilà " disse, strappandole con forza il busto del kimono, facendola rimanere con solo il reggiseno nero di pizzo. La temperatura fredda le penetrò nelle ossa, provocandole la pelle d'oca.
Non aveva un briciolo di forza per opporsi alla ferocia di quell'uomo muscoloso, pelato, e dallo sguardo di ghiaccio. Probabilmente non voleva nemmeno opporsi. Che senso aveva lottare con ogni cellula del suo corpo se poi la sua vita sarebbe tornata quella di sempre? Se fosse morta, forse, avrebbe rivisto suo marito e sarebbe tornata a sorridere. 
Le mani ruvide dell'uomo la palpavano in ogni dove, facendole salire conati di vomito per lo schifo provato. Nessuno mai l'avrebbe posseduta, nessuno mai avrebbe avuto quello che Goku aveva posseduto con amore. Nessuno...
Morse ferocemente il braccio dell'uomo, provocandogli un forte dolore al braccio destro " Maledetta puttana " le tirò uno schiaffo, talmente forte da farle sanguinare il labbro " Muori " urlò, sfilando dal cinturino di cuoio un coltello dalla lama lucente ed affilata.
" Goku, finalmente potrò vederti... " pensò, puntando lo sguardo al cielo plumbeo. Uno squarcio nel cielo illuminò il volto feroce di quell'uomo, portandola a chiudere gli occhi. 
" Puoi dire addio alla vita, troia ".
" Fermati immediatamente se non vuoi essere ammazzato " disse una voce - calma - alle loro spalle. Il cuore di Chichi prese a battere convulsamente, quella voce l'avrebbe riconosciuta tra milioni di persone. 
" E tu chi saresti? " digrignò l'uomo. 
" Chi sono a te non deve interessarti; quello di cui dovresti preoccuparti è di come non ne uscirai vivo da questa foresta "  disse in tono grave la figura davanti a lui, facendolo indietreggiare di qualche passo.
" G- Goku " sibilò Chichi balbettando; il sangue - con il suo sapore metallico - le era arrivato dritto in gola facendola tossire più e più volte. Goku, sentendo la flebile voce della moglie, corse vicino a lei, facendo indietreggiare  l'uomo ancor di più.
" Chichi, amore mio " Goku la strinse a sé, respirandone il suo dolce profumo che da tempo non sentiva più. Appena vide il labbro livido, il sangue sparso un po' ovunque sul petto nudo, una rabbia incontrollata si impossessò di lui, gli ribolliva nelle vene come lava incandescente.
La poggiò delicatamente per terra, posandole un casto bacio sulla bocca " Torno subito " sibilò a denti stretti mentre le mani prudevano dalla voglia di uccidere quel farabutto. Non gli diede nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che con un pugno allo stomaco lo fece sbattere addosso ad una quercia secolare.
Un grido di dolore uscì dalla bocca dell'uomo che aumentò ancora di più la rabbia di Goku " Sei morto " urlò con tutto il fiato che avesse in gola, avvicinandosi pericolosamente. Con uno scatto felino gli prese il collo con le mani, e con una violenza fuori dal comune glie lo spezzò.
Chichi assistette alla scena inerme;  un po' per il dolore delle botte prese, un po' per la ferocia con cui Goku l'aveva difesa. Certo... cosa si aspettava? Era comunque un saiyan, apparteneva ad una razza di guerrieri. Tuttavia si sentì finalmente sollevata; era tornato in suo soccorso, notando con piacere che l'amore che provava per lei non era svanito, tutt'altro... 
Non provava pietà per Akima, il suo aguzzino; per troppo tempo l'aveva tormentata...
Goku le si avvicinò, carezzandole amorevolmente la guancia. Volevano dirsi tante cose, ma il silenzio tra di loro era l'arma migliore in quel momento. I loro sguardi parlavano da soli, si scrutavano, si penetravano a vicenda, entrando prepotentemente - ma dolcemente - all'interno della loro anima.
Goku la prese in braccio, sorridendole " Sei pronta per tornare a casa? ".
" Si " si limitò a dire Chichi, felice dopo tanti anni passati nel dolore e nella solitudine totale. Nella braccia del suo uomo si sentiva protetta, amata e desiderata. In un battibaleno arrivarono nella piccola casetta dei monti Paoz, dove per anni aveva assistito - muta - alle emozioni provate dai due.
