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Autore: LadyMaria    09/10/2012    1 recensioni
Matthew non ha più frequentato la famiglia Crawley a causa del proprio impegno militare in guerra, ma non solo....
Adesso vi fa ritorno accompagnato dalla sua fidanzata, una certa Miss Lavinia Swire.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tornato a Downton. Finalmente.
Dopo aver passato alcuni giorni a Londra dagli Swire adesso si ritrovava in un luogo più familiare e  a lui più caro.
Matthew avanzava al fianco della dolce Lavinia sorridendole con fare incoraggiante, mentre la madre Isobel li precedeva.
-Stai tranquilla…- le sussurrava ogni tanto avvicinandosi al suo orecchio in modo che solo lei potesse sentirlo.  
-Sembra inquietante a prima vista, ma non lo è affatto.-

-Oh, Matthew….- mormorò lei arrossendo vistosamente. -Tu mi conosci, io non sono abituata a tutto questo.-

Era ormai troppo tardi per tornare indietro, perché Lord Grantham li aveva appena visti e stava camminando nella loro direzione.
Salutò prima la cara Isobel e poi attese d’esser presentato alla giovane.
Matthew si comportò egregiamente, anche se il proprio sguardo vagava attorno alla sala decisamente affollata. Cercava lei, cercava Mary.
Improvvisamente il suo cuore ebbe un battito di troppo. Strano pensare che sua cugina potesse ancora provocargli quello strano e, dolcemente fastidioso, effetto.

[Heart beats fast…]


Non la vedeva da nessuna parte, eppure era quasi sicuro che anche lei avrebbe partecipato a quella serata di beneficenza.
Solo pochi mesi prima aveva varcato quello stesso salone con ben altre speranze. Ripensava, chissà perché, a quel tempo in cui lui si era dichiarato alla cugina.
Lei gli aveva assicurato di ricambiare quel che lui provava, eppure… non era convinta di volerlo sposare. Lady Grantham era, all’epoca, in dolce attesa e se Mary avesse avuto la grazia di poter avere un fratello… Matthew non sarebbe più stato l’erede. Per questo lei si era mostrata titubante ed incerta, e proprio per tale motivo lui aveva dovuto mettere la parola “fine” a tutto quel che era nato tra loro.


[Colors and promises….]


Ed eccola lì. Si voltò, lo fissò e gli sorrise. E lui si sentì morire un pochino dentro. Cercò di abbozzare un lieve sorriso per tornare a fissare la sua giovane fidanzata, ben consapevole che nessuna Miss Swire sarebbe mai potuta diventare una Lady Mary Crawley. Era forse per questo che lui l’aveva scelta? Tra le tante perché era proprio l’esatto contrario di Mary?
Mentre Robert parlava e il povero Matthew cercava di comprendere quel che diceva ecco che Mary si avvicinava lentamente. Per qualche istante si perse ad ammirare i suoi graziosi movimenti, lenti e all’apparenza così non dissimili da quelli di un tempo.

[How to be brave….How can I love when I’m afraid to fall]


Eccolo! Era di nuovo davanti a lei.. a pochi centimetri di distanza. Stavolta non era solo, era giunto lì in compagnia della fidanzata, una certa Miss Swire..
Mary camminava con le braccia distese lungo i fianchi, le dita leggermente rattrappite e a causa del nervosismo. Chi l’avesse veduta da lontano l’avrebbe sicuramente definita la donna più graziosa ed elegante presente nel salone.
Un passo avanti ancora… un solo passo la separava dal cugino Crawley.

[One step closer]

Fissandolo negli occhi le sembrò di avvertire un malore all’altezza dello stomaco. In quelle candide iridi azzurre poteva veder riflesse le proprie più scure. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che aveva avuto occasione di parlare con lui? Se lo ricordava perfettamente: quel giorno in cui si erano detti “addio”.

[Time stands still….]

In quell’attimo il tempo sembrò fermarsi, perfino tutti gli invitati che la circondavano si immobilizzarono in quel medesimo istante.
Quando Mary gli sorrise e tornò a fissarlo, in quel piccolissimo momento, non vedeva altro che Matthew.

