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Autore: yolima90    12/10/2012    0 recensioni
Joker e' perso completamente di una donna. Va bene che non è la prima volta che s'innamora, ma questa qua..lo rende debole e lo rende una ometto romantico che non sa' vivere senza il suo amore.
Come se la cavera' questo Joker perdutamente innamorato?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joker aka Jack Napier
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passarono e anche i mesi fecero la stessa cosa , la pancia pian piano si fece grande e si vedeva sempre di più, ormai Margaret non poteva andare in giro e dire con tutta tranquillità  a dire " Sono leggermente un po' incinta" ridendo, ora sembrava un babbo natale giovane alle prime prove natalizie. 

Se lei era felice , Joker sembrava l'uomo che non aveva conosciuto la parola " tristezza" , visto che andava in giro tutto felice anche quando doveva uccidere qualcuno o mozzarli la testa, lo faceva ridendo di gioia, la paternità lo metteva di buon umore che per qualche mesetto batman si trovò disoccupato a vagare solo come un cane per le strade di Gotham.

Margaret non faceva che un passo che Joker era subito lì pronto a darle una mano , e non ascoltava mai una sua protesta, faceva e basta.

Fecero delle vacanze fuori città, una volta la portò direttamente in Europa, a Parigi e poi a Barcellona , la donna non credeva ai suoi occhi , cosa aveva fatto per farlo così cambiare quell'uomo folle?

Un attimo prima erano a Gotham a guardare le macchine andare e venire e ora erano sulle Rambla, Barcellona a guardare la gente che rideva e scherzava senza pensieri  mentre la giornata si faceva buia, e lui tenendole la mano le regalava una rosa.

Passavano le loro giornate invernali sul molo del Maremagnum giocando a inseguirsi, e baciarsi senza mai dire " Basta!", sembravano una coppia così normale che non vedevano l'ora di sposarsi. 

E infatti il giorno del matrimonio arrivò.

Margaret era al sesto mese , Joker due giorni prima le aveva fatto costruire un vestito sù misura, un vestito che ricordava i profumi del giappone. Il paese preferito della sua ragazza, erano anche riusciti a trovare un prete che gli sposasse ,e degli invitati. 

Margaret aveva una famiglia che però non avevano mai visto il nuovo ragazzo della figlia e quindi quando seppero che si sarebbe sposata ecco che scesero dal Montana per andare da loro, Joker era teso d'incontrare la famiglia della ragazza ma l'incontrò andò bene ..e per la prima volta lui sentii un componente di una bella famiglia che ti regalava sorrisi e tanto altro anche se avevi il volto sfregiato ed eri folle. 

Furono giornate dure e tese , e poteva accadere che qualche volta veniva sbattuta più di una porta, che qualche scarpa veniva lanciata dall'altra parte della stanza, che un anello venisse lanciato sul letto per poi essere ripreso subito dopo alcuni secondi, che corpi nudi venissero buttati sul letto e ci stessero fino al giorno dopo, che bottiglie di birra aumentassero e che il cesso diventò il luogo per nausee di piena notte di Margaret e non.

Ma alla fine i nostri ragazzi ce la fecero ad arrivare al giorno del Matrimonio.

 

<< Margaret ?  >>

 

Bruce Wayne sbucò per vedere se la sua migliore amica non se la fosse data a gambe mentre un timido Joker la stava aspettando sull'altare

 

<< Bruce! E' vietato vedere la sposa!  >>

 

<< Non dire sciocchezze! No per il testimone!  >>

 

spalancò la porta ed entrò a testa alta.

 

Quello che vide dopo lo lasciò a bocca aperta. 

 

In quella stanza non c'era Margaret, ma una dea greca.

 

Era bellissima, il vestito la rendeva graziosa, e la pancia la faceva Donna con la D maiuscola. Le sorrise 

 

<<  Wow  >>

 

<<  Niente male eh?  >> disse lei scherzando portandosi una mano sulla bocca

 

<<  Posso avere l'onore di accompagnarla fino all'altare?  >> 

 

<<  Certo mio cavaliere  >> 

 

e senza aggiungere altro gli prese il braccio, Bruce con delicatezza la condusse verso l'entrata della chiesa mentre tutti gli invitati si voltarono quando la musica si fece più alta , Margaret guardò l'amico che le strinse il braccio per darle più fiducia e avanzarono verso l'altare dove Joker alzò lo sguardo verso di lei e rimase incantato , non aveva previsto che sua moglie era davvero bella con quel vestito regalato da lui. Per un attimo gli venne voglia di correre verso Margaret per darle un bacio come si doveva ma avrebbe rovinato tutto,così fece il bravo ragazzo..rimase sul posto ad aspettarla.