Appena entrarono in casa una tristezza improvvisa si impossessò di lui, mentre una morsa allo stomaco lo costrinse a fermarsi per qualche secondo. Gli era mancato tutto di quella casa... gli era mancata dannatamente sua moglie, i suoi figli... 
" Goku, tutto bene? " chiese preoccupata la donna, posata delicatamente sul divano da suo marito.
" Si amore, scusami. La malinconia ha preso il sopravvento " ammise, prendendo dalla mensola della cucina la scatola del pronto soccorso, sorridendo al fatto che - col passare degli anni - sua moglie non avesse cambiato abitudini.
Delicatamente le medicò tutte le ferite, posandole baci qua e la mentre arricciava il naso per il bruciore " Va un pochino meglio? " chiese timido, facendola sorridere.
" Si amore, ora che tu sei qui tutto va molto meglio " si avvicinò, baciandogli quella bocca che da tempo aveva desiderato sfiorare con tutta se stessa, sognandola tutte le notti da quattro lunghi anni.
Cominciò a leccargli le labbra, chiedendo quel muto permesso per esploragli l'interno; Goku rispose al bacio con passione, eccitazione... Si staccarono solo quando non riuscirono più a respirare, ansimanti come non mai.
Lo sguardo infiammato di Goku  cadde sul reggiseno nero che raccoglieva a coppa quei seni grandi e sodi.  Era cambiato, lo doveva riconoscere... da quando la sua memoria era tornata a bussare alle porte del suo cervello tutto in lui aveva preso una piega diversa; i suoi pensieri da eterno bambinone avevano lasciato posto ad un uomo adulto.
Chichi doveva sapere, non voleva turbarla in nessun modo... fece un lungo sospiro, puntando le sue iridi scure in quelle di lei, scossa dallo strano cambiamento del marito.
" Chichi... io devo parlarti " disse tutto d'un fiato, spogliandola con lo sguardo. La sua eccitazione pulsava all'interno della tuta, pronta ad esplodere da un momento all'altro.
Solo allora Chichi si accorse di essere ancora in reggiseno davanti al marito che la stava letteralmente mangiando con gli occhi; quel fuoco nei suoi occhi bruciava di passione, un fuoco diverso da quello che era abituata a vedere. Divenne rossa come un pomodoro maturo, balbettando parole incomprensibili " E- ec- ecco i- io, v- va- do a ca- cam- biarmi " si apprestò ad alzarsi quando la presa salda di Goku la bloccò.
" No, rimani pure così; non ti vergognerai di me? " enfatizzò a voce roca, sorridendole sprezzante. Dinanzi quella vista gli ormoni di Chichi presero a galoppare a più non posso, facendole sentire un leggero solletico nel basso ventre.
" Stai calma Chichi; diamine! È Goku... si ma... c'è qualcosa di strano in lui. Ha un'aria cosi dannatamente... sexy... " pensò, arrossendo vistosamente.
" No, ma che dici. Cosa volevi dirmi? " eclissò la domanda del marito, cercando di ricomporsi.
" Innanzitutto volevo scusarmi con te per averti lasciata da sola in questi quattro anni; ma avevo dei doveri con Shenron e non potevo redimermi. In questi quattro anni sono cambiate molte cose, io sono cambiato.... ho dovuto sopportare la frustrazione ed il dolore di vederti piangere ogni notte, dei miei figli che sono cresciuti senza di me... di quel bastardo che ha tentato di... di... " cominciò a tremare, mentre sentiva la rabbia impossessarsi di nuovo di lui ed un doloroso ricordo gli annebbiò la mente...
 



Chichi passeggiava da sola per i vicoletti deserti della città dell'Ovest, incurante del pericolo che da li a breve l'avrebbe colpita come un fulmine a ciel sereno. Quel pomeriggio il caldo era davvero asfissiante e passeggiare nei lunghi corsi era praticamente un suicidio. Chichi optò perciò di girare vicoletti vicoletti, in modo da avere un po' di ombra e refrigerio. Arrivò dinanzi ad un vicolo cieco, accorgendosi di essere arrivata in periferia " Ma quanto ho camminato? Pensare continuamente a Goku non mi fa bene " disse a voce alta, incupendosi all'istante. 
