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Autore: fex    21/04/2007    10 recensioni
Draco, pur di incontrare Harry, sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa...
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Imperius

 

Ron camminava nel buio, il rumore dei passi, si diffondeva nelle immense scalinate, fino ai piani più altri, raramente esplorati da alcuno. Era appena sgattaiolato fuori dal bagno dei prefetti , al quinto piano, e nonostante si fosse minuziosamente asciugato, sentiva ancora il caldo vapore dovuto all’acqua forse eccessivamente calda.

Era ancora ben lontano dal ritratto della signora grassa, ne era consapevole, ma ad ogni angolo, si augurava che davanti a se, troneggiasse l’immenso quadro, rappresentativo per la sua casata.

 

Illuso.

 

La sua andatura si fece rapida, quasi frenetica. Ultimamente si spacciava troppo spesso per il duro della situazione, ma non poteva celare le sue paure ancora a lungo.

 

Le scale, i quadri ammassati  in maniera quasi caotica e tutti quei drappi variopinti, non potevano che partorirgli timore.

Forse si aspettava che d’improvviso da  una apparentemente statica tela, sarebbe fuoriuscito uno spaventoso ragno, che lo avrebbe torturato in non si sa quale modo.

 

Ingenuo.

 

Forse, con ciò che lo aspettava, un ragno sarebbe stata, una piacevole aspettativa.

 

***

 

Aveva aspettato ore fuori dal bagno dei prefetti, esattamente quello accanto alla statua di Boris il Basito, dove molto tempo prima, aveva fatto la sua apparizione Ron;  prima di entrarvi e non farsi più vedere per interminabili momenti.

“Che stupido! Quanto tempo gli serve per farsi un bagno?” Si domandava, sperando che in qualche assurdo modo, la sua futura vittima, non avesse capito ciò che lo attendeva.

 

Follia.

 

Ecco cosa scorreva nelle vene di quel ragazzo in quel preciso istante, follia e probabilmente anche un forte sentimento. Quale non si sa, ma che fosse forte, non vi è alcun dubbio.

Era nascosto nell’oscurità, non aveva bisogno di inutili mantelli o incantesimi di “disillusione”. Erano sufficienti degli abiti scuri e una discreta lontananza dalle persone, per essere praticamente inavvertibile.

 

Mentre il tempo passava, il ragazzo all’uscita del bagno dei prefetti, viaggiava nella propria fantasia, convinto che ciò che stava per fare, fosse giusto, e che , inevitabilmente, il suo tentativo, andasse sicuramente in porto.

 

Non lo si può certo definire uno sprovveduto.

 

Forse però, quella notte la sua immaginazione, lo aveva portato a confidare troppo in ciò che stava per fare, cosa che lo penalizzò mentalmente. Sul piano ciò fu indifferente.

 

Draco stava per fare qualcosa di esageratamente folle.

 

***

 

Ron sgattaiolò fuori dal bagno, e Draco, quasi come una bestia selvatica che odora il fresco profumo del sangue, si alzò silenziosamente, e cominciò a seguire con passo felpato, quasi impercettibile, Ron, che per la fretta, non si accorse di nulla.

 

Appena il rosso aumentò la velocità della propria camminata, il biondo non si scompose, e accrebbe a sua volta l’andatura.

 

Draco era praticamente l’ombra di Ron, solo a distanza.

 

Le rampe di scale che percorreva uno, le percorreva anche l’altro, quasi fossero in un certo senso, attratti.

 

Draco, ripercorreva i passi di Ron, il suo desiderio.

 

Ron, invece camminava spedito, desiderando solo il quadro della signora grassa. Che evidentemente non tardò ad arrivare. Dopo infiniti angoli e dopo un’immensità di scalinate, finalmente il primo raggiunse la tanto ambita tela, e prima di proferire la parola d’ordine, si diede un’accurata occhiata alle spalle.

 

Errore, grosso errore.

 

Questo diede il tempo a Draco di avvicinarsi, di impugnare la bacchetta e di iniziare a dire:

 

- Imper…-

 

Poi, si fermò.

 

- Cordis – Pronunciò Ron. 

 

Stava per macchiarsi di un crimine, quando poteva benissimo origliare e ottenere lo stesso risultato.

