10/10/2012
3 recensioni
We can't forget the Hunger Games
The wall
Fa troppo caldo per dormire, non ha mai fatto tutto questo caldo dentro questo maledettissimo treno, eppure io lo sento.
Mi alzo lentamente dal mio letto, indosso solo una camicia da notte leggera bianca, con un disegno fatto all'uncinetto, sul colletto è morbida, morbida come la sua pelle. Una lacrima scende dal mio viso, il treno sobbalza, sfrigola e poi si ferma.
-Siamo arrivati- sussurro al vento.
Sento un ticchettio alla porta e il rumore di una serratura arruginita che si apre, una figura scura si fa largo tra le ombre che la candela poggiata sul mio comodino proietta sulla parete.
-Siamo arrivati, vestiti e scendi, ti aspettano dei festeggiamenti.- è la voce di Melyss la mia accompagnatrice.
-Dammi cinque minuti- rispondo con una voce fredda. Non è il mio solito rispondere così ma appena scesa da questo treno dovrò ridere e essere felice, quando non lo sono, dovrò dare delle spiegazioni e non sono mai stata brava con le parole.
Scendo gli scalini del treno, la luce diretta del sole mi abbaglia per qualche secondo poi riesco a distinguere cosa c'è davanti a me. L'intero distretto 4 è in subbuglio, persone che urlano e applaudono, percorro il breve tragitto dal treno alla macchina e mi capita di toccare e dire grazie a mille e più persone. E' un'incubo.
Melyss non fa altro che parlare per tutto il tragitto stazione-casa, continua a blaterare e blaterare sull'accoglienza appena ricevuta.
-Hai visto quanta gente! Tutti che urlavano il tuo nome, non è stato emozionante?-
Distolgo lo sguardo dal finestrino e la guardo, non posso fare a meno di sorridere vedendola così felice, anch'io dovrei esserlo, perchè non lo sono? Ah si lo so perchè.
Mi limito ad annuire per tutto il viaggio. Poi dopo mezz'ora di macchina arriviamo al villaggio dei vincitori, la mia futura dimora da qui fino a quando vivrò.
Sulla soglia della casa ci sono mia zia Angy e il mio fratellino Leo, appena mi vede scendere dalla macchina il suo sorriso si allarga, corre verso di me e mi abbraccia saltandomi addosso. Ride, piange, parla... è felice di rivedermi.
-Leo, su dai ora scendi! Sei pesante, ma quanto sei cresciuto in così poco tempo?- dico con la voce più gentile e allegra che ho.
-Ho avuto tanto paura di perderti, tu in quel posto, meno male che quel ragazzo...-
-Shh- sussurro al mio fratellino, prima che tutto torni alla memoria, riesco a respingere quell'immagine dalla mia mente a creare dinuovo quel muro; stringendo la mano di Leo, passeggiamo intorno la casa, lui mi fa vedere il giardino fuori e le altre case occupate dai vincitori precedenti, Annie, Mags, Finnick...
Poi è il momento del tour della casa, ma arrivati allo studio mi blocco, lui è lì appoggiato allo stipide della porta, che mi sorride.
-Ryan!- urla mio fratello abbracciandolo.
-Leo, posso parlare con tua sorella, da solo?-
Leo annuisce, mi da un bacio sulla guancia e scappa via verso la sua stanza, ora siamo io e lui da soli.
Non ho il coraggio di fare il primo passo, anche se so che dovrei. Ma come al solito è lui a prendere l'iniziativa, si avvicina a me sempre di più, è a meno di 5 cm da me quando senza che me nè accorga mi accarezza una guancia con il palmo della mano e mi bacia.
Ed è quel maledetto bacio che fa crollare quel muro e uno dietro l'altro come una tempesta tutte quelle immagini si ripresentano nella mia testa.
Crollo a terra, in lacrime, non posso non ricordare.
Non ci si può scordare degli Hunger Games.
*Angolino di Frà*
Salve! Questa è la mia prima Long su Hunger Games! Amo questa saga e desideravo da tanto scrivere qualcosa su di lei, ci ho pensato a lungo e questo è quello che è uscito fuori...
spero non sia una totale schifezza.
Aspetto le vostre recensioni.
Grazie mille a tutti.
Salve! Questa è la mia prima Long su Hunger Games! Amo questa saga e desideravo da tanto scrivere qualcosa su di lei, ci ho pensato a lungo e questo è quello che è uscito fuori...
spero non sia una totale schifezza.
Aspetto le vostre recensioni.
Grazie mille a tutti.