Non si accorse neanche chi la stava accompagnando, quando vide chi era soffocò una risata e guardò Batman negli occhi, mormorò un grazie prima di prenderla e metterla accanto a lei mentre lui faceva un passo indietro e prendeva il suo posto come testimone.

Venne il tempo delle preghiere e quelle dei baci, e poi venne il tempo delle promesse. 

Il pagliaccio non aveva preparato nulla, ci aveva pensato tantissimo cosa scriverle per quel giorno dannatamente importante, ma proprio non era riuscito a buttare nulla sulla carta.

 Così disse soltanto

 

<< Ti amerò per sempre >>

 

e questo bastò a Margaret che si mise a piangere, ora toccava a lei

 

<<  Ehm..Bruce mi passeresti la mia promessa ? >>

 

Batman prese dalla tasca un pezzo di tovagliolo e la mise in mano alla ragazza che lo ringraziò

 

<< Perdonami ma avevo solo questo..tovagliolo.  >> sorrise , lui ricambiò 

 

<<  Dirti che ti amo sarebbe troppo banale, ma è la verità : Ti Amo. 

    Ti amo quando mi guardi la mattina , ti amo quando hai tutto quel trucco che ti rende buffo , ti amo quando ti ubriachi e rientri in casa facendo baccano, ti amo quando t'incanti e rimani perso nel tuo mondo, ti amo quando ti tocchi con tristezza le tue cicatrici, ti amo quando mi baci e facciamo sesso, ti amo quando mi permetti di mettere i miei piedi gelidi sui tuoi senza protestare, ti amo quando salti per tutta la casa senza un vero motivo, ti amo quando te e bruce vi guardate male, ti amo sempre e andrei avanti se avessi tutta la giornata ma non posso..il mio stomaco sta' già brontolando e Noi abbiamo una fame da lupo, quindi ti dico solo questo per essere veloce e banale : Ti Amo.  >>

 

Joker aveva gli occhi lucidi ma non c'era tempo per piangere si doveva scappare al ristorante a festeggiare ! 

La cena si sarebbe svolta in casa Wayne. Bruce aveva tutto organizzato , Alfred li stava aspettando con ansia.

 

<<  Alfred!  >>

 

<< Signorina Margaret, è bellissima, mi permetta di aiutarla  >>

 

le offri' il braccio, era il terzo uomo che le chiedeva di fare il cavaliere per ora, cenarono in un immensa sala decorata per l'evento , Joker e Batman alzarono il gomito ma non per questo si scontrarono, anzi scambiarono qualche patta sulla schiena e qualche battuta sù Margaret la quale li seguii infuriata per quello che avevano detto sù di lei e sui suoi gusti prima di Joker. 

Fece molto ridere tutto ciò alla folla che faceva da pubblico.

Margaret danzò con suo padre che le augurò un futuro roseo e di non vedere l'ora di diventare nonno. 

Fu una festa meravigliosa, piena di felicità , ovunque c'era gente che ballava , mangiava e chiacchierava e chi si scambiava promesse d'amore in giardino sotto la luna. Era una notte perfetta e nessuno, nessuno la poteva rovinare. 

Joker e Margaret erano marito e moglie.

 

 

 

<< Mettimi giù! ahahah Joker!  >> 

Entrarono in casa barcollando per il troppo vino,ma lui riuscii a  trasportarla fino al letto dove la lasciò cadere

 

<<  Sono a pezzi  >>

 

<< Vuoi qualcosa di caldo che ti sistemi lo stomaco ? >> 

 

<< No, no, ora dormo. Notte >> 

 

e dicendo questo si addormentò come un sasso con il vestito e tacchi addosso, Joker rise divertito e scuotendo la testa andò a farsi del tè, aveva davvero alzato il gomito quella sera. 

 

 

 

 

 

Odore di mela cotta che proveniva dalle coperte, fu questo odore che risvegliò Margaret, Joker non era lì ma le aveva lasciato un biglietto con una tazza di latte e un biscotto ai piedi del letto, morse il biscotto e lesse il biglietto.

Joker aveva una calligrafia  molto interessante pensò la ragazza.

 

" Ho lasciato me stesso sù quel letto. Prendetene cura, torno presto. " 

 

sorrise, come al solito non capiva pienamente Joker, se avesse messo una mano sotto le coperte dove aveva appoggiato il suo corpo mentre lei era persa nel sonno avrebbe trovato una foto di lui che sorrideva. Ma Margaret non lo fece , andò in bagno, si dedicò a un lungo bagno prima passando qualche minuto ad osservandosi allo specchio dicendosi che era sempre bella, e che non doveva vergognarsi di nulla. Era bella anche con la panciona. Era radiosa poi si perse nelle bollicine di rose e vaniglia.

