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Autore: Grotesque    10/10/2012    2 recensioni
[La Storia dell\\\'Arcana Famiglia]
E perchè continuo a guardare questa porta senza nessun motivo?
Non capisco.
Non mi capisco.
E suppongo che, data la mia età, sia preoccupante. Cielo, non sono più un adolescente!
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Voices'
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Otou-san

 

 

Guardo intimorito la porta scura davanti a me.

 

L'uomo dietro questa porta è lo stesso uomo che ha fatto del male ad un bambino indifeso.

Ma io non sono più un bambino, sono cresciuto ormai.

 

E allora perchè dentro di me c'è questo timore?

Perchè sento questa sensazione infantile crescere dentro di me?

 

E perchè continuo a guardare questa porta senza nessun motivo?

 

Non capisco.

Non mi capisco.

E suppongo che, data la mia età, sia preoccupante. Cielo, non sono più un adolescente!

 

E allora perchè sono venuto qui senza saperne il motivo?

Quella porta, la conosco, e sono venuto qui guidato da un istinto misterioso.

 

Un istinto che non capisco. Ho sempre avuto paura di entrare qui, diamine!
E allora perchè sono qui?

 

Le domande sono sempre le stesse, che vagano nella mia mente, una mente confusa.

Sicuramente in questo momento la Signorina ha bisogno di me, e io ora non sono al suo fianco!

Santo Cielo, sono un adulto, mi devo prendere le mie responsabilità!

 

Ma rimango qui, fisso, senza riuscire a fare nulla:

ne tornare indietro dalla Signorina,

ne aprire questa dannata porta.

E rimango qui inchiodato.

 

Devo andare a preparare il thè alla Signorina!

E devo anche ricordare a Pace che dopodomani deve fare una ronda nella zona Est!

E devo rimproverare quel testone di Debito perchè l'altro giorno ha combinato un casino al casinò
-non può mica corteggiare la Signorina davanti a tutte le sue amanti, quelle si arrabbiano! Senza contare che
non dovrebbe proprio corteggiarla la Signorina!-

 

Insomma, ho un sacco di cose da fare, devo anche raccogliere un sacco di erbe per delle medicine importanti!
Non sono un irresponsabile e tutti contano su di me affinchè io svolga le mie mansioni!

 

Io devo rispondere a questa fiducia!

Come ho sempre fatto!

 

Perchè se qualcuno si fida di te, tu non puoi tradire le sue aspettative!

La Signora Caterina non l'ha mai fatto!

 

Ma rimango qui.

 

E pensare alla Signora Caterina, mi fa crescere un nodo alla gola.

Un lieve singhiozzo, che arriva ovattato alle mie orecchie, mi sfugge dalla bocca, ormai semiaperta.

 

Una volta ha tradito le mie aspettative.

Le ha tradite spegnendosi, andandosene.

Altri singhiozzi mi sfuggono dalle labbra, sempre meno controllati, e delle grandi lacrime mi rigano le guance. Tutto sfugge dal mio controllo.

 

Tutto deve sempre essere tenuto sotto controllo, perchè se si è il più grande, il più grande di tre bambini soli, non si può che essere forti.
Le lacrime non sembrano forti.

Non mi posso permetto di piangere per questo.

 

Sto piangendo di tristezza o di rabbia?

Tristezza pechè la Signo- ...no, la mamma se n'è andata, lasciandomi in mano suo figlio ed un bambino, troppo piccoli per badare a se stessi da soli?
O rabbia, verso un mondo ingiusto che mi obbliga ad essere forte quando non lo sono per niente?

 

O forse è rabbia perchè non so come sono arrivato a pensarci?
O forse è rabbia perchè in realtà so benissimo perchè sono qui?

 

Le lacrime scendono incontrollate dagli occhi ametista del ragazzo, i singhiozzi, dapprima strozzati, si fanno sempre più forti finchè una porta non si apre,
senza fretta, senza violenza, ma con calma, lentezza e dolcezza.

Occhi chiari nascosti da lenti oscure scrutano il ragazzo.
E poi due braccia, calde, ma dal tocco gelido, avvolgono le spalle del ragazzo in ginocchio.

 

Sono venuto qua perchè volevo qualcuno che mi aiutasse a rialzarmi?

 

No...

 

Sono venuto qua solo perchè ne avevo voglia, come un adolescente, una persona che lo fa e basta.
E perchè sia i bambini che gli adulti hanno bisogno di un qualcuno che ci sorregga e che ci sia vicino, qualcuno che ci insegni qualcosa.
Qualcuno che ci insegni ad essere forti.

Qualcuno che ci aiuti ad essere forti.

 

E, anche se può non sembrare così a volte,

 

                                            dovrai sempre volere bene

 

                                                                                              al tuo

 

 

                                             Papà

  
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