Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: blue drop    11/10/2012    3 recensioni
La famosa favola di Cenerentola interpretata dagli One Direction.
Prima storia di una serie intitolata "C'erano una volta gli One Direction".
Si ringraziano:
Liam Payne nel ruolo di Cenerentola.
Louis Tomlinson nel ruolo del Principe Ereditario.
Zayn Malik nel ruolo della Fata Turchina.
Niall Horan nel ruolo del fratellastro.
Harry Styles nel ruole del secondo fratellastro.
Con la speciale partecipazione di Danielle Peazer, Taylor Swift e Anne Cox.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1.        Prima parte

 

-C’era una volta tanto tanto tempo fa, in un regno lontano lontano del quale oggi non si conosce più il nome…-

“Si, va bene, va bene!. Ma vuoi sbrigarti o cosa?”

-Ehi, zitto tu, fatina. Non siamo ancora arrivati a te!-

“Ok, calmati. Però almeno tu vedi di saltare la parte noiosa. Che te ne pare dell’idea?”

-Accelererò un po’, ma devi conoscere la storia prima, se no nulla ha senso!-

“Se lo dici tu…”

-Si, lo dico io. Dov’ero rimasta? Ah, sì.

In questo regno viveva un ragazzo, figlio di un ricco mercante, che era amato dal padre più della sua stessa vita. La madre era morta quando lui era piccolo, aveva solo quattro anni, e da allora le persone dicevano che si era chiuso in se stesso. Non rideva più così frequentemente, non usciva spesso a giocare con gli altri bambini, amava stare seduto in camera ad ammirare fuori dalla finestra oppure a leggere. Suo padre, preoccupato, lasciava fare al figlio, anche se credeva che fosse una cosa da ragazze e non da uomini leggere, ma dopotutto era ancora un bambino. Il piccolo teneva sempre al collo una catenina con la fede nuziale che la madre gli aveva regalato poco prima di morire e non se ne separava mai. Leggendo poteva andare in un altro mondo, un posto popolato da personaggi fantastici, dove i principi o figli di nobili s’innamoravano di bellissime principesse e alla fine, dopo tante peripezie e avventure, riuscivano a sposarle a dispetto della strega, dell’orco o del padre malvagio. Grazie a quelle storie, che gli ricordavano tanto sua madre mentre gliele raccontava alla sera, la fase di tristezza del ragazzo andò in calando, migliorava sempre più, fino a quando non ebbe dodici anni e il padre gli insegnò a tirare di scherma, cacciare e trattare gli affari. Aveva notato che il ragazzo aveva solo bisogno di imparare, che questo lo stimolava e lo aiutava a tirarsi fuori da quella sorta di depressione infantile che aveva.
Vedendo che il figlio migliorava il padre si chiedeva se non avesse bisogno anche di una figura materna nella sua vita, così, già innamorato, prese per moglie una donna vedova, simpatica e dolce, con due altri figli. Il ragazzo legò subito con la matrigna, così come con i figli. Uno aveva la sua età, l’altro era un anno più piccolo. Avevano un rapporto di scherzosa rivalità, come ci può essere solo tra fratelli o sorelle che cercano di primeggiare davanti ai genitori.
Il ragazzo crebbe bene, era diventato allegro e spensierato come gli altri, almeno in apparenza. Aveva quindici anni e andava a balli di gala, cacciava in compagnia di figli di nobili minori, faceva innamorare di se le ragazze che respingeva con innata delicatezza, passava intere giornate in compagnia dei suoi amici e dei suoi due fratellastri.
A diciassette anni, il padre morì nel sonno, probabilmente d’infarto. Fu un colpo per il povero ragazzo e per tutta la famiglia. Il pover’uomo (che tanto povero non era) lasciò tutto a sua moglie e qualche spicciolo a suo figlio. Nonostante ciò la vedova era inconsolabile, i figli le stavano vicino per quanto potevano e anche il ragazzo non era da meno. -

“Uffa! Non mi sembra che tu abbia accorciato però, anzi, hai persino rallentato. Un po’ di brio con questa storia, non è mica una tragedia greca!”

