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Autore: Tabitah    09/10/2012    0 recensioni
"La YG Entertainment sembrava solo un sogno lontano, un’illusione oscura di un futuro che non sarebbe mai esistito, invece ora il grande palazzo grigio si ergeva davanti ai miei occhi"...
Han Yin, una giovane coreana, viene presa come agente dei poderosi Bigbang, entra subito in sintonia con Seungri e gli altri, ma un rapporto strano si instaura fra lei Ji Yong e TOP...in effetti la ragazza e il più grande del gruppo sembrano entrare in rivalità, si aggiunge alla schiera Soo Rin un'affascinante donna che sembra essere una vecchia fiamma del leader...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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La YG Entertainment sembrava solo un sogno lontano, un’illusione oscura di un futuro che non sarebbe mai esistito, invece ora il grande palazzo grigio si ergeva davanti ai miei occhi, ancora mi chiedevo come fosse possibile che fossi proprio li, stavo vivendo quel sogno che sembrava irraggiungibile, mi passai la mano fra i capelli mossi che ricadevano sulle spalle per poi spettinarmi con le dita la frangia e ricomporla subito dopo scuotendo leggermente la testa, era un mio gesto molto usuale, quando non sapevo come comportarmi o cosa dire, alcuni giornalisti ancora mi sporgevano il microfono e i registratori sotto il naso “Han Yin la nuova aspirante agente dei famosissimi BigBang, come ci si sente?” questo era quello che continuavano a ripetere, le solite domande, come ci si sente, hai mai pensato di arrivare fino a questo punto…ti accalcano senza pensare al fatto che potresti essere ancora piuttosto scossa, no, non pensavo di arrivare fino a qua, mi limito a sorridere e annuire senza dare delle risposte precise a quelle persone invasive assetate di scoop, mi lasciai tutti alle spalle facendomi largo fra la folla che bloccava l’entrata, alla fine riuscii a infilarmi dentro il portone di vetro, rimasi estasiata, tutto ciò che mi stava intorno mi ipnotizzava, l’arredamento, l’aria che si respirava, la consapevolezza di stare sotto lo stesso tetto con i cinque uomini fra i più acclamati di tutta Seoul, la YG family chi se lo sarebbe mai immaginato! Si ero contenta, ma il mio temperamento mite e introverso mi impedì di ridere, urlare e saltare, il mio stomaco si contorceva come la centrifuga di una lavatrice, dentro di me si festeggiava il carnevale, dall’esterno invece si vedeva solo una giovane ventitreenne che si guardava attorno da sotto la frangia con gli occhi luccicanti mentre si mordeva il labbro inferiore sorridendo sotto i baffi     
 -venga pure la stanno aspettando...   
-che? Ah si.. mi voltai di scatto verso la voce cortese che mi si era appena rivolta e tirai un profondo sospiro nel sentire quelle parole, lasciai scivolare le braccia lungo i fianchi accarezzando il tessuto fine del mio vestito blu pastello, coperto nella parte superiore da una blusa in camel che cadeva fino a metà coscia e si chiudeva sul davanti con un semplice bottoncino sotto il seno, mi tirai poi su le maniche della blusina fino a farle arrivare sopra il gomito, mi sistemai il piccolo cerchietto impreziosito da un gonfio fiocchetto rosso di raso che pendeva dal lato sinistro della mia testa, camminavamo io e la signora che mi stava accompagnando lungo i corridoi dell’edificio, lei a passo deciso, tutta impettita nel suo tailleur che le calzava benissimo dandole un aria così elegante e professionale, io invece sembravo una bambina, camminavo barcollando da un lato all'altro per guardare oltre quella figura dritta e sicura, spesso mi scrocchiavo rumorosamente le dita presa dall'agitazione e giocherellavo con il ciondolo, raffigurante un piccolo gufo accigliato, che mi ricadeva dal seno penzolando nel vuoto, potevo benissimo capire che il mio abbigliamento non era adeguato alla situazione per lo sguardo giudice dei manager e di alcune segretarie, arrossii violentemente nel vederli bisbigliare sul mio conto e inclinai la testa di lato abbassando lo sguardo e nascondendomi sotto i capelli        
 -prego, il leader voleva incontrarla

Il leader?...Proprio lui? Proprio ora? La prima persona a cui avrei rivolto la parola era proprio lui, GDragon, mi chiedevo se fosse il tipo che probabilmente fingeva di essere nei video e sul palco…magari al posto di un ragazzaccio impertinente e provocante, che riesce a far crollare ai suoi piedi uno squadrone di giovani quindicenni mi sarei ritrovata a parlare con una persona del tutto diversa, nemmeno riuscivo a immaginarmi come sarebbe potuto essere, ero troppo abituata dall’immagine che aveva regalato fino a quel momento.    
 Si aprì la porta della sala prove, feci un passo sul parquet chiaro e lucido senza alzare lo sguardo, il cuore mi batteva a mille, e a dire il vero la cosa mi tranquillizzava perché in un momento così sarebbe stato più facile che quel muscolo cessasse di battere all’istante                                                
-Oh eccoti! Sei tu Han Yin…-
  
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