 

Il quadro si protese in avanti, per poi spostarsi verso la parete accanto. Dall’interno della casa comune, fuoriusciva una flebile luce dorata, sufficiente a malapena per illuminare un volto.

 

Draco attese che Ron entrasse nel breve tunnel che lo avrebbe condotto nel suo dormitorio, poi aspettò che il quadro si richiudesse.

 

- Tu non entri caro? – Domandò amabilmente la Signora grassa, inconsapevole del suo errore.

Draco non attese oltre.

 

- Cordis… -

 

Ed entrò.

 

***

 

Si immaginava la sala comune Gryffindor in quel modo. Così maledettamente accogliente, così…così…Gryffindor!

Osservando con stupore ciò che lo circondava, si avviò meccanicamente verso le scalinate, sapendo già il luogo di arrivo.

 

Fortunatamente non vi era nessuno in giro, così lui ebbe la possibilità di muoversi liberamente, visto che ora vi era un po’ di luce, il suo travestimento era pressoché inutile.

 

Salì diverse rampe di scale, che lo condussero fino al pianerottolo del settimo anno. Aprì la spessa porta in legno e osservò l’oscurità.

Si udivano solo i respiri di coloro che dormivano, e Draco approfittò della circostanza per intrufolarsi sotto le coperte, che sapeva essere esattamente di colui che cercava.

 

Harry, nemmeno questa mattina hai rifatto il letto…

 

***

 

Sono due ore che Draco è accoccolato in quel medesimo posto, ma di Harry, nemmeno l’ombra.

 

“Quella maledetta Cho, dovevo aspettarmelo che mi avrebbe tirato qualche brutto scherzo!”

Draco era in preda ad una collera tremenda e ad una fantasia eccessivamente fervida; ma tutto ciò, fu smorzato quando sentì cigolare il portone in legno, che qualche ora prima, era stato lui ad aprire.

 

Questa volta, era Harry.

 

Il ragazzo appena arrivato nella stanza, non si accorse di nulla, e così iniziò a spogliarsi, intenzionato a mettersi il pigiama. Draco, che non aveva valutato una tale “mossa”, non decise di fermarlo, anzi, lo lasciò fare…

 

Osservò il Gryffindor sfilarsi ogni abito, per poi mettere al loro posto un pigiama, che comprendeva il vasto repertorio di: boxer.

 

Il letto stretto del dormitorio, non era sufficiente per contenere entrambi, così, Draco, si spostò lateralmente, in modo da dare più spazio ad Harry e incrementare ancora di più la sorpresa.

 

La furia di poco prima, si era inesorabilmente spenta, ed era stata sostituita da un forte desiderio.

 

Nel medesimo istante in cui Harry si infilò sotto le coperte, Draco gli cinse la vita con le sue braccia.

 

- Draco… - Disse Harry flebilmente.

 

- Mi hai scoperto… -

 

- Chi altri farebbe una sorpresa come questa? -

 

- Forse Cho… - Sussurrò Draco, riferito ai pensieri di poco prima.

 

- Cosa? – Domandò Harry, un po’ perplesso.

 

- Lascia perdere, piuttosto, dov’eri finito? -

 

- Ero in biblioteca, mi ero dimenticato di un tema per Pozioni…Ho dovuto scrivere tre intere pergamene tutte questa sera… -

 

Draco si avvicinò al ragazzo e gli diede un bacio sulla guancia.

 

- Mi serviva proprio, grazie… -

 

Il biondo sorrise, poi continuò.

 

- Ho rischiato grosso per venire qui da te, sai? Potresti almeno degnarmi della tua attenzione! – Proferì scherzando.

 

- Quanto grosso? -

 

- Una maledizione senza perdono, azzarderei… -

 

Poi, lo baciò.

 

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Eccomi qui, con la mia prima Slash! Spero vi piaccia. J Ora, vorrei ringraziare due persone in particolare:

 

Janet Mourfaaill, che mi ha dato un grosso suggerimento sul come strutturare alcune parti della fanfiction. Grazie bella! ^///^

 

Stateira, che non smetterò mai di adulare e alla quale dedico interamente la one-shot, spero ti piaccia ^.^ Grazie ancora per la bella ( e attesissima! XP ) risposta!

 

Bene, ora ringrazio tutti voi, e spero che la storia vi sia piaciuta!

 

Un bacio

 

Fex

 

  
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