-Se preferisci non racconto più. Anzi, farò proprio così, arrangiati te.-

“Finalmente hai un’idea buona. Lasciamo raccontare ai personaggi.”
 
 

Liam stava scrivendo una lettera a una ragazza, una figlia di duchi molto carina, che aveva conosciuto al precedente ballo di corte tenutosi appena due giorni prima. Quel ballo era stato probabilmente il più bello mai tenutosi: era stato tutta la serata in compagnia della duchessina e del principe ereditario, un ragazzo allegro e simpatico da quel che aveva potuto vedere. La ragazza e Liam avevano ballato molto, avevano chiacchierato e lui aveva scoperto che era una ragazza intelligente e che, come lui, amava leggere e imparare cose nuove. Avevano deciso si tenere una corrispondenza per parlare e sentirsi liberi di sfogarsi l’uno con l’altra a dispetto delle famiglie oppressive e della differenza sociale.
Chiuse la busta, ci scrisse sopra
“Duchessina Danielle Peazer”
e la portò ad un servitore che stava riposando nel giardino. Quello lo guardò, preoccupato di poter perdere il lavoro per essere stato beccato a dormire, ma Liam semplicemente sorrise e gli fece cenno di fare in fretta a consegnare la lettera.
Tornando indietro incontrò Harry e Niall che stavano uscendo dalla porta delle stanze di loro madre. Non appena lo videro Niall gli fece cenno di fermarsi.

“Liam, che piacevole fortuna incontrarti. Ci stavamo giusto recando nelle tue stanze per controllare se eri li.”

“Niall, Harry, sono qui come vedete. Come posso esservi utile? Per quale motivo mi stavate cercando?”

“Vedi Liam,”

Cominciò Niall prendendo un tono più confidenziale del solito.

“Come tu ben sai ora la casa è di proprietà di nostra madre, e lei è distrutta dalla perdita del suo amato marito, che Dio abbia misericordia per la sua anima. Ma a lei non sembra giusto che tu, che sei ormai cresciuto, non debba mantenerti da solo. È disposta a tenerti sotto il suo tetto se solo tu iniziassi a lavorare… Che cosa ne pensi, Liam?”

Per Liam quel discorso non aveva senso, ma si astenne dal dirlo. Non voleva turbare maggiormente Anne, le ci si era affezionato ormai, quindi non sapendo cos’altro fare accettò. Harry intanto lo guardava, quasi dispiaciuto, mentre Niall gli faceva cenno di andare, cenno al quale il minore dei due obbedì quasi con riluttanza.

“Bene, iniziamo con i cambiamenti. Avevo pensato per cominciare che potresti dormire in salotto,…”

Liam non sentiva quasi più nulla, annuiva automaticamente mentre il suo cervello registrava le parole di Niall.
Quando il fratellastro lo lasciò andare Liam si diresse verso quelle che erano le sue stanze a radunare gli ultimi oggetti che voleva tenere. Gli altri li avrebbe venduti per rimpinguare un po’ le sue finanze ormai scarse.
Si trasferì in salotto, dove, in un angolo in basso dell’armadio, lasciò le sue cose.
La prima sera non riuscì a dormire. Fissava il rosso delle braci ancora ardenti nel caminetto mentre si chiedeva cosa aveva fatto per meritare che la sua vita andasse in quel modo. Non aveva più genitori, non aveva più una stanza sua, non aveva più proprietà private o quasi, non aveva più possibilità di sposarsi o di far valere in qualche modo tutto quello che aveva imparato sui libri. Non servono per fare il domestico, si disse Liam.
Doveva lavorare tanto, e non era abituato. All’inizio doveva solo occuparsi dei cavalli, cosa che in fondo gli andava anche bene, poi cominciò a fare qualche commissione, poi anche qualche lavoro di casa, sempre aggiungendo cose al carico di lavoro che aveva già. Continuava a tenere una fitta corrispondenza con la duchessina, di nascosto ai fratelli che ne avrebbero approfittato per cercare di conoscerla e convincere la famiglia a farla sposare a uno dei due. Liam sapeva che l’ultima cosa che Danielle voleva fare era sposarsi con un figlio viziato di nobili o borghesi, quindi teneva segrete le lettere e la sua conoscenza con la ragazza.
Passò molto tempo, quasi due anni, durante i quali i suoi fratellastri lo obbligarono a lavorare sempre di più, fino a trattarlo alla stregua di uno schiavo.
Un giorno, mentre stava pulendo i pavimenti dell’atrio, fu raggiunto da Thomas, il guarda stalle.

