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Autore: anastasianapp    09/10/2012    6 recensioni
“Kurt, ma che diavolo stai facend- Oh merda. Che ci fai nel mio letto?”
Kurt spalancò gli occhi e subito provò ad alzarsi ma in un momento successivo realizzò di essere completamente nudo.
E non poteva davvero stare succedendo. Non a loro due.
“Sono nudo.” Sentenziò con una nota di panico prendendo un grosso respiro. Se non si calmava sarebbe scoppiato a piangere.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Beeeene, che dire.
I'm back. Sono tornata con la Klaine week dove molto probabilmente pubblicherò il prompt della Winter!Klaine e se ci riescono quello della Dalton!Klaine.
Spero che questa shot vi piaccia :)









Kurt si passò la lingua sulle labbra dolcemente come faceva ogni mattina prima di riaprire gli occhi.
Provò a stiracchiarsi ma qualcosa stava bloccando il suo braccio destro e appena lo mosse scoprì che non era qualcosa ma qualcuno.
Qualcuno che era saldamente arpionato a lui.

E a quel punto una leggera ondata di panico cominciò a farsi strada nella sua mente perché riconosceva in profumo, riconosceva quel leggero sollettichio dei capelli ricci e specialmente la stretta che lo teneva fermo, quasi imprigionato.
Quando di scatto alzò la testa per dare conferma ai propri dubbi fu invaso dal panico completo.
Quel ragazzo era Blaine.
Blaine Anderson.

E non doveva assolutamente trovarsi li, non doveva abbracciarlo perché quelle cose erano peggio delle coccole mattutine e loro non potevano permetterselo.
Avevano appena mandato all’aria un anno di promesse in una notte in cui erano ubriachi, per giunta.
Perché già, o erano stati ubriachi oppure nella mente di Kurt doveva esserci stato un black out improvviso dato che aveva dei ricordi molto confusi.
Spinse Blaine lontano da lui e non appena lo fece si sentì…vuoto? Incompleto? Perché diavolo stava provando quelle emozioni , di nuovo? Non potevano. Non più.

“Kurt, ma che diavolo stai facend- Oh merda. Che ci fai nel mio letto?”
Kurt spalancò gli occhi e subito provò ad alzarsi ma in un momento successivo realizzò di essere completamente nudo.
E non poteva davvero stare succedendo. Non a loro due.
“Sono nudo.” Sentenziò con una nota di panico prendendo un grosso respiro. Se non si calmava sarebbe scoppiato a piangere.

Blaine abbassò lo sguardo verso le sue parti intime notando che era nelle stesse condizioni, ma non disse nulla. Non ad alza voce, perché dentro di se stava prendendo a parolacce tutto il mondo.

Kurt non voleva giungere a conclusioni affrettate così si guardò attorno e non appena vide accanto ai piedi del letto i preservativi rigorosamente usati e il lubrificante si buttò di schiena sul materasso , con la testa sul cuscino non sapendo cosa dire.
E si sentiva schifosamente in colpa.
Con se stesso, ma ancora prima con Blaine.

“Credo di avere abbastanza ricordi per dire che è veramente successo.” Blaine sussurrò quelle parole con vergogna e Kurt alzò lo sguardo verso di lui e non riusciva a vedere nient’altro che vuoto dentro gli occhi che erano puntati nei suoi.
Ed era lui il responsabile.
Blaine lo affiancò, buttandosi sul letto disteso , amareggiato.
“Non sei un estraneo, almeno.”
“Già.”

Restarono zitti per un po’, non tanto per imbarazzo ma più per valutare le conseguenze.
Kurt si sentiva in colpa, ma non del tutto. Okay,  avrebbe voluto piangere e lo avrebbe fatto davvero se solo fosse stato lui quello debole della situazione , ma non lo era.

Il punto cruciale di tutto non era il fatto che avessero fatto sesso e che Kurt avesse rubato la verginità di Blaine quando era ubriaco, no.
Nemmeno che lui si fosse dimenticato tutto mentre Blaine no. Quella era stata la loro prima volta.

Non era tutto semplicemente perché Kurt e Blaine non erano una coppia, ma compagni di stanza al College.
Però avevano avuto una storia, al liceo.

Più che altro da quando si erano conosciuti il primo anno avevano cominciato a passare tutto il tempo possibile insieme.

Il momento in cui avevano scoperto di piacersi, però, era avvenuto un po’ insolitamente: giocando al gioco della bottiglia gli era capitato di baciarsi e, mettendo da parte tutte le prese in giro, anche se scherzose, ad entrambi era piaciuto. Piaciuto così tanto da continuare, iniziando mentre erano soli, per poi ritrovarsi abbracciati e con nessuna voglia di staccarsi l’uno dall’altro.

“Posso dire che sei il mio ragazzo? Non a tutti, però almeno a me stesso me lo posso sussurrare? Sarebbe una cosa bellissima.” Gli aveva detto Kurt timidamente e Blaine lo aveva subito abbracciato così forte da non lasciarlo nemmeno più respirare. Ma a nessuno dei due sembrava importare.

Ed era sempre andato tutto bene tra loro due. Avevano passato i primi due anni nascosti, in realtà, e si erano portati questo peso sulle spalle per tutti quei mesi ma all’inizio del terzo superiore avevano detto basta.
Il coming out non era stato facile per nessuno dei due e da quel momento Blaine aveva cominciato a passare molto, molto più tempo con Kurt dato che i suoi genitori non avevano affatto preso bene la sua omosessualità.
Nessuno dei due sapeva se, era quello il motivo, o qualcos’altro, per il quale Blaine si dovette trasferire tre mesi dopo. A Chicago.

