Se ne stavano accoccolati l’uno accanto all’altro, i loro corpi incuneati per proteggersi dal freddo di quell’inverno ormai inoltrato. Haku rabbrividì e Naruto d’istinto aumentò la stretta delle braccia, strette intorno alla sua vita, così sottile per essere quella di un ragazzo.

Era passato qualche anno dalla prima volta che si erano incontrati: Naruto si era fatto più alto, tanto da superare quasi tutti i genin del villaggio ed anche il suo fisico dalla muscolatura ben definita faceva capire che ormai non era più un bambino.. Haku invece non era cambiato per niente:benché dotato di una notevole forza, il suo corpo era rimasto esile e minuto e il suo viso ,dai lineamenti così dolci e delicati,continuava a procurargli imbarazzo quando le persone lo scambiavano per una ragazza.

Haku sorrise dolcemente a quel contatto, lasciando che la sua mano si posasse su quella di Naruto.

Viveva con lui dalla prima volta che era giunto a Konoha e Naruto aveva deciso di “rapirlo” per fare un dispetto a Zabuza...non se n’era più andato e si prendeva cura del ragazzino biondo con la stessa dedizione impiegata in tutti quegli anni con il suo maestro. Tra loro era nato un sentimento strano e complicato...ma di sicuro provavano un profondo affetto l’uno per l’altro e non esitavano a dimostrarlo.

Naruto mormorò qualcosa nel dormiveglia “Hachan?”lo chiamò con quel nomignolo da lui creato.

“Mh?”domandò per tutta risposta il ragazzino, restando accoccolato tra le sue braccia ma girandosi verso di lui e cingendo il suo fianco con una gamba.

Questa volta fu il turno di Naruto di sorridere: Haku dormiva sempre abbarbicato a lui in quel modo e cercava sempre un contatto con lui, quasi avesse paura che da un momento all’altro potesse venire abbandonato.

“E’ ora di alzarsi”rispose infine al ragazzino della nebbia.

Haku mugolò qualcosa d’incomprensibile nascondendo il viso sotto le coperte. Naruto ridacchiò e lo imitò, ritrovandosi faccia a faccia con il ragazzo, che stringeva forte gli occhi per strappare ancora qualche minuto di sonno. Appoggiò delicatamente le labbra sulle sue, chiudendo gli occhi a sua volta e sussurrandogli”E’ ora, principessa” prima di ritornare a baciarlo. La lingua di Naruto uscì dalle sue labbra per seguire il contorno di quelle morbide di Haku, che, accennando ad un sorriso, le dischiuse, lasciando la sua piccola lingua libera di incontrare quella di Naruto. Si abbracciarono più forte, godendo l’uno del contatto del corpo dell’altro. Poi, lentamente, Naruto spostò la gamba di Haku, per poterglisi stendere sopra, sentendo così il suo cuore cominciare a battere più forte.

Il primo raggio di sole mattutino filtrò attraverso la finestra, illuminando la stanza di luce soffusa. Naruto guardò il viso di Haku, e sulle labbra gli affiorò un sorriso dolce “sei…così bello” sussurrò chiudendo gli occhi e baciandolo ancora con dolcezza, mentre le sue dita scivolavano tra i capelli di lui, accarezzandolo……………

Il calore sul viso si fece intenso e Naruto riaprì gli occhi.

Nella luce del mattino si ritrovò rannicchiato davanti a quella piccola croce di legno, tra le mani quel coprifronte il cui simbolo era ormai cancellato dal tempo. Si rialzò e sorrise tristemente...il soffio di vento gelido che passò vicino alle sue orecchie sembrò sussurrargli “non dimenticarmi...mai “