“Signorino Payne”

Tutti i servi lo chiamavano ancora così nonostante lui fosse considerato peggio di loro.

“Una busta dalla duchessina Peazer, ha detto di consegnarvela urgentemente e che attende una risposta al più presto.”

Liam ringraziò Thomas, ricordandogli per l’ennesima volta che non doveva chiamarlo “signorino Payne” ma solo Liam.
Lasciò il suo lavoro controllando che non ci fossero Niall o Harry in giro e aprì la busta.

“Caro Liam,
Sono felice che tu dica che sta andando tutto bene. Eppure, siccome non mi reputo una ragazza ingenua e questo tu lo sai, ti pregherei di non raccontarmi che in fondo non è così male, perché non ci riesco a credere.
Quindi, onde levare ogni dubbio, troverai nella busta un  invito al Ballo di corte che si terrà fra pochi giorni, l’ultima domenica del mese. Desidererei incontrarti lì e passare magari un’altra serata piacevole come quella di due anni fa.
Ti prego di farmi avere al più presto tue notizie.
Con affetto,
Danielle Peazer.”


Liam esito qualche minuto, po si decise. Era molto che non andava a un ballo, da due anni per l’esattezza, perché non ne sentiva più il bisogno. Ma ora aveva deciso che doveva andarci, perché al Ballo di due anni fa aveva sentito una sensazione particolare prendergli la pancia, e la sua mente andava sempre a ricordare quei momenti dove aveva riso e scherzato con il principe e la duchessina. Era giunto alla conclusione, rileggendo i suoi amati libri di  storie di quando era piccolo, di essersi innamorato di Danielle. Perché altro non poteva provocargli quelle sensazioni quando ripensava al Ballo, altro non poteva provocargli quei sorrisetti ebeti che lo sorprendevano mentre con la mente riascoltava con la memoria le battute e le risate che avevano fatto insieme, altro non poteva essere che gli aveva risvegliato le cosiddette “farfalle nello stomaco” che svolazzavano agitate mentre aveva letto “invito al ballo di corte”.
Sarebbe andato a cercare Niall o Harry, lui doveva andare a quel Ballo, doveva.

                                                                                                                                                    
 
Spazio autrice
Lo so, doveva essere una raccolta di  shot, però tadaaaan! È una serie contenente shot e non.
C’era una volta gli One Direction.
Che nome ispirato, vero?
Vabbé, vabbé. È da tre settimane che sto lavorando a questa storia e alle altre. Per ora sono solo quattro (Cenerentola, la Bella e la Bestia, Biancaneve e i 7 nani (non ne ho così tanti, questo è un problema), Cappuccetto Rosso (con nuovo personaggio, LOL)), ma se volete un’altra storia in particolare basta chiedere! Le coppie saranno estratte casualmente, logico.
Chi ha già indovinato che coppia c’è qui? È difficile, vi avverto.
Niall è stronzo. Harry anche. Lo scoprirete presto nel prossimo capitolo.
Grazie per essere arrivati fin qui con la lettura!
Se vi va passate da queste storie:

10 songs for Liam and Niall Raccolta di 10 flashfic-songfic su Niall e Liam, rating giallo, slash
You could be my unintended Long con coppia a “sorpresa”; rating arancione; slash, het.
30 volte il primo bacio Raccolta one-shot sulla base della tabella “30 volte il primo bacio”, rating variabile, slash.
 
Grazie ancora, al prossimo capitolo!
Lol,
b.d.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: blue drop