-Mary, dear!- esclamò la voce del padre ridestandola così da quel lieve torpore mentale e fisico.
-Posso presentarti Miss Lavinia Swire?- continuò a dire la voce profonda paterna mentre Matthew rimaneva in silenzio con lo sguardo rivolto verso il basso. Quelle mattonelle, quel pavimento, avevano all’improvviso assunto un interesse notevole ai propri occhi.

-Miss Swire….- sorrise Mary sollevando il braccio destro velato dal fine e vellutato guanto nero per tenderle la mano -è un vero piacere conoscervi...-  nel dirlo Mary non poté fare a meno di soffermarsi a fissare i lineamenti delicati della giovane.

[Beauty in all she is… I will be brave]
 
Prese un profondo respirò mentre Miss Swire ricambiava dolcemente e gentilmente ogni sguardo e ogni parola di Mary.
Matthew le fissava entrambe, spostava lo sguardo dall’una all’altra figura nel giro di pochi secondi.
La fortuna volle che il cugino, la sua fidanzata e il padre fossero chiamati sull’attenti da Lady Violet, la quale era curiosa come pochi di conoscere il “rimpiazzo di Mary”. Ed era l’appellativo migliore che potesse capitare alla povera Miss Swire, conoscendo la mentalità della nonna Violet sarebbe potuto uscirne qualcosa di assai più spiacevole!
La serata di beneficenza fu un successo, tutti gli invitati si persero ad ascoltare le dolci e, ogni tanto anche allegre, sinfonie dell’orchestra fino a quando non arrivò il momento del congedo.
Lord Grantham e sua moglie si alzarono, seguiti dalle figlie, per raggiungere le figure di Isobel Matthew e di Miss Swire. Si congedarono da loro con qualche sorriso e frase di circostanza.
In tutti quei volti non c’era la benché minima espressione tesa o nervosa, tranne che in quelli di Matthew e Mary. Si guardavano come due martiri, il primo poco consapevole di quanto ancora fosse intenso il proprio amore nei confronti della ragazza, e la seconda troppo conscia di aver commesso un terribile sbaglio nel permettergli di allontanarsi da lei qualche mese prima.
Senza nemmeno rendersene conto Matthew si ritrovò a percorrere il cortiletto esterno di Downton con Miss Swire ben stretta al proprio braccio.
Senza sapere bene né come né quando Mary si accorse che tutti avevano lasciato l’ingresso e che i propri familiari si stavano dirigendo ai piani superiori per ritirarsi per la notte. E altrettanto fece lei.
Salì lentamente e assai faticosamente le scale, mentre la mano scivolava sul bordo legnoso, fino a che non raggiunse la propria stanza. Chiuse la porta e si mise seduta di fronte allo specchio. Mentre con lo sguardo indagava ogni centimetro del proprio volto, chiedendosi che cosa avesse in più Miss Swire rispetto a lei stessa. Trovò molte differenze e tutte a discapito della giovane, ma anche Lady Mary fu costretta ad arrendersi di fronte all’evidenza. Matthew aveva fatto la sua scelta e  lei non ne era l’oggetto desiderato.

[Every breath every hour has come to this]
 
Crawley House era vicinissima e quando la carrozza si fermò Matthew aiutò Lavinia a discendere per poi fare altrettanto con la madre. Furono accolti dal sorridente e fidato Molesley, il quale afferrò il cappotto del padrone, la mantella pesante della padrona e quella più leggiera dell’ospite per sistemarli nel corridoio di ingresso.
-Vi siete divertiti?- chiese Isobel mentre affrettava il passo in direzione della soglia del salotto.

-Beh, credo di sì, madre. Tu ti sei divertita?- domandò Matthew allentando appena il cravattino per rivolgersi poi alla fidanzata.

-Oh, sì. Molto. È stata una serata davvero piacevole – rispose abbassando timidamente lo sguardo a causa delle occhiate che il fidanzato le rivolgeva. –I Crawley sono stati molto cordiali.-

“Crawley….”Ripeté mentalmente Matthew per poi aggiungere, assai inconsapevolmente, “Mary..”.

