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Autore: _joy    09/10/2012    1 recensioni
Che cosa succederebbe se fosse Caspian a lasciare Narnia e ad arrivare nel mondo reale?
Questa fanfic è ambientata dopo Il Viaggio del veliero.
Troverete delle discrepanze spaziotemporali per quanto riguarda il mondo reale che il giovane re dovrebbe incontrare rispetto a quanto scritto da C.S. Lewis... ma, del resto, questo Caspian è moro e ha profondi occhi scuri...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Eustachio Scrubb, Lucy Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Far away'
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Scusate il ritardo, di nuovo!!
Scusate, stavolta non sono stata distratta dal crossover, ma il lavoro mi ha risucchiata in un gorgo e mi ha quasi annegata -.-
Però stamattina mi è venuta l'ispirazione! Spero vi piaccia..

Un bacio a tutti!








Quando le prime note della canzone si diffondono nell’aria, Caspian sorride a Penelope.
La ragazza tenta di avere un’aria di disinvolta, anche se continua a spostare le mani sulla giacca di lui, come se non sapesse bene dove posarle.
«Non mordo, Pen»
Lei arrossisce.
«Ah. Ok.»
Si schiarisce la voce.
«Allora, ehm... come va?» butta lì.
«Benissimo» le sorride lui «E tu, Pen?»
«Ah. Sì, bene. Grazie. Io…ehm…»
«Sì?»
«Eh…no, niente»
Penelope arrossisce e pensa:
Accidenti quanto è difficile parlare con lui che ti guarda. Probabilmente saremmo stati una coppia schifosa.
 
Lo vede gettare un’occhiata oltre le sue spalle e non ha bisogno di voltarsi per sapere cosa ha attirato la sua attenzione.
«Se vuoi andare da lei non c’è problema…»
Caspian la fissa e la ragazza arrossisce nuovamente.
«Scusami. Sono molto maleducato. Ma ti assicuro che non volevo offenderti»
«Non mi sono offesa, figurati»  sono abituata ad essere la donna invisibile  «Solo che pensavo…»
«Senti, Penelope» la interrompe lui, deciso «Io tengo moltissimo a Bella. Davvero»
«Ah. Ehm… bene…»
«So quanto siete legate e pensavo ti facesse piacere saperlo»
Penelope esita un attimo.
«Certo che mi fa piacere. È la mia migliore amica»
«Lo so. So quanto lei tiene a te e alla vostra amicizia. So che sono comparso bruscamente nelle vostre vite e che in poco tempo sono cambiate tante cose, ma…»
Il ragazzo si interrompe un attimo e poi prosegue.
«Ma per me lei è importante. E voi siete importanti. Edmund, Eustace e Lucy sono i miei più cari amici, per me sono la mia famiglia. E tengo anche a te e alla tua amicizia»
Pen arrossisce.
«Lucy è…arrabbiata. Con te» esclama d’improvviso.
Quando lo vede adombrarsi si morde la lingua, come a volersi rimangiare le sue parole avventate.
«Lo so» dice però Caspian «E mi dispiace. Non sai quanto. Vorrei che ci fosse modo di rimediare»
«Bè, lei ci sta proprio male e quindi…» borbotta Pen.
«Quindi?» la incalza gentilmente lui «Mi reputi un disgraziato? Preferiresti ci fosse Bella al posto di Lucy?»
Pen sussulta.
«No! Certo che no! Cosa dici?» si agita «L’ho vista stare già abbastanza male!»
«Allora io non ti piaccio? Pensi non vada bene per lei?»
Penelope evita lo sguardo di quegli occhi neri e ardenti.
«Io…non lo so. Se a lei sta bene…»
«Se a lei sta bene, allora a te non importa niente?»
«No, non è vero! A me importa. Voglio che sia felice»
«Allora non capisco dov’è il problema, Pen. Perché la eviti? Perché mi tratti come se avessi qualche strana malattia contagiosa?»
«Non la evito» borbotta Penelope, confusa «Insomma, io…lei…ti ha mandato lei a dirmelo?»
«Proprio per niente. E se mi chiedi una cosa del genere, mi viene il dubbio che tu non la conosca affatto. È troppo orgogliosa, non ne parla nemmeno. Ma io lo vedo che si sente ferita. E se tu non te ne accorgi, allora che razza di amica sei?»
Penelope gli strattona la manica della giacca, furiosa.
«Ah sì? Io sono uno schifo di amica? E tu, allora? Con Lucy?»
«No, Pen. È diverso. Lucy vuole da me qualcosa che io non posso darle. L’amicizia non c’entra. E io le voglio bene, per me è una sorella. Ma temo che al momento la mia presenza le faccia più male che bene, purtroppo. E non sai quanto mi dispiace. Ma tu e Bella avete un rapporto completamente diverso!»
Penelope sbuffa, confusa.
Posso anche evitare di spiegargli che sono una piccola invidiosa amica del cavolo.
Il senso di colpa che la pervade da giorni torna a farsi sentire, fastidioso.
 
Non è giusto che io ce l’abbia con lei perché Caspian l’ha scelta. Dovrei esserne felice, dopo quello che ha passato. Che amica di merda che sono.
 