 

 

Joker camminava leggermente piegato in avanti lungo una strada deserta fuori città, intorno a lui c'erano alberi e a cento metri un cimitero che aveva il cancello rotto e cigolava ogni volta che il vento bussava ad esso. Due macchine con i finestrini neri lo stavano fissando minacciosamente mentre lui andava sorridendo verso di loro, si fece più dritto quando le portiere si aprirono e un Harvey Dent sbucò fuori con i suoi uomini in giacca e cravatta anche se era una giornata molto calda per essere inverno. 

Si fermò a pochi metri da loro e incrociò le braccia, l'anello era ben nascosto sotto i suoi guanti di pelle .

 

<<  Joker! Da quanto tempo che non ci si vede? Dicono che ti sei sposato è vero? O è un'altra balla?  >>

 

Joker sbuffò

 

<<  Non so' chi sia questo tizio che si faccia chiamare Joker..ma se lo trovo giuro che gli stacco il cuore con le mie mani  >> fece un ghigno 

 

<<   Non vorrei essere lui.  >>  fece cenno a un suo uomo che era dietro di lui, passò con un calcio una borsa nera molto pesante, Joker tenendo gli occhi fissi sù di loro s'inchino' solo per alcuni secondi poi ritornò al loro stesso livello tenendo saldamente la borsa

 

<<  Come sempre?  >> domandò Harvey Dent 

 

<< Come sempre    >> affermò Joker annuendo, Harvey Dent fece schioccare le dita e tutti si ripersero nelle loro macchine, li guardò sfrecciare via alzando un polverone poi ritornò sui suoi passi. Aveva della droga da smistare e il più presto possibile. 

Ritornò veloce a Gotham dove trovò pioggia. Non amava del tutto quella città. Pioveva sempre e ci viveva quell'antipatico di Batman. L'unica cosa che la rendeva decente..era la presenza di Margaret..chissà se aveva trovato la foto che le aveva messo sotto le coperte, era così bella quando dormiva anche quando sembrava un camionista distrutto perso nel rum di qualche schifoso pub.

Spinse il piede nell'acceleratore  e si ritrovò nel pieno centro della città con i suoi stupidi cittadini che non vedevano veramente dove andassero troppo impegnati a parlare di lavoro e dimenticarsi di figli e genitori, questa era la loro vita, questa era la società di Gotham.

Fece partire in serata otto camion che avrebbe distribuito tutta l'eroina in tutta la città ai suoi soci e a gente talmente povera che l'unica cosa che gli rendeva felice era quello di drogarsi per ritrovare quel mondo ormai perso anni fa.

Joker si stirò, l'orologio segnava le sei di sera quando alzò gli occhi dai fogli , aveva promesso a Margaret di tornare presto e invece? Eccolo lì. A lavorare. Cazzo.

Sbadigliò,era ora di chiudere, sarebbe passato da quei due vecchi e avrebbe ordinato due pizze e poi avrebbe preso una bottiglia di vino, e infine sarebbe andato a casa, si avrebbe fatto davvero così se non fosse che qualcuno bussò alla sua porta.

 

<< Amico mio >>  uno strano esile Spaventapasseri entrò saltellando 

 

<<  Cosa vuoi? >> rispose lui annoiato della sua presenza

 

<<  Volevo offrirti da bere, posso?  >>

 

<<  E perché mai vorresti pagarmi da bere Jonathan ?  >>

 

Jonathan Crane ci pensò un attimo sù

 

<< Siamo amici!  >> esclamò

 

Quel tipo era più fuori di lui pensò Joker alzandosi e passandosi una mano fra i capelli.

 

<< No stasera Jonathan, devo andare a casa …sono stanco >> concluse chiudendo lo schermo del computer

 

<<  Oh dai Joker! Una birra e via ,prometto che non faremmo tardi  >>

 

I due si guardarono negli occhi.

 

 

 

Margaret girò la chiave della casa e fu dentro, vide che Joker non era ancora ritornato, ormai era buio..era quasi ora di cena così iniziò a mettere qualcosa sul fuoco anche se tutti quei odori le dava molto nausea e dovette abbandonare tutto e mettersi davanti alla tv a guardare un programma sui viaggi e sugli animali.

Odore di sigaro cubano e odore di donna che si mescolava con quello del sesso sotto a un tavolo.

Odore di cibo scadente appena preparato, ecco come il Tasòs accolse il principe del crimine.

Donne con solo il tanga danzavano senza controllo mentre i Rolling Stones cantavano a gran voce e uomini seduti le guardavano sbavando, una ragazza dai capelli rossi li superò sorridendoli prima di salire sul palco

 

<<  Questo è il paradiso >>  commentò Jonathan che si guardò intorno con occhi sognanti mentre il suo amico fissava scocciato l'orologio che portava al polso. 