" Sei sola, bambola? " sogghignò una voce roca alle sue spalle, facendola voltare. Un uomo enorme, muscoloso e pelato, con due ghiacci al posto degli occhi, la fissava come se fosse un bocconcino prelibato. Si leccò le labbra, toccandosi le parti basse " Ti va di divertirti un po'? È da parecchio che non sbatto una donna " rise, avvicinandosi pericolosamente.
" Non ti avvicinare " urlò Chichi, sperando che qualcuno potesse sentirla e correre in suo aiuto. 
" Urla quanto vuoi, non ti sentirà nessuno. I miei scagnozzi non faranno passare anima viva " sputò velenosamente, avvicinandosi sempre più. Chichi, a forza di arretrare, si trovò schiacciata tra il muro ed il possente e sudato corpo dell'uomo.
" Fai la brava e fammi divertire " le mise una mano alla bocca, mentre con l'altra cercava di stracciarle i vestiti di dosso.
" Mhm... Mhm... " mugugnò, cercando disperatamente di uscire da quella morsa d'acciaio. 
" Zitta put... " l'uomo venne scaraventato a terra da una forza inaudita. Chichi per il troppo shock cadde svenuta; ma non toccò mai terra perché due braccia amiche la sorressero.
" Chichi, Chichi, mi senti? " urlò Vegeta.
" Ve- Vegeta " disse soltanto, perdendo nuovamente ii sensi.
 
 



Chichi, vedendolo parecchio in difficoltà, gli prese la mano, incitandolo ad andare avanti con un caldo sorriso che acquietò l'animo irrequieto di Goku.
" Ho sempre seguito passo dopo passo la vostra vita, ma non potevo intervenire. Mi sono allenato duramente, diventando ancora più forte di prima e con me sono tornati anche i ricordi di quello che ero veramente " sospirò con il cuore in gola, sentendolo battere ad una velocità esasperata. Aveva paura della reazione di Chichi, di come l'avrebbe potuto giudicare ora che il vecchio Goku aveva preso conoscenza della sua natura rude e selvaggia.
Chichi sussultò un attimo, ricomponendosi subito " Ora capisco tutto... ecco perché appariva diverso ai mie occhi " pensò sorniona. Tuttavia non riusciva a capire la preoccupazione infondata del marito. Per lei rimaneva sempre il suo amato, goffo e testardo bambinone che - fin da quando erano ragazzini - gli aveva fatto battere il cuore.
" Goku, ma è bellissimo. Hai riacquistato la memoria, non sei felice? Avevo notato qualcosa di - come dire - diverso, ma non mi sarei mai aspettata questo " si alzò di scatto, dandogli le spalle. Rideva sotto sotto, cercando di non scoppiare a ridergli in faccia. Era troppo divertente la faccia preoccupata di Goku e quella le sembrava la vendetta ideale per averla lasciata sola per tutto quel tempo.
Goku sentì il cuore spezzarsi in mille pezzettini; la sua amata Chichi non lo voleva così... voleva un uomo che lui non poteva più essere. Si alzò cautamente, cingendole la vita da dietro " Non mi vuoi, così? " le disse in tono disperato.
Chichi decise di porre fine a quella piccola tortura, scoppiando a ridere rumorosamente mentre si girava, trovandosi faccia a faccia con un Goku confuso " Dovevi vedere la tua faccia Goku, proprio da pesce lesso. Sono felice per te amore, per me resterai sempre il mio Goku, anche se sei cambiato leggermente " disse ridendo a crepapelle, dimenticandosi delle brutta avventura avvenuta poche ore addietro. 
ll suono cristallino della risata di Chichi fece esplodere il cuore di Goku dalla gioia. Da quando non la vedeva sorridere così? Così felice? Finalmente la loro tortura era finita, potevano godersi il loro amore senza nessuno che poteva dividerli o semplicemente  disturbarli. Un ghignò malizioso imperlò il suo viso mascolino, squadrando la moglie da capo a piedi. Era sempre bellissima e giovane. Non si capacitava di come potesse essere stato così sciocco da non godere appieno di cotanta bellezza fatta persona; aveva speso il suo tempo ad allenarsi e combattere, concedendosi poco tempo da passare con la donna più importante della sua vita " Sono stato un folle " pensò, sorridendo sprezzante alla moglie, attirandola con foga tra le sue braccia.
