Il sole splendeva alto nel cielo,i passerotti cantavano insieme agli usignoli librando in aria una soave melodia.
Ma nessuna magiaca melodia, alcuno uccellino poteva donargli allegria, né i raggi di sole potevano più brillare sul suo cupo capo. I capelli rossi ,un giorno così ridenti, perdevano colore diventando noiosi e cupi. I suoi occhi splendenti di furbizia benigna e felicità ora si presentavano fissi e vuoti, e come uno specchio riflettevano il suo dolore. Grigio. Il mondo era solamente di un piatto color grigio. 
Era incredibile il mondo che si era creato con Fred, solo ora si accorgeva di quanto fosse falso e impossibile.
George Weasley era di fronte allo specchio decorato di camera sua. Lacrime copiose scendevano lentamente sul suo volto, irrigandolo di gocce cristalline. Ma per quanto potesse sperare, Fred non sarebbe tornato,mai più.
Nella sua consapevolezza, non c'era dolore più grande che vedere il proprio viso riflesso da uno specchio beffardo, che insensibile giocava con lui, distruggendogli lo stomaco, il cuore, la vita.
Fu così che decise. Doveva cambiare o non sarebbe mai guarito. Non bastava l'orecchio sinistro mancante a cancelargli l'orrenda ma gioiosa visione. Doveva cambiare radicalmente il volto per essere dimenticato.
Quindi ,tremante, prese la bacchetta appoggiata su lavello, e lentamente l'avvicinò al volto. La puntò sullo zigomo,determinato. Poi a mente ripassò il percorso che la scia della bacchetta avrebbe lasciato, tagliandogli il volto e donandogli un nuovo aspetto. 
Non avrebbe mai più visto il volto del gemello.
-George!- la voce della signora Weasley lo chiamò dal piano inferiore.
Il ragazzo,spaventato, alzò lo sguardo e girando il busto urtò il vecchio e polveroso specchio, facendolo cadere a terra. L'oggetto s'infranse in mille pezzi, come il cuore grigio di George.
-Ti odio,Fred.- ansimò.- Come hai potuto farmi questo?- e uscì strisciando dalla stanza.
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Dedicata a :
Fred's Rc Weasley , George's Rc Weasley e a mio fratello Jacopo.