 

 

si sedettero a un tavolo pieno di briciole e con una chiazza di caffè che ricordava un occhio umano. 

 

<<   Cosa vi porto dolcezze?  >>

 

<<  Tre bicchieri di rum per me  e per il mio amico idem  >> disse felice Jonathan << niente ghiaccio  >>

 

la ragazza fece si con la testa e andò a urlare l'ordine al barista che preparò immediatamente i 6 bicchierini visto che Joker non era passato inosservato al suo arrivo.

 

Il fumo si fece più denso che un occhio del Joker lacrimò ma solo per alcuni secondi prima che una mano lo strofinò con violenza, Jonathan Crane batteva il piede sul pavimento marcio per tenere il tempo mentre altre ragazze salivano sul palco e iniziavano a lanciarsi sul tavolo danzando completamente nude facendo volare mutandine ovunque mentre uomini maturi e ragazzini fischiavano come matti urlando i loro nomi di lavoro.

Una ragazza finii sul loro tavolo e subito si concentrò sul Joker che non la degnava di uno sguardo , i sei bicchieri di rum arrivarono immediatamente , lo spaventapasseri prese il primo e lo porse alla ragazza che se lo versò in modo sensuale lungo i seni per farlo scendere giù in pancia quando le labbra dell'uomo la toccarono sorrise ma i suoi occhi erano sempre sul Joker che era perso nel suo mondo , una cosa che succedeva quando non era per niente interessato a quello che stava accadendo a intorno a lui.

Forse qualche anno fa avrebbe fatto l'idiota lasciando che la ragazza si strusciasse contro il suo cavallo e si forse l'avrebbe pure baciata e poi portata a letto, scacciandola il giorno dopo spaventandola con il suo modo da folle omicida.

Ma ora non aveva assolutamente voglia di giocare.

Si tirò sù ,prese un sigaro da un uomo che passo' di lì il quale ebbe la furbizia di non lamentarsi, la ragazza scese dal tavolo e con movimento sexy si avvicinò al nostro folle.

 

<<   Joker, dicono che sei un folle  >>

 

<<  Se lo dicono dev'essere vero  >>

 

le fumò in faccia 

 

<<  Mi piaci  >>

 

<<  A me no. Ora togliti . C'è la fila per vedere il tuo seno.  >>  cercò di superarla ma la ragazza dai seni piccoli lo bloccò mettendoli una mano sul petto  

 

<<  Una notte. Chiedo una notte con te  >> gli  fece l'occhiolino

 

Joker strinse i denti, alzò gli occhi al cielo e ricordò la voce di Margaret che diceva con voce solenne ma ironica

 

<< Sii gentile , ti prego.  >>

 

Lo spaventapasseri si stava divertendo a danzare con due ragazze bionde ,erano riuscite a sfilarli la maglia e ora stavano pensando di toglierli la cintura, tutto questo lo divertiva molto e Joker poteva sentire le sue risate da ubriaco, aveva mandato di colpo a stomaco vuoto i suoi tre bicchierini.

E si preparava a farne fuori altri tre.

 

 

<<  Dovresti spostarti ragazza…prima di farti male  >>  

 

<<  Io amo farmi male  >>

 

gli prese il volto grazioso tra le mani, si dai era carina..ma lui poteva avere di più.

 

<<   Come vuoi bellezza .  >>

 

fece cenno all'amico , portò la ragazza in una sala privata, la musica era sempre più alta e l'odore di fumo si era fatta più forte , ormai anche le sue mutande puzzavano di fumo.Buttò la giacca sù un divano tutto rovinato pieno di pulci e macchie che non volle sapere cosa fossero, si tirò sulle maniche della camicia e si appoggiò contro il muro mentre la ragazza iniziò a ballarli così vicina che sentiva il profumo dei suoi capelli. Quanti anni avrà avuto? venti? Ventidue?..

Il suo corpo si muoveva a ritmo della musica,non sbagliava nessuna mossa, lo circondò con le braccia e sorrisero, mentre una luce rossa li circondava.

 

Era le cinque del mattino quando lo spaventapasseri uscii barcollando tenendo tra le braccia due ragazze una bianca e una di colore, ridevano come matti ma le loro risate finirono presto per trasformarsi in urla. 

Una delle prostitute del pub era impiccata a un palo, non aveva più la testa, sul suo corpo riportava una scritta in rosso che diceva 

 

"Joker was here. " 

 

<<  Ah Joker, Joker.. >> mormorò Jonathan Crane.

 
 
 
a presto:)
   
 
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