-Matthew!- esclamò Isobel con un tono di voce talmente squillante che il poveretto sobbalzò vistosamente e la fissò assai stranito.
-Miss Swire ti ha appena dato la “buonanotte”.- gli fece notare assottigliando le labbra.

-Oh, sì… è molto tardi..- aggiunse lui accennando ad un sorriso verso la madre per poi afferrare la mano di Lavinia e lasciarvi un bacio sul dorso.


-A domani….- sussurrò prima di darle le spalle e salire le scale per raggiungere la propria stanza.
Saliva un gradino ed ecco che davanti agli occhi compariva il volto della cugina.

[And all along I believed I would find you]


Pensava di averla dimenticata, s’era illuso d’esserci anche riuscito. E allora perché la vedeva ovunque e non faceva altro che pensare a lei? Si sentì un verme, era fidanzato con la migliore creatura del mondo e pensava costantemente ad un’altra donna.


[Time has brought your heart to me]

Nonostante quello che avevano passato, nonostante tutto il dolore che lei gli aveva inflitto e che si era inflitto in parte anche da solo, Matthew fu costretto ad ammettere che…..
-Provo ancora qualcosa per lei…?...- mormorò stringendo nervosamente gli occhi mentre la mano si adagiava sul pomello della porta. Lo girò con un rapido scatto ed entrò all’interno della camera. Richiuse la porta, slacciò velocemente il cravattino e lo fece volare in direzione del materasso. Si mise seduto su una delle sedie per afferrarsi la testa con entrambe le mani. Le dita scivolarono e si infiltrarono tra ciocca e ciocca mentre i palmi rimasero ben fermi sulle tempie.

[I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more]
 
Mary si stava sfilando i guanti quando Anna fece il proprio ingresso esclamando un:
-Scusate il ritardo, milady…- le si avvicinò e cominciò a liberarla dalla complicata acconciatura.
Lady Mary era stranamente silenziosa, e solitamente non lo era mai, non con Anna almeno.
Dopo qualche minuti di silenzio la domestica si azzardò a domandarle
-State bene, Milady?-
Mary continuava a fissare la propria figura riflessa nello specchio. La testa cominciò ad ondeggiare appena e le mani, ormai entrambe libere dai guanti, si sollevarono in direzione del volto. Come se volesse nascondere le lacirme che stavano per scnedere si ritrovò a mormorare un soffocato:
-Oh, Anna….!-
La costante immagine di Matthew al fianco di Miss Swire, tutti e due allegri e sorridenti, non l’aveva abbandonata nemmeno un secondo. Era un qualcosa che la stomacava, le provocava tremende fitte allo stomaco e un senso di nausea la invadeva completamente.
Ma quale diritto aveva lei su Matthew? Nessuno, purtroppo.
Lo amava, tremendamente e disperatamente, ma lui aveva trovato la felicità altrove. I singhiozzi aumentarono sempre di più, le lacrime crebbero e cominciarono a solcarle le rosee guance per raggiungere il mento e cadere sul bordo dello scrittoio.

[I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more]


Anna le si avvicinò ancora di più e le accarezzò teneramente una spalla. Aveva intuito quel che stava passando nella mente di Lady Mary, li aveva visti anche lei: Mr. Crawley e Miss Swire insieme.

[One step closer]


Il volto di Mary gli apparve più nitido che mai. Lo poteva vedere perfino riflesso sul soffitto, sebbene la stanza si trovasse immersa nella più completamente oscurità. Matthew, disteso sul letto, con lo sguardo rivolto verso l’alto ammirava con occhi persi il soffitto. Si perse ad osservare ogni minimo dettaglio del volto di Mary che ricordava, perfino i nei più piccoli e invisibili. Ad un occhio poco attento sarebbero senz’altro sfuggiti, mentre lui… Beh, lui ricordava tutto di lei. Lui si sarebbe sempre ricordato della sua “Lady Mary Crawley”. In qualsiasi circostanza.
  
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