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Autore: Leyton_Nenny    08/10/2012    0 recensioni
Non potrò mai dimenticarmi di te.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Nick Autore EFPSito/EFPForum: Leyton_nenny
Titolo: Inchiostro d' amore.
Pacchetto scelto e caratteristiche: pacchetto E. Lui: intelligente (inteso come secchione). Lei: aggressiva.
Genere/i: Romantico, triste
Avvertimento/i: Het
Rating: Giallo
Intro: Non potrò mai dimenticarmi di te




Capitolo 1. Marcos

Marcos fissava Ilaria attraverso i suoi spessi occhiali: era praticamente cieco senza dato che gli mancavano ben sette gradi.
Abbassò lo sguardo non appena lei si voltò a guardarlo.
Spesso si soffermavano a fare questo gioco: lui fissava lei e lei fingeva di non accorgersene per poi sorprenderlo e costringerlo ad abbassare lo sguardo.
E questo solamente perché Ilaria non avrebbe mai abbassato il proprio: era troppo orgogliosa per farlo.
“Ila, stasera vieni al locale?”
La ragazza sorrise tornando a dedicare attenzione all'amica per poi stringersi nelle spalle e lasciare che la maglia già grande ricadesse maggiormente sulla sua esile figura.
“Non so Marti. Francesco cosa fa?”
L'amica sorrise con un'oca.
“Credo venga in compagnia di Gemma, la sua nuova ragazza”
Ilaria sbuffò.
“Credo proprio che me ne resterò a casa”
“Andiamo Ila, sarebbe anche il caso di affrontarlo!” rispose Rosa che sedeva dietro di loro. Rosa era la migliore amica di Ilaria, una ragazza abbastanza timida ma schietta. Era un po' tutto il contrario di Ilaria che invece era un fuoco in piena: orgogliosa talmente tanto da risultare a volte presuntuosa.
“Rò, non mi pare il caso. Insomma hai visto le scenate dell'ultima volta?” Rosa rise ricordando la scena.

Si erano appena lasciati e lui si era divertito a invitarla a una festa per farla ingelosire e soffrire. Ma Ilaria non era certo quel genere di ragazza che passa intere giornate a rimuginare su una storia finita male, così aveva deciso di andare insieme a un certo Matteo, il suo vicino di casa.
E Francesco non l' aveva proprio bene, iniziando ad attaccare briga col povero malcapitato e offendere Ilaria che se n' era andata abbastanza indignata con un “Parla, parla. Vuoi sentirti tanto grosso? Beh non lo sei. Buon party eh!”. Un'uscita in stile, dato che nemmeno aveva dato a Francesco la soddisfazione di scendere al suo livello.
Rosa e Martina l' avevano seguita, come le ancelle che vanno dietro alla propria regina.

Marcos si riscosse da quel ricordo non appena il professore entrò in classe: a quel party, nascosto vicino alle scale a osservare gli avvenimenti, c'era anche lui dato che Francesco era suo fratello, anzi, fratellastro dato che la loro parentela nasceva dal secondo matrimonio della madre.

Lei era così bella, così delicata in ogni piccolo gesto nonostante le gambe perennemente fasciate dai leggins che la rendevano ancora più magra e la facevano sembrare più alta.
“Ai vostri posti! - ordinò il professore – Signorina Poggiali, sarebbe meglio che lei venisse in prima fila. Proprio qui, accanto al suo compagno Miniati” il cuore di Marcos perse un colpo mentre Ilaria si trascinava fino al primo banco con lo spallino della cartella in mano, lasciando che essa si strusciasse lungo tutto il corridoio che separava i loro banchi.
“Ehi” lo salutò lei sorridendo.
Il professore tornò a rivolgersi a Ilaria “Non l'ho spostata perché potesse parlare con qualcun altro. Sarebbe il caso che stesse attenta, almeno per oggi.”
Ilaria sbuffò “vecchia mummia” sibilò talmente piano che il professore non se ne accorse.
O se se ne accorse finse di non aver sentito per evitare inutili disquisizioni. Perché era chiaro che Ilaria non sarebbe rimasta in silenzio.

“Marcos, giusto?” Il ragazzo alzò lo sguardo dal libro su cui si stava concentrando durante la ricreazione e annuì.
“Sai come mi chiamo”
Ilaria annuì. “Io ricordo i nomi di tutti in questa scuola”
Marcos la guardò stupito: non pensava che una come lei potesse avere a cuore gli altri e, sopratutto, ricordarli.
“Ma dimmi, perché Marcos? Voglio dire, il tuo cognome è italiano.”
Marcos alzò le spalle “Mia mamma è spagnola” disse soltanto col cuore che gli tamburellava nel petto.
Ilaria sorrise.
“Capisco. Beh, mi dispiace che i tuoi si siano separati: dev'essere dura vivere con quel coglione di Francesco”
Marcos alzò lo sguardo: lei poteva capirlo?
“Beh, ora devo andare. Ci vediamo eh?”
E Marcos sorrise, da dietro i suoi grossi occhiali.
  
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