" Ridi di me, eh? Ora ti faccio vedere io, amore " le alitò sul collo, provocandole una serie di brividi di piacere su tutto il corpo. Il profumo di Goku la stava letteralmente mandando in paradiso, annebbiandole ogni funzione ricettiva. Si sentiva completamente nelle sue mani...
Quel lato 'sexy' di Goku l'eccitava parecchio, portandola a bagnarsi al solo pensiero di quello che sarebbe successo a breve tra loro. Non che prima il marito fosse imbranato, no! Quello mai! L'audacia non era mai stata il suo forte, fino ad allora...
Senza capirci nulla si ritrovarono nella loro camera da letto, di fronte il grande specchio; la loro immagine - riflessa - era il ritratto della felicità e del puro sesso. Lo sguardo di Goku parlava da solo, gli occhi erano diventati ancora più scuri per l'eccitazione provata nel momento. Cominciò a lasciarle una scia di baci lungo il collo, mentre con le mani stracciò completamente il reggiseno che nascondeva quei seni tanto bramati...
Chichi rimase inerme dinanzi a tanta foga, la sua gola emetteva solo rantoli di puro piacere, arrivati all'estremo quando Goku la girò verso se stesso, cominciando a stuzzicarle i capezzoli turgidi. 
" Questi ricordi ti hanno fatto bene, sai? " disse ansimando Chichi.
" Ho semplicemente capito che ho sprecato fin troppo tempo con te; da oggi in poi non ti darò tregua " la portò sul letto, appoggiandola delicatamente. Si privarono degli ultimi indumenti, gettandoli con noncuranza a terra, lasciandosi completamente nudi.
" Sei bellissima e dannatamente eccitante, Chichina mia " disse, ammirandola in tutta la sua bellezza. 
" Gr- grazie " disse col fiato corto, mentre guardava il membro di Goku dritto dinanzi a lei, solo per lei...
Presa da una foga incontenibile lo preso in mano, massaggiandolo con avidità. I gemiti di Goku, rochi ed eccitanti, aumentavano ancor di più la voglia di Chichi di sentirlo dentro sé. Da troppo tempo non provava queste meravigliose sensazioni... ne voleva di più!
" Chichi, aspetta. Non così " ruggì, facendola posizionare sopra di lui, mentre lei con le gambe gli accerchiava la possente schiena. Cominciò a muoverla sopra e sotto, prima piano, poi sempre più veloce. Il loro amore aveva bisogno di quel contatto fisico, da anni solo sognato. Avevano bisogno di unire di nuovo le loro anime in un solo corpo.
Avevano semplicemente bisogno di loro...
Andarono avanti per un bel po', fin quando i loro orgasmi arrivarono assieme, travolgendoli completamente.
Appagati e felici, si accasciarono uno vicino l'altra, abbracciandosi calorosamente " Mi sei mancata, amore mio " il cuore di Chichi, ancora provato dal sesso appena fatto, esplose di felicità. Il suo Goku era lì, vicino a lei, non era solo frutto della sua immaginazione...
" Anche tu mi sei mancato, tesoro. Ma questo non vuol dire che ti perdonerò subito per avermi lasciata sola quattro anni " mise il finto broncio, facendo sbiancare il sayan. Sua moglie faceva parecchio paura quando parlava in quel mondo, e Goku lo sapeva bene.  Avrebbe voluto scontrarsi  con tanti nemici assieme ma non con Chichi e la sua furia devastatrice.
" Urca " urlò grattandosi la testa. Quel gesto le ricordò parecchio il vecchio Goku, facendole nascere un sorriso agli angoli della bocca " Infondo il mio Goku non è  mai cambiato " pensò Chichi, accoccolandosi tra le braccia muscolose di suo marito, pronta a godersi gli ultimi anni di vita in compagnia dell'amore della sua vita.
" Chichi? ".
" Si, dim... " le parole le morirono in gola quando lo sguardo malizioso di Goku la penetrò nell'anima. Sentì le guance avvampare...
" Vorrei approfondire un attimo il discorso di prima, se non ti spiace " non le diede il tempo di replicare che le tappò la bocca con la sua. Si amarono più e più volte quella notte, con la consapevolezza che la vera vita, per loro, era appena cominciata...
   
 
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