Alla fine si sa, le relazioni a distanza non funzionano già tra gli adulti, figuriamoci tra diciasettenni del tutto immaturi. E non importava quanto tutto ciò che gli legava fosse forte, dopo mesi e mesi di sole telefonate e Skyppate arrivarono ad un messaggio al giorno ed alla fine anche quello non arrivò più.

Blaine aveva perso Kurt. Kurt aveva perso Blaine.

Fino a quando, al secondo anno di College, il compagno di stanza di Kurt non riusciva a sopportare il peso delle lezioni e dei compiti e gli era stato affidato un nuovo coinquilino.
Blaine. Quel Blaine.

E nessuno dei due sapeva dire se era stato il destino o una coincidenza ma da quel momento era diventati di nuovo amici, promettendosi di lasciarsi il passato alle spalle.

Ma si può davvero dimenticare il primo amore durato ben due anni e mezzo? Si può dimenticare la persona che ti è sempre stata accanto, reggendoti la mano e non lasciandotela mai?
Quelle domande cominciarono a bombardare la testa di Kurt, non sapeva che Blaine pensava alle stesse, identiche cose.

“Quanto ti ricordi?”
“Abbastanza da dire che ho perso la mia verginità con te. A 22 anni. Sono così patetico!”
Kurt aveva già avuto il suo primo rapporto con un ragazzo che lo aveva lasciato due settimane dopo ed aveva fatto sesso tante volte, ma nessuna era davvero stata importante.
“Hey hey hey, calmati,” Kurt si girò verso di lui, guardandolo e vederlo così indifeso lo rendeva debole. Tanto che voleva solo stringerlo a se fino alla fine dei suoi giorni ed era la stessa emozione e lo stesso desiderio che provava in primo superiore.
Sbagliato. Dovevano essere solo amici.

“Perdere la verginità a 22 anni non è patetico, vuol dire che sei stato così paziente da aspettare la persone giusta e mi dispiace, mi dispiace tantissimo che-che hai avuto me al posto di qualcuno migliore, più speciale o-“
“Io credo che tu sia stata la persona più importante di tutta la mia vita, Kurt.”
Questi alzò un sopracciglio. Blaine si girò a guardarlo, avevano i nasi a pochissimi centimetri di distanza e potevano sentire i respiri dell’altro sulla propria pelle.

“Pensandoci è vero. Sei l’unico che mi abbia fatto sentire speciale per due anni interi. Da l’anno scorso poi mi sembra di stare in paradiso con te, mi hai fatto conoscere tutti i tuoi amici e, Kurt, ho degli amici adesso. Grazie a te, grazie a tutto ciò che hai sempre fatto per me.”
Blaine rimase in silenzio, non proferendo alcuna parola ma provando a capire ciò che provava, mentre guardava Kurt non riuscendo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi.

E Kurt stava facendo lo stesso perché giunti a questo punto non sapeva più cosa dire e aveva capito che non era lui a dover parlare.
Non era lui a dover esprimere i suoi sentimenti. Doveva solo stare zitto.

L’unica cosa che fu in grado di fare, fu afferrare la mano di Blaine con delicatezza, intrecciare le proprie dita con quelle di quest’ultimo.
Blaine sussultò al contatto ma non fece assolutamente niente per impedire a Kurt quel gesto.

“E forse veramente l’unica persona con cui avrei dovuto avere la mia prima
volta sei tu. Anche se non eravamo coscienti, anche se a te non te ne frega niente.”

“Credo che mi importi tanto quanto importa a te. I tuoi occhi non mi hanno mai mentito.”
Blaine d’istinto abbassò lo sguardo e Kurt subito rise, meravigliato dal fatto che, a distanza di anni ormai, riuscisse ancora a farlo arrossire.

“Cosa ti stanno dicendo?” Domandò lui, speranzoso. Kurt si morse il labbro.
“Che tu mi vuoi baciare e anche io voglio lo stesso.”
E mentre Blaine sorrideva senza obbiettare, Kurt si avvicinò a lui sfiorando le sue labbra.
Sentiva tutte le emozioni positive riaffiorargli nello stomaco e niente di negativo. Solo quel piccolo senso di colpo che stava andando a diminuire sempre di più.
“Ieri sera avrei dovuto smettere. Non so nemmeno perché ho continuato e ti giuro che se potessi tornare indietro lo farei, davvero.”
Let’s run away and don’t ever look back” Kurt rise leggermente appoggiando la sua fronte a quella di Blaine e gli strinse i fianchi.

“Magari possiamo fare un imitazione di ciò che è successo ieri notte così da farti ricordare tutto. Andrebbe bene per te?”






Anastasia's corner.
Bene, che dire. Se siete arrivati qui vi amo e vi abbraccio tutti perchè non è cosa da tutti, credetemi.
E non so assolutamente cosa scrivere x'D
Ok, credo che dovrei ringraziarvi per essere arrivati qui a fondo, no?
Non è niente di tragicamente angst, ci ho messo solo tanto tenero fluff perchè io sono buona, a differenza di Ryan Cacca Murphy, pfff.
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Al prossimo prompt!

   
 
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