«Ci mancava solo che, dopo essersi scelta un coglione, Bella finisse con un prete confessore» mugugna, ancora imbarazzata.
Caspian scoppia a ridere e la tensione si allenta.
«Ti ringrazio. O forse no?» scherza.
Pen gli dà un pugno scherzoso.
«Sarà meglio che tu te la meriti, la mia fiducia. Chiaro?»
«Chiarissimo. E…Pen? Grazie»
La ragazza sorride, impacciata.
«Va bene, ora tocca a te. Che ne dici di invitare Lucy per un ballo chiarificatore?»
Caspian esita, lanciando uno sguardo alla ragazza imbronciata che lo fissa dal bordo della pista.
«Non so. Forse no…»
«Ora tocca a me riprenderti: non essere vigliacco. Se per te è una sorella, allora vale bene un sacrificio, no?»
Il ragazzo le sorride.
«Sei una brava amica, Pen. Grazie»
 
 
Invitare Lucy non si rivela affatto facile.
La ragazza sembra divertirsi a fare la scostante e ad ignorare i ripetuti tentativi del re di convincerla a ballare con lui. Caspian si sforza di mantenersi calmo, ricordandosi quanto tiene a lei e il suo desiderio di risolvere la situazione.
«Ti prego, Lu»
«No, grazie. Vai ad invitare la tua Bella»
«Per favore. Non vuoi che parliamo un po’?»
«Per dirci che cosa? Quanto sei felice con lei? A me non interessa. Anzi. Anzi, io spero che siate infelici entrambi. Perché da questa storia non può nascere niente di…»
Caspian la strattona per un braccio e la trascina quasi di peso in pista.
Intercetta lo sguardo preoccupato di Bella, ancora in compagnia di Edmund, e le sorride rassicurante, cercando di ingoiare la rabbia.
 
È Lucy. Calma.
 
«Bene, ora parliamo»
«E invece no!»
«E invece sì» ribatte, inflessibile.
Lucy tenta di divincolarsi, ma la presa di lui sul suo braccio è ferrea.
«Non voglio farti male»
«Allora lasciami! Non voglio parlare con te!»
«Va bene, ho capito, mi odi. Non mi hai umiliato abbastanza? Resto comunque qui, a chiederti di parlare»
«Ti brucia eh? Sei un piccolo leoncino orgoglioso…»
«Lucy, siamo amici. Per me sei una sorella e…»
«Smettila di ripetermelo!»  sbotta quella «Perché non te ne vai?»
«Perché Penelope ha ragione: mi ha fatto riflettere. Ti voglio bene come a una sorella e non lascerò perdere finché non sistemeremo questa cosa. Ci tengo troppo. Scappare sarebbe facile»
«Ah, e così hai usato il tuo fascino sulla piccola Penelope per convincerla che voi siete i buoni e io quella cattiva? Molto bene, ma…»
«Non è così Lucy, e lo sai. Penelope vuole bene a Bella. Perché vuoi metterle una contro l’altra?»
«Tu piaci a Penelope!»
«Non è vero, e lo sai. Non mi conosce nemmeno. Al massimo è attratta da me e per questo io mi sono tenuto a distanza: non voglio farle del male. Come non voglio farne a te»
«Bè, per me è tardi»
Lui prende fiato.
«Lucy, ascoltami. Io non volevo. Non immaginavo. Ma…come potrei dirti una bugia? Non posso fingere un sentimento come l’amore»
«L’ho sempre saputo, che non ti piacevo»
«Oh Lucy. Non è vero. Come fai a dire una cosa del genere? Non voglio che ti tormenti così…»
«Perché non sono bella come mia sorella, o come la tua ragazza…»
«Lucy!» Caspian la scuote leggermente «Tu sei una regina di Narnia! Tu sei coraggiosa, leale, sei l’amica migliore del mondo! Io non lo so come mai, come succedono queste cose. Non lo so perché. È successo. E basta. Non fare paragoni tra voi due. Non è una questione di bellezza! Mi credi davvero così superficiale?»
Lucy si morde un labbro, ma Caspian la incalza.
«Avresti preferito che rimanessi solo? Che non conoscessi l’amore? Che mi sposassi per convenienza dinastica? Io non ho mai, mai augurato a tua sorella una cosa del genere. Anche se lei non poteva stare con me»
Lucy arrossisce.
Caspian la conosce bene, sa quanto lei sia generosa e buona.
Sempre, e in particolare con le persone che ama.
È il dolore che la rende ora una Lucy all’apparenza diversa, ma il re intravede nella sua esitazione la possibilità di ricomporre la frattura tra loro.
Infatti Lucy, troppo onesta per mentire, dopo un po’ bisbiglia:
«Certo che non voglio che tu sia infelice»
Si guardano a lungo e Caspian le sorride.
«Non odiarmi, Lu»
«Non ti odio. Come potrei?»
Gli occhi le si riempiono lentamente di lacrime.
Caspian la abbraccia forte e restano stretti per un lungo attimo, tra le coppie che ballano.
Quando si separano, Lucy si asciuga gli occhi e abbozza un sorriso.
«Forse dovrei andare a salutare Bella. Non le ho ancora detto che ha un vestito splendido»
Il re le sorride e le fa una carezza tra i capelli.
In quel momento, sente uno strattone e una voce affannata.
«Caspian! Vieni, presto!»
 
Penelope, spaventata, gli indica Bella, ai bordi della pista, che si divincola dalla presa di un uomo alto e biondo che l’ha afferrata per il braccio.
 

   
 
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