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Autore: Miky Castiel Winchester    11/10/2012    1 recensioni
Amore fraterno più forte di ogni avversità,amore fraterno più forte di ogni dolore,amore fraterno più forte di ogni ostacolo, amore fraterno indissolubile! Sam e Dean inseparabili fin da bambini,ed adesso due ragazzi,coraggiosi e tenaci dimostrazione e personificazione della parola..
"Famiglia"
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Family

 

Infanzia, una parola sconosciuta per quei due bambini,Sam e Dean Winchester, che dell’infanzia ricorderanno sempre e  solo la morte di quella madre, di quella madre che per loro avrebbe dato la sua vita stessa, come dieci anni prima attraverso un patto,l’aveva promessa ad un demone, insieme all’anima, per salvare l’uomo che amava più di ogni altra cosa al mondo. John come sempre fuori a caccia,in cerca di quel demone..

Occhi gialli.. quel demone che aveva portato loro via Mary. Sam e Dean..solo due bambini impotenti nel poter dare una svolta a quelle loro vite, dall’esistenza ormai profondamente segnate,stavano seduti l’uno accanto all’altro in quel grande letto di quel motel un po scrauso ma economico.

“Dean?... Dean?.. perché noi dobbiamo cacciare e gli altri bambini no?”  chiese il piccolo Sam al fratello maggiore strattonandolo per la manica della t-shirt.

“Perché noi non abbiamo scelta Sammy”

“Io.. voglio essere un bambino normale Dean..”

“Noi non possiamo essere normali Sammy,dobbiamo vendicare la mamma” disse Dean.

Dean prese la pistola poggiata sul materasso e la strinse forte nel palmo della sua mano tenendo la canna verso l’alto.

“ Dean?.. mi racconti  ancora com’era la mamma?..”

Un ciuffo di quei capelli lunghi e castani, si adagiò sull’occhio sinistro di Sam,nascondendolo quasi. Dean posò la pistola di nuovo sul materasso,incrociò le gambe alzando lo sguardo sul suo fratellino.

“Mamma..era.. bella…mamma era tanto forte,coraggiosa,divertente e spiritosa, e ci voleva tanto bene,a me,a te, a papà Sammy”

Le lacrime cominciarono a rigare il viso di Sam,a scendere copiose.

“Ehi! Sammy.. non piangere…” Dean si avvicinò al fratello minore e lo strinse a se.

“Va tutto bene Sammy..ci sono io con te”

Sam ricambiò l’abbraccio del fratello maggiore lasciandosi avvolgere e avvolgendosi in quella stretta,che non era solo un abbraccio,ma testimonianza di amore fraterno. I due piccoli Winchester si distesero vicini continuando a stringersi con forza,adesso anche Dean piangeva,ma silenziosamente accarezzando i lunghi capelli ribelli del fratello minore,lui doveva essere la roccia sulla quale Sam avrebbe sempre potuto fare affidamento. Mezz’ora..il lasso di tempo che trascorse, e si addormentarono uno nelle braccia dell’altro,i fari di un’auto si rifletterono sulle finestre di quella camera di motel che si trovava al pian terreno,il rumore di una chiave che girava nella toppa riecheggiò nella stanza mentre i piccoli Winchester erano immersi nel sonno, John entrò chiudendosi la porta alle spalle,portò lo sguardo sui figli avvinghiati l’ uno all’altro e sorrise dolcemente,spostò la pistola dal materasso,si tolse la pesante giacca di pelle marrone, e li coprì entrambi con essa, sedendosi di fronte a loro,quei due bambini speciali,quei due fratelli, che si facevano coraggiosamente forza a vicenda.

Ventidue anni erano trascorsi da quella notte, e Sam e Dean non erano più due bambini fragili, ma due uomini,forti e coraggiosi,due cacciatori in piena regola come loro padre,anche esso strappatogli via dallo stesso Occhi Gialli un anno prima,molte cose erano cambiate da quella notte di tanti anni fa,molti aspetti della loro vita caotica,segnata dal dolore,dagli ostacoli e dai problemi, solo una,era la cosa rimasta tale,"immutata". l’amore fraterno che nutrivano l’uno nei confronti dell’altro.Quella notte,erano di nuovo in quell’albergo dopo ventidue anni,nella stessa piccola stanza a pianterreno,quella con la porta bianca sulla quale vi era appeso il numero di riconoscimento della stanza,il numero otto. Anche stavolta erano seduti sul medesimo letto,che stavolta sfoggiava una trapunta rossa e bianca, stavano caricando le loro pistole e preparando i borsoni in vista della partenza del giorno dopo.

“Ricordo quest’albergo..questa stanza..sai Dean?..”

“La ricordo anch’io Sammy”

“Quella notte..mi stringesti forte e ci addormentammo abbracciati” continuò Sam.

Dean sorrise portando lo sguardo sul fratello,posò la pistola e si passò una mano sulla nuca.

“ Ricordo tutto come se fosse ieri Sammy,piangevi per via di mamma..e..perchè volevi essere normale”..

“Grazie davvero per quell’abbraccio anche se con ventidue anni di ritardo Dean”

“Prego Sammy” disse Dean sorridendogli.

“Dean?..”

“Si,Sammy?”

“Ti voglio bene”

“Anch’io te ne voglio Sammy”

Scostarono le armi poggiandole sul comodino,si scrutarono profondamente e videro negli occhi dell’altro quei  bambini che erano stati, si avvicinarono  e si abbracciarono con tutta la forza che avevano in corpo,si stringevano sempre più forte,ogni secondo di più,mentre sorrisi e lacrime si mescolavano, sottolineando quanto incredibile fosse “l’amore fraterno” che nutrivano l’uno per l’altro da sempre,un amore fraterno che non sarebbe mai cessato di esistere,un amore fraterno talmente forte da poter sconfiggere ogni male,ogni dolore,così forte da poter superare ogni ostacolo imminente,più forte della mano gelida della morte, che giorno dopo giorno sembrava incombere su di loro. Quel legame speciale.. indissolubile che li univa,era quello, a renderli nonostante tutto e tutti una vera…

“Famiglia”

  
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