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Autore: arpilinde    09/10/2012    0 recensioni
Un piccolo tentativo di poesia senza alcuna pretesa, ispirata da un amico speciale e a lui dedicata.
Genere: Malinconico, Poesia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se cadi giù nel vuoto e nessuno può sentire,
se urli contro il vento e nessuno può capire.
Il sole dentro gli occhi incanta e può far male,
quegli occhi e l'Argentina che sanno un po' di sale.

Se piangi nella doccia e ti senti un uomo vero,
se soffri quando parti è legittimo e sincero.
Di primavere e freddi ne son passati alcuni,
ti scosti via dal viso pensieri e ricci bruni.

Ma dietro, per la strada, ne son di cose andate,
magari in altri mondi saranno ritrovate.
Se avessi fatto meglio, se fossi un po' diverso,
se io l'avessi amata, se non mi fossi perso.

Se Genova è passata e Milano t'innamora,
se Roma un po' ti manca e Torino non è ancora.
Se Napoli è vicina e Firenze più lontana,
se sceglierai per te una città emiliana.

Le luci dello stadio, la vita è una soltanto,
se l'anima saprà comprendere il rimpianto.
Se corri, non ti fermi e il fiato va a mancare,
se scegli ad occhi chiusi sai che non puoi sbagliare.

La palla gira,
prendi la mira,
respira,
poi tira.
Trapassa la porta,
trapassami il cuore,
trapassami ancora.


  
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