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Autore: Edoatar    10/10/2012    3 recensioni
In questa breve One-shot racconto dell'incontro tra il giovane vichingo Hiccup e il drago "Sdentato".
Ammetto che questo film ha cominciato a piacermi un pò dopo dell'uscita al cinema, ma ora lo considero il miglior film di animazione mai realizzato dalla Dreamworks.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I racconti di zio Edo'
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Un'amicizia impossibile

 

 

Hiccup terminò la seconda lezione dell'addestramento draghi di Skaracchio e dopo aver ricevuto un'imbarazzante sgridata da Astrid, prese un pesce e un vecchio scudo, e si incamminò verso la conca dietro al Capocorvo, dove il giorno prima aveva scoperto essere il nascondiglio del drago.

Quando vi arrivò, il suo scudo rimase incastrato in una stretta fessura e dovette farne a meno.

Avanzò con cautela, reggendo il pesce per le branchie.

Si sentiva osservato. Guardò intorno a se ma non vedeva niente.

Poi, improvvisamente, da una roccia li vicina sbucò la Furia buia che, annusando l'aria e avendo fame, si avvicinò, seppur con prudenza.

Hic allungò il braccio che reggeva il pesce e quell'essere gli si avvicinò, ma si ritrasse subito ringhiando, puntando alla cinghia del ragazzo.

Lui scostò la maglia di pelle e prese il proprio pugnale, gettandolo a terra. Il drago gli fece cenno di lanciarlo via e così fece.

Ora sembrava più tranquillo e quando fu vicino al giovane vichingo spalancò la bocca priva di denti.

-”Ah! Sdentato. Avrei giurato che tu avessi...”

La Furia buia estrasse le zanne e veloce come un fulmine portò via il pesce dalla mano di Hiccup, divorandolo:”...I denti.” Concluse.

Il mostro continuò ad avanzare verso di lui fino a farlo cadere e spingerlo contro una roccia.

-”Ah, ah, no, no, no, n-non ho altri pesci.”

Il drago emise strani versi fino a quando non rigurgitò la metà posteriore del pasto appena fatto, e subito dopo si sedette, con lo sguardo fisso sul ragazzo.

Hic non sapeva cosa fare fino al momento in cui la Furia buia non gli indicò con gli occhi il pesce. Fu allora che il giovane capì. Si fece forza e azzannò l'animale, riempiendosi la bocca, e al gesto da parte del drago di inghiottire il boccone, ci riuscì a fatica, rabbrividendo per il cattivo sapore.

Il rettile invece sembrava apprezzarlo dato che ne avrebbe mangiato ancora.

Hiccup gli sorrise e Sdentato, che per lui era un gesto nuovo, cercò di imitarlo.

Hic ne rimase affascinato, si rimise in piedi e allungò il braccio verso di lui, il quale si allarmò subito e volò dall'altra parte del laghetto.

Alitò un po' di fiamme al suolo, riscaldandolo per riposarsi.

Alzò la testa quando sentì un uccello cantare e lo guardò volare via. Quando riabbassò la testa vide che Hiccup si era seduto a pochi metri da lui. Cercò di ignorarlo. Intanto Hic gli si avvicinava ed era quasi riuscito a toccargli la coda, se non fosse stato per lo sguardo vigile del drago, il quale si cercò un'altra sistemazione per dormire. Si appese a testa in giù come un pipistrello sul ramo di un albero e li si appisolò.

Quando si risvegliò, notò che Hiccup era seduto su di una roccia. Si avvicinò e anche se il ragazzo si accorse della sua presenza, continuò a disegnare con un bastoncino nella sabbia fino a formare la testa della Furia buia.

Il drago ebbe un'illuminazione, si allontanò, ma solo per sradicare un albero che, reggendolo con la bocca, usò per creare intorno ad Hic una serie di linee e forme senza senso.

Il ragazzo si mosse di un solo passo, andando a pestare su una di quelle e Sdentato lo avvisò ringhiandogli contro.

Allora subito Hic ritrasse il piede vedendo il cambiamento di umore del drago. Capì che non doveva toccare il tracciato e così iniziò a muoversi tra una piroetta e l'altra, fino a ritrovarsi proprio al di sotto di Sdentato che ricominciò a guardarlo.

Hiccup tentò nuovamente di sfiorare quella creatura, la quale ringhiò non appena gli si avvicinò.

Il ragazzo trasse un profondo respiro e distogliendo lo sguardo tese ancora il braccio, immobilizzandosi.

Il drago fissò a lungo la mano del giovane, infine chiuse gli occhi e la toccò con il muso.

Un esterrefatto vichingo rialzò la testa e i due si guardarono negli occhi. Sdentato sbuffò dalle narici e volò via.

Poi Hic salutò il suo nuovo amico, e si avviò verso il villaggio, per partecipare alla cena con Skaracchio e gli altri ragazzi del corso anti-drago.

  
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