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Autore: Parfois_    09/10/2012    0 recensioni
‘Eth, mi abbracci? Ho freddo.’ Mi guarda sorridendomi, poi cambia posizione e m’abbraccia.
Ci addormentiamo così, naso contro naso, braccia contro braccia, cuore contro cuore.
Apro gli occhi, il sole sta appena salendo, è rosso rosso. Sta salendo piano piano, la spiaggia è deserta. Si sentono solo i gabbiani, mi giro e vedo Ethan che è ancora abbracciato contro di me. Provo ad alzarmi ma lui si abbraccia ancora più contro di me, ‘Non andartene via, perfavore.’ Spalanco gli occhi immediatamente, lo guardo ma lui continuava a dormire, lo stringo immediatamente più forte ‘Mai, finchè tu mi vorrai io ci sarò. E questa è una promessa, Ethan.’ Poi lo bacio sulla guancia e torno a dormire.
Vi prometto che non è una storia che deluderà, anzi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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‘Ethan. Perchè vai via? E guardarmi negli occhi quando parli cazzo.’ Mi guarda negli occhi e comincia a balbettare scuse del genere che non voleva e bla bla bla. ‘Dimmi perchè te ne vai, te ne prego.’
‘Vado via perchè.. Ho una borsa di studio.’ Scoppio a ridere, ‘Strano perchè se non mi ricordo male mi hai sempre detto che fai schifo a scuola. Non mi dire stronzate. Sei maggiorenne, no? Genitori non ne hai praticamente, perciò ripeterò un’ultima volta la mia domanda e te mi risponderai sinceramente. Perchè te ne vai via, Ethan?’ Nello stesso momento vedo una ragazza con i capelli rossi venire verso di noi con dei panini in mano, mi sorride e si gira verso di Ethan ‘Tesoro, ho preso dei panini per il viaggio. Ci aspettano i miei genitori, andiamo? Ti aspetto in macchina, fai presto!’ Poi entra in macchina. Mi vien da ridere, non ci posso credere.. Mi guarda con gli occhi tristi e prova ad aprire la bocca ma nessun suono ne esce, non so davvero cosa fare. Me ne vado, basta. ‘Embè che vuoi ancora? Divertiti, e potevi anche dirmelo prima invece che farmi soffrire ancora per nulla. Io sorrido, spero che passi una bella vita Ethan, addio.’ Apre la bocca come per dire qualcosa ma poi la richiude, rendendosi conto anche lui della situazione. Mi giro quasi sperando che non fosse come tutte le altre persone nella mia vita che entrano pian piano come ne escono. Quasi quasi spero che urli “Vaffanculo a tutto, andiamo dove vuoi, come vuoi. Ti amo angie.” Solo che lui non si gira, solo che mentre io salgo sulla mia moto lui sale nella sua macchina e mentre io accendo la moto lui accende il suo cuore alla rossa baciandola. Prima di scoppiare in lacrime come una ragazzina patetica sfreccio dalla parte opposta facendomi trascinare dalla velocità, non so nemmeno io quanto forte sto andando. Non riesco a fermarmi. Un’oretta dopo mi fermo, mi metto a lato della strada, sono quasi le dieci. Se vado in città arrivo verso mezzo giorno, cosa potrei fare oggi? Quest’anno mi diverto e basta, l’avevo già deciso. Di sicuro non sarà uno stronzo a impedirmelo. Sorrido, la vita è bella ragazzi! Risalgo in moto, mi giro e parto per la città pensando già a cosa fare. Tagliarmi i capelli? Mmmmh. Nah, pensavo più a tingerli. Si, mi faccio il labret e mi tingo i capelli. Rosso? Un bel rosso fuoco, sisi mi piace. Arrivo in città e mi fermo da Starbucks, c’è una ragazza della mia età circa, perchè non è a scuola o al college? Non sono affari miei in ogni caso. Le sorrido e lei mi guarda incuriosita. ‘Un mocaccino per piacere.’ ‘Subito, non per farmi gli affari tuoi ma non dovresti andare a scuola?’ Poi guarda la mia chitarra come per capire se ero una barbona o saltavo scuola e basta. ‘Si si ma oggi non ci potevo andare per motivi. Pensavo di farmi i capelli rossi e un piercing anche, sai? E te, te perchè non sei a scuola..?’ Mi sorride, è davvero carina. Ha i capelli biondi e corti con delle meche blu dello stesso blu dei suoi occhi. ‘Nah devo lavorare ancora oggi, arrivo domani. Abito un po’ fuori da qua, ancora un anno e son fuori da qua, finalmente. Mi chiamo Hailey. Ti vuoi sedere a un tavolo? Tanto non c’è nessuno per un po’, mi sa.’ Ci sediamo a un tavolo e cominciamo a parlare, lei mi parla di come la sua famiglia è un disastro. Di come i suoi genitori non la capiscono e sono dei “materialisti di merda”. ‘Io mi son stufata della civiltà, di tutte queste etichette morali. Tra poco andremo in giro con un etichetta come i cani con sopra scritto “grassa”, “anoressica”, “alta classe” etc. Mi fanno schifo, tutti. I politici, quelli che ti prendono i soldi, quelli che governano ‘sta merda di stato. Tutte le associazioni che dicono che fanno ma le persone continuano a morire, la crisi continua e non fanno nulla. Ma io me ne andrò, questo è sicuro Angie. Hai mai letto ‘Into The Wild?’ Oppure un qualsiasi libro di Jack London.’ Ci penso su, ‘No leggo molto ma non li ho mai sentiti. Appena posso li leggo, prommesso Hailey. Ci vediamo a scuola? C’è solo un liceo qua, no?’ Mi sorride un po’ rincuorata ‘Sisi! Allora ci vediamo a scuola, ti faccio anche conoscere gli altri. A domani bella.’ Ci abbracciamo come se fossimo amiche da sempre e esco con una nuova sensazione. La sensazione di avere qualcuno che ti vuole bene, davvero. Ti senti bene, dentro. Sorridendo vado dal parrucchiere dimenticandomi un po’ di tutto, dopo meno di un’ora ho finito, capelli lunghi rossi fuoco. Si, ci sto davvero bene. Pago e vado in un negozio di piercing che era lì affianco e mi faccio il side lip, fortunatamente non costava molto. Stavo passando davanti a delle donne africane che stavano facendo treccine a delle bambine e ripenso a quelche m’ha detto Hailey prima: ‘Ci staresti davvero bene con delle treccine, hai i capelli così lunghi e poi rossi sarebbero davvero fighi.’ Si cambia, no? Sorrido ad una signora che al momento non era occupata e mi stava guardando, le chiedo per se mi potrebbe fare le treccine: Lei mi sorride e mi fa segno di sedermi su una sedia davanti a lei, appena mi sedio